martedì 14 dicembre 2021

RECENSIONE | "Jonathan Strange & il signor Norrell" di Susanna Clarke

Susanna Clarke, autrice di un precedente romanzo di successo “Piranesi” (recensione), torna in libreria con “Jonathan Strange & il signor Norrell” (entrambi i volumi editi da Fazi) nella traduzione di Paola Merla e con le illustrazioni di Portia Rosenberg. La storia narra di due maghi in lotta tra loro. Ambientato nell’Inghilterra del XIX secolo, durante le Guerre napoleoniche, ha come protagonista la magia che però nessuno è più in grado di esercitare.


STILE: 8 | STORIA: 9 | COVER: 8
Jonathan Strange & il signor Norell
Susanna Clarke (traduzione di Paola Merla)

Editore: Fazi
Pagine: 970
Prezzo: € 18,00
Sinossi

Nel bel mezzo delle guerre napoleoniche, la maggior parte degli accademici crede che la magia sia ormai completamente scomparsa in Inghilterra. Tutto cambia quando il timido ed erudito signor Norrell rivela pubblicamente le sue abilità di mago, dando vita a un’ondata di entusiasmo che dilaga per tutto il paese e lo trasporta fino ai salotti dell’alta società di Londra, dove mette i suoi poteri al servizio dei politici e scende a patti con un gentiluomo proveniente da un regno fatato. Un altro mago emerge allora sulla scena: è il giovane e audace Jonathan Strange, che prima diventa il discepolo del signor Norrell e poi ne mette in discussione tutte le teorie, attirato com’è dalle forme più pericolose e oscure dell’arte dell’incantesimo. Nel corso degli anni, la battaglia fra i due si fa più accesa di quella dell’Inghilterra contro Napoleone, finché le loro ossessioni e ambizioni segrete non metteranno a rischio la vita di molte persone e cambieranno per sempre la storia della magia inglese.


Alcuni anni fa, nella città di York, esisteva un’Accademia di maghi, i quali si incontravano il terzo mercoledì di ogni mese per leggere lunghi e noiosi documenti sulla storia della magia inglese. Erano maghi gentiluomini, vale a dire che non avevano mai usato la magia per farsi del male a vicenda, e nemmeno del bene.

In Inghilterra la magia era scomparsa, non c’era più nessuno in grado di esercitarla. Nei secoli precedenti la magia era praticata da numerosi maghi tra i quali spiccava John Uskglass, il cosiddetto Re Corvo, che proprio grazie alle sue arti aveva conquistato gran parte del paese. Con il passare del tempo la conoscenza pratica della magia era stata dimenticata. All’inizio dell’Ottocento le cose mutarono quando Mr Norrell,  di Hurtfew Abbey nei dintorni di York, dimostrò di saper usare la magia animando le statue della chiesa di York Minster, facendole muovere e parlare. Norrell possedeva, nella sua straordinaria biblioteca, un gran numero di libri di magia e trascorreva tutte le sue giornate studiando antiche formule e incantesimi. Norrell, uomo prudente e scontroso, si trasferì a Londra per dare nuova vita alla magia e per conoscere le persone più importanti del paese. La sua consacrazione come primo vero mago dopo centinaia di anni, avviene quando riesce a resuscitare la giovane Lady Pole grazie all’evocazione di un essere fatato. Ogni cosa però ha un suo prezzo. In cambio dell’aiuto, l’essere fatato chiede metà della vita rimasta alla ragazza e si fa consegnare come pegno il mignolo della giovane. Il destino di Lady Pole sarà il filo conduttore del romanzo. La fama di Norrell non ha più confini, viene chiamato anche dal governo inglese per aiutare nella difficile guerra che l’Inghilterra sta combattendo contro le truppe di Napoleone Bonaparte.

Norrell non vede di buon occhio sia i maghi teorici sia i maghi da strada. In particolare odia Vinculus che gli ha rivelato una profezia di Re Corvo, il più grande mago di tutti i tempi cresciuto nei regni fatati e divenuto il sovrano di queste e quelle terre.

Due maghi appariranno in Inghilterra. Il primo avrà paura di me; il secondo vorrà trovarmi; il primo sarà governato da ladri e da assassini, il secondo cospirerà per distruggere se stesso. Il primo seppellirà il suo cuore in un bosco oscuro, sotto la neve, ma continuerà a sentire il suo dolore. Il secondo vedrà ciò che gli è più caro in mano al suo nemico.

Norrell, sconvolto dalla drammatica profezia, farà in modo che Vinculus lasci la città. Intanto Jonathan Strange, ricco proprietario terreno imprudente e brillante, decide di intraprendere la professione di mago. Norrell e Strange si conoscono e inizialmente diventano quasi amici. Anzi Strange diventa allievo di Norrell ma ben presto i primi dissidi tra i due uomini inizieranno ad emergere. A dividerli è l’opinione opposta che hanno della magia, ma anche i giochi di potere e gli intrighi politici. Norrell lo studio della magia è una delizia continua, mentre la pratica  è piena di delusioni. Egli intende sradicare del tutto le credenze sulla magia antica di Re Corvo, che racchiude in sé mistero e sogno, rendendola moderna senza l’utilizzo degli esseri fatati. Strange mette in discussione tutte le teorie del suo maestro, attirato com’è dalle forme più pericolose e oscure della magia, idolatra sempre più Uskglass. Nel corso degli anni la battaglia fra i due maghi si fa sempre più accesa, finchè le loro ossessioni e ambizioni segrete non metteranno a rischio la vita di molte persone e cambieranno per sempre la storia della magia inglese.

“Jonathan Strange & il signor Norrell” ha vinto il premio Hugo, il World Fantasy Award, il Locus Award, il British Book Award per il miglior romanzo nel 2005. È il romanzo di esordio di Susanna Clarke, pubblicato nel 2004 in Inghilterra dopo ben 10 anni di lavoro. Il romanzo, ben 867 pagine, è una lettura impegnativa. Un fantasy insolito, tra storico e fantastico, che riscopre il fascino delle leggende, dei miti e degli incantesimi persi nel tempo. La storia è narrata con dovizia di particolari ma non è mai noiosa. Le avventure di Norrell e Strange  sono arricchite da lunghe note alla fine di ogni capitolo che creano delle piccole storie indipendenti dal romanzo vero e proprio. L’autrice crea un Altrove immenso dove si muovono un gran numero di personaggi, alcuni frutto della fantasia, altri reali come Lord Byron, il Duca di Wellington e re Giorgio III. Il tutto è sospeso tra sogno e realtà, intessuto con arguto umorismo e l’uso pratico del soprannaturale. La magia appare oscura, quasi malinconica con stormi di uccelli neri, con brughiere brulle dove si può accedere solo attraverso gli specchi, un’oscurità che segue gli uomini ovunque vadano. Le illustrazioni di Portia Rosenberg, rigorosamente in bianco e nero, testimoniano questo mondo di ombre che invade il romanzo.

Se volete sapere a quale genere appartiene questo romanzo della Clarke, non posso che parlarvi dell’intreccio di più stili: fantasy, romanzo storico, il gotico, avventure militari, il tutto mescolato da una fantasia realistica. Il romanzo include infatti molti riferimenti a persone e cose reali dell’inizio del diciannovesimo secolo. Inizialmente la storia mostra un mondo luminoso che pian piano si trasforma in una oscurità eterna dove poteri e incantesimi si rincorrono. La lettura diventa sempre più coinvolgente grazie alla trama complessa e ai personaggi che sicuramente non brillano per la loro bontà. È interessante seguire l’evoluzione dei rapporti tra Norrell e Strange, ragione e sentimento si scontrano. Così come si confrontano ragione e follia (Re Giorgio III). Visiterete luoghi mai esistiti, vedrete cose impossibili, parteciperete a eroiche imprese e tutto catturerà la vostra immaginazione e vi porterà a intraprendere viaggi presso i regni fatati, avendo due guide eccezionali, Norrell e Strange. Fate però molta attenzione, potreste finire in saloni dove ci sono feste e balli eterni oppure in una torre nera dove la luce è condannata a un perenne esilio. Potreste girovagare per sentieri ignoti agli altri. “Dietro il cielo. Dall’altro lato della pioggia”.

Con attenzione si procede in compagnia di personaggi fermi nelle loro decisioni che pagano cara la conseguenza dei propri convincimenti.

Con un linguaggio ricercato, l’autrice ci riporta nell’epoca vittoriana e ricrea il periodo storico in modo avvincente. Londra, con i suoi lampioni a gas e i suoi negozi, le caffetterie e le migliaia di belle donne e di pettegolezzi, rende ancor più reale la storia.

L’uomo però non è fatto per seguire sentieri già tracciati.  Quindi se volete percorrere sentieri dimenticati e oltrepassare le porte per i Regni Fatati non vi resta che leggere “Jonathan Strange & Il Signor Norrell”, uno dei fantasy più importanti della letteratura contemporanea, ma anche un romanzo storico tipicamente inglese, perfetto per gli amanti di Jane Austen e Charles Dickens.

3 commenti:

  1. Devo assolutamente leggerlo!
    La sua mole mi ha sempre spaventato un po' (non so neanch'io perché: e dire che, di solito, non ho alcun problema con i romanzi corposi...), ma ho adorato "Piranesi", e la trama di questo primo libro di Susanna Clarke, in realtà, mi ispira anche di più! :)

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  2. Wow,mi piace questo mix storia e fantasia! Vorrei recuperare An ch piranesi, di cui in tanti parlano bene

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