martedì 18 maggio 2021

RECENSIONE | "Later" di Stephen King

Cari lettori, il re dell’horror è tornato! Con “Later” (Sperling & Kupfer) Stephen King ci coinvolge in un incubo a occhi aperti. Bene e Male si fronteggiano per ricordarci che nessuno può sfuggire alle proprie paure. Il male penetra facilmente nelle nostre vite, può minare gli affetti più sacri e prima o poi dovremo farci i conti. Entrare nel mondo kinghiano è sempre un’avventura e con questo romanzo vi sarà subito chiaro che se l’uomo è dotato di libero arbitrio allora il male può invadere la sua vita solo dietro invito. “Later” è la storia di un invito che sarebbe stato meglio non fare.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 8
Later
Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 304
Prezzo: € 19,90
Sinossi

Solo i morti non hanno segreti. Jamie Conklin ha proprio l'aria di un bambino del tutto normale, ma ci sono due cose che lo rendono invece molto speciale: è figlio di una madre single, Tia, che di mestiere fa l'agente letterario, e soprattutto ha un dono soprannaturale. Un dono che la mamma gli impone di tenere segreto, perché gli altri non capirebbero. Un dono che lui non ha chiesto e che il più delle volte non avrebbe voluto. Ma questo lo scoprirà solo molto tempo dopo. Perché la prima volta che decide di usarlo è ancora troppo piccolo per discernere, e lo fa per consolare un amico. E quando poi è costretto a usarlo lo fa per aiutare la mamma, lo fa per amore. Finché arriva quella dannata volta, in cui tutto cambia, e lui è già un ragazzino, che non crede più alle favole. Jamie intuisce già, o forse ne è addirittura consapevole, che bene e male non sono due entità distinte, che alla luce si accompagnano sempre le tenebre. Eppure sceglie, sceglie la verità e la salvezza. Ma verità e salvezza, scoprirà tempo dopo, hanno un prezzo. Altissimo. 


E quindi sì, io vedo i morti. È sempre stato così, dacché riesco a ricordare. Sempre. Ma la cosa non funziona come in quel film con Bruce Willis. Può essere interessante, a volte spaventoso, può essere una gran rottura di palle, ma il più delle volte è semplicemente quello che è. Un po’ come essere mancini, o saper suonare un pezzo di musica classica a tre anni, o ammalarsi di Alzheimer in età precoce, come è successo allo zio Harry quando aveva quarantadue anni.

Jamie Conklin è un bambino molto speciale, è nato con il potere di vedere e parlare con i morti. Jamie può ascoltare la loro voce nelle ore che seguono la morte prima che i trapassati raggiungano l’aldilà. Sua  madre Tia, che di mestiere fa l’agente letterario, gli impone di tenere segreto questo dono, a volte più una maledizione, che però non esiterà a sfruttare per i suoi fini. Sicuramente Jamie non avrebbe voluto avere questo potere e la prima volta che decide di usarlo è ancora troppo piccolo per discernere e lo fa per consolare un amico. Poi lo usa nuovamente per aiutare la mamma, lo fa per amore. Crescendo capirà che bene e male non sono due entità distinte e imparerà a gestire questa “aura” (i Fedeli Lettori ricorderanno sicuramente Danny Torrance protagonista di “Shining” e “Doctor Sleep”). Quando il mondo degli adulti si mostrerà in tutto il suo egoismo e crudeltà, lui sceglierà la verità e la salvezza ma dovrà pagare un prezzo altissimo per questa sua scelta. Lo scoprirà quando un detective della polizia di New York lo trascinerà alla ricerca di un assassino che ha minacciato di colpire dall’oltretomba.

Con semplicità King si muove nel mondo degli adolescenti creando un cocktail di sentimenti ed emozioni che vanno dalla paura alla tenerezza, dall’ansia alla commozione, dall’irritazione alla sorpresa. Con l’abilità che gli è propria, l’autore intreccia vari temi come la famiglia, l’adolescenza, l’alcolismo, l’Alzheimer, la morte, il dopo morte, l’amore e l’orrore. Tutto è visto con gli occhi di un bambino che diventa adolescente e cresce muovendosi tra le fragilità umane, i pregi e i difetti, le riflessioni sulla morte. Avere il dono di poter vedere e parlare con i morti è una grande responsabilità che Jamie capirà solo “later”, dopo. Quando si è bambini l’ingenuità muove ogni nostra azione, tutto è meraviglioso. Crescendo la visione del mondo cambia nella consapevolezza che il tempo passato non tornerà più.

C’è sempre un dopo, adesso lo so. Almeno finché non moriamo.

La voce narrante è Jamie, vive con la madre e non conosce suo padre. Egli si mostra con schiettezza al lettore che riesce subito a immedesimarsi con lui vivendo i suoi stessi tormenti. Con curiosità lo segue nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza quando la visione ingenua del mondo lascia il posto a una crudele realtà. Due i personaggi più importanti nella vita di Jamie: la madre Tia e il vecchio professor Burkett. Tia è una madre single, gestisce un’agenzia letteraria e conosce il segreto del figlio. A seguito di un crollo economico sarà lei stessa a far ricorso a quel potere, che ha sempre voluto tener celato, per risollevare le sorti economiche della famiglia. Invece il professor Burkett assume le vesti di mentore per il nostro protagonista, lo aiuta in alcuni momenti difficili con saggi consigli.

Devono dire la verità, quando sono morti. Il che va bene quando vuoi che rispondano a una tua domanda, ma, come ho già detto, certe volte la verità fa schifo.

Inizialmente gli incontri con i defunti sono benigni e veloci, non c’è inquietudine e i morti compaiono in pace, tranquillamente. Ogni evento trasmette un senso di pace. Tutto ciò è solo una pia illusione che dura poco. Infatti, come volevasi dimostrare, King ha in serbo varie  demoniache sorprese per i suoi Fedeli Lettori. La sua personale e oscura visione di un bambino che vede i morti, non tarderà a presentarsi. I fantasmi che Jamie vede sanno di essere morti, non possono mentire e rimangono per breve tempo, almeno tre o quattro giorni, tra i viventi. Tuttavia non tutti gli spiriti solo ligi alle regole dell’aldilà e le cose si complicano quando uno spirito decide di restare tra gli uomini più a lungo degli altri.

“Later” è una storia terrificante e commovente che mette alla prova il nostro senso di giusto e sbagliato. Il male si mostra spesso nascondendosi anche dietro volti a noi familiari. I mostri, King lo scrive da una vita, possono vivere dentro di noi e irrompere nella realtà quando meno ce lo aspettiamo camuffandosi in mille modi. Le truffe economiche sono un esempio di come gli uomini possano essere più perversi dei demoni con i quali Jamie si deve confrontare fin da bambino.

“Later” è un thriller-horror che combina il soprannaturale con forti elementi di criminalità e suspense. L’opera è caratterizzata da una scrittura essenziale, meno dettagliata ma super efficace, che cattura come una magia dando vita a un romanzo godibile. Quando leggo King le sue frasi si materializzano in un mondo vero. Le sue paure diventano le mie paure. I suoi incubi notturni diventano i miei incubi. King predispone una scacchiera narrativa su cui colloca i personaggi, le loro mosse ci fanno percepire l’eco della presenza di un “altrove” e di un “dopo” a cui si può accedere e dove occorre andare per trovare le risposte a eventi criminali che non hanno una soluzione razionale. Gli atomi del bene e del male si scontrano in un finale inquietante che allunga le sue mani e stritola la nostra razionalità mescolando tanto orrore, un pizzico abbondante di pulp e una manciata generosa di ironia. Sicuramente i colpi di scena non mancano.

“Later” presenta tre elementi ricorrenti nelle storie di King: un giovane ragazzo che cresce in circostanze bizzarre, il soprannaturale e un assassino. I protagonisti si muovono in questa storia nera avendo intorno una girandola di poliziotti corrotti, serial killer e trafficanti di droga. L’horror corre tra le righe, si rispecchia negli occhi di Jamie spaventato dal poter perdere la propria madre impegnata in una lotta senza tregua contro bollette e affitti da pagare in seguito alla bancarotta della sua agenzia dopo il crollo finanziario di quegli anni. Crescendo, il protagonista si renderà conto che le paure invece di svanire si moltiplicheranno ma si trasformeranno in forza e coraggio per affrontare gli ostacoli. Jamie farà le sue scelte e opterà per la verità e la salvezza. I mostri, King insegna, si nascondono ma non spariscono e torneranno  a sussurrare all’orecchio del ragazzo scatenando orrore e mortali pericoli.

Una curiosità: la copertina di “Later” è un dipinto originale di  Paul Mann per l’americana Hard Case Crime, la premiata linea di romanzi polizieschi in stile pulp pubblicata da Titan Books. “Later” è il terzo libro che Stephen King ha scritto per Hard Case Crime che ha pubblicato anche “The Colorado Kid” e “Joyland”.

Quindi lasciatevi coinvolgere dall’ultima opera letteraria di Stephen King, regalatevi una godibile lettura sempre in attesa di quello che accadrà “dopo”, ma ricordate:

Solo i morti non hanno segreti.

6 commenti:

  1. Sulla lista delle prossime letture.

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  2. In libreria! Lo leggerò prestissimo, mi manca King, anche se mi tenta la rilettura di La storia di Lisey in previsione della serie TV.

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    1. Anche questo romanzo si presta benissimo a un adattamento cinematografico e ricompare un mondo parallelo inquietante ma sicuramente affascinante :)

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  3. Non amo gli horror (film soprattutto), quindi non so se questo libro lo leggerei :-D
    Sto fatto di vedere la gente morta mi inquieta :-O

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    1. Inizialmente i defunti sono tutti gentili, quieti, oserei dire carini, ma non sarebbe un romanzo di King se ci fosse sempre serenità. Quando le acque iniziano ad agitarsi, le anime nere si presentano e la storia decolla portandoti in un mondo angosciante :)

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