Tra i libri da mettere in valigia prima di partite per le meritate vacanze, un buon thriller non può certo mancare giusto per assicurarsi un’estate da brivido. Vi propongo “Regina Rossa” di Juan Gòmez-Jurado, traduzione di Elisa Tramontin. Il romanzo esce in Italia il 1° luglio nella collana Darkside della Fazi.
“Regina Rossa” è un romanzo originale, dal ritmo frenetico con tanta azione e suspense ma disseminato anche di riflessioni sui comportamenti umani e di sfide enormi da affrontare.
Perché leggere questo romanzo? Per ben cinque ottimi motivi che ora vi elencherò.
1. Perchè questo thriller è un fenomeno editoriale più unico che raro: è stato infatti il libro in assoluto più venduto in Spagna sia nel 2019 che nel 2020 raggiungendo le 50 ristampe, è il primo capitolo di una trilogia che non potete perdere e sicuramente rimarrete più che soddisfatti. In “Regina Rossa” incontriamo per la prima volta Antonia Scott, un personaggio unico e indimenticabile. È una donna speciale, interessante, poco socievole ma con una mente geniale e una memoria incredibile. Non è una poliziotta né un’avvocata, non ama portare armi ed è molto determinata e coraggiosa nel risolvere i problemi altrui mentre combatte incessantemente con i suoi demoni interiori. Ha salvato decine di vite. Da circa due anni ha lasciato il suo lavoro, vive isolata nella sua soffitta a Lavapiés, assillata dai sensi di colpa. Ogni giorno pensa al suicidio per tre minuti .
Antonia Scott si concede di pensare al suicidio soltanto tre minuti al giorno. Per altre persone, tre minuti possono essere un lasso di tempo risibile. Non per Antonia. Potremmo dire che la sua mente ha molti cavalli sotto il cofano, ma la testa di Antonia non è come il motore di una macchina sportiva. Potremmo dire che è capace di molti cicli di elaborazione, ma la mente di Antonia non è come un computer. La mente di Antonia Scott è piuttosto come una giungla, una giungla piena di scimmie che saltano a tutta velocità da una liana all’altra portando cose. Molte cose e molte scimmie, che si incrociano in aria e mostrano i denti.
A rompere il suo isolamento sarà l’ispettore di polizia Jon Gutiérrez, quarantatré anni, alto, massiccio ma non grasso. Ama vestire in modo elegante, ha sempre mostrato scarsa tolleranza all’autorità, ha una spiccata preferenze per le scorciatoie, è un combina guai che non conosce la diplomazia ed è omosessuale. Jon è nei guai per aver tentato, con metodi poco leciti, di aiutare una prostituta. È stato sospeso dal servizio, senza stipendio, e naviga in un mare di guai quando viene avvicinato dal misterioso Mentor.
Antonia e Jon dovranno scoprire cosa si nasconde dietro l’omicidio di Alvaro Trueba, figlio della presidentessa della banca più grande d’Europa. Il cadavere del giovane è stato ritrovato in una villa immacolata con un calice pieno di sangue in mano. Un omicidio che somiglia a un rituale. Le cose si complicano quando, la stessa notte, viene rapita una giovane donna figlia di un uomo d’affari galiziano considerato l’uomo più ricco del mondo. Entrambe le famiglie hanno ricevuto una telefonata da un uomo che dice di chiamarsi Ezequiel, in che cosa consisterà il riscatto richiesto? I genitori saranno pronti ad accettare le richieste del rapitore o sacrificheranno i loro figli sull’altare di segreti che non possono essere svelati? Chi è Ezequiel?
2. Perchè, fin da subito, sentirete una fame verace che vi costringerà a divorare le pagine del libro per immergervi in una trama contorta, ricca di perfidia e cattiveria, che nasconde molti segreti. Non riuscirete a resistere alla curiosità di sapere cosa succede, come e perché questi crimini avvengono. Conoscerete personaggi che la pensano in maniera differente fra loro, ciascuno immerso nella realtà ne rappresenta un frammento, una lotta tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è morale. Vi chiederete, chi è o cos’è Regina Rossa?
3. Perché l’autore ha la capacità di sedurre i lettori tessendo una trama articolata e intrigante, che mescola paure personali a scenari internazionali, con una narrazione fluida e personaggi ben strutturati. La divisione in capitoli brevi, paragonabili a frammenti di un incubo, ne agevola la lettura così come la narrazione in terza persona aggiunge una vena di umorismo nero. Ci sono capitoli dedicati alla prigionia della vittima, che vi faranno venire i brividi e altri con scene d’azione, intrighi e misteriosi personaggi. Ogni capitolo termina con un’incognita ed è impossibile resistere alla tentazione di leggerne un altro e poi un altro e un altro ancora. Gòmez-Jurado alterna pagine che parlano del presente e mostrano l’evoluzione delle indagini, a momenti che raccontano episodi del passato dei personaggi. Il tutto mantiene alta la tensione e segna il countdown contro un’avversaria implacabile: la morte
4. Perchè per l’autore è fondamentale l’emozione del lettore tenendo conto delle sue aspettative ed escogitando colpi di scena per sorprenderlo. Per realizzare l’effetto “fiato sospeso”, Juan Gomez-Jurado utilizza vari tipi di strategie come la costruzione di un narratore interno alla storia che si fonde con un protagonista e consente al lettore di scoprire i suoi pensieri e di sperimentare come ogni personaggio vive le diverse situazioni. La narrazione, vertiginosa e coinvolgente, mostra personaggi in continua evoluzione che affrontano sfide diverse con modi differenti. Antonia, ad esempio, è idealista e non esita a lottare per ciò in cui crede. Jon è un uomo concreto che bada ai fatti e agli eventi con grande senso pratico.
5. Perchè Juan Gomez-Jurado è considerato il re del thriller spagnolo. Nei suoi libri l’ingrediente segreto è “tener sempre alta la curiosità e l’emozione del lettore”. Importanti sono l’intrigo e una scrittura caratterizzata da uno stile rapido e veloce che agevolano la lettura. L’autore ama il contatto con il suo pubblico di lettori e non si paragona a uno scrittore che vive nella sua torre d’avorio. Infatti trascorre molte ore interagendo con i lettori sui social media o firmando autografi. Tutto ciò è per lui molto soddisfacente dal punto di vista emotivo.
Un ultimo consiglio: quando Antonia e Jon torneranno, perché sicuramente torneranno, non fatevi trovare impreparati!
Nessun commento:
Posta un commento