lunedì 6 marzo 2017

RECENSIONE | "Il dipinto maledetto" di Alex Connor

Carissimi lettori, se avete letto e amato “Cospirazione Caravaggio” di Alex Connor (recensione), non potete perdervi il suo ultimo lavoro ambientato nel mondo dell’arte. Leggerete del grande pittore Tiziano e di un suo dipinto che cela un antico segreto. Farete un balzo nel passato, nella Venezia rinascimentale, ma attenzione: tra i canali della città affiorano inquietanti cadaveri sfigurati. Se volete scoprire chi è l’assassino che semina il terrore non vi resta altra possibilità se non quella di seguirmi tra le pagine del libro.

STILE: 8 | STORIA: 7 | COVER: 7

Il dipinto maledetto
Alex Connor (traduzione di F. Noto)

Editore: Newton Compton
Pagine: 381
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Venezia, 1555. Nella città del doge il pericolo è in agguato. Un rigido inverno avvolge la città nella bruma, e sulle banchine affiorano degli inquietanti cadaveri. Sono le vittime di uno spietato serial killer, rese irriconoscibili dalle torture... Londra, oggi. Gli studiosi d'arte di tutto il mondo sono in fibrillazione per un antico dipinto di Tiziano, che si credeva perduto per sempre. È il ritratto di Angelico Vespucci, noto mercante veneziano. Il grande artista è riuscito a riportare sulla tela, con estremo realismo, i tratti somatici dell'uomo, ma non la crudeltà del suo animo. Proprio quel Vespucci, infatti, potrebbe essere il terribile mostro che ha scuoiato numerose giovani donne: una colpa che nessuno riuscì a provare e che rimase senza condanna. All'indomani del ritrovamento del quadro, però, vengono rinvenuti in giro per il mondo una serie di cadaveri senza pelle. Un sanguinario assassino è stato richiamato dal regno dei morti, ed è assetato di vendetta...

Venezia, 1555

Ho paura dell’acqua. Anche se sono nato con l’amnio in testa, il che, secondo la tradizione popolare, è una protezione sicura contro l’annegamento. Nessuno lo sa, perché la gente sa poco, di me. Questo è il mio talento, rendermi invisibile. Andarmene in giro tra le persone non visto, come i mostri sotto la Laguna, con le loro viscide coperte di alghe che scivolano sotto i ponti e l’eco degli uomini annegati, sbiancati e dissanguati sul fondale marino.
Alex Connor, lei stessa è un’artista, ambienta questo suo nuovo thriller nel mondo dell’arte ponendo particolare attenzione nella descrizione dei tratti psicologici dei personaggi. Il cuore pulsante del romanzo si divide tra due piani temporali, la Venezia rinascimentale e la Londra odierna.

Londra, oggi. Un antico dipinto di Tiziano viene ritrovato. Il mondo dell’arte è in fermento. Tutti vogliono il dipinto e per averlo sono disposti a tutto. Sulla famosa tela è ritratto il viso di Angelico Vespucci, mercante veneziano, noto alle cronache del tempo con il nome di “Cacciatore di Pelli”. Vespucci era sospettato di essere il mostro colpevole di aver scuoiato numerose giovani donne. Nessuno riuscì a provare la sua colpa. Il mercante non fu mai condannato. Dopo il ritrovamento del quadro accade qualcosa di impensabile: vengono ritrovati, in giro per il mondo, una serie di cadaveri senza pelle. Una leggenda accompagnava il ritratto di Vespucci: "Quando il ritratto tornerà in circolazione, così farà anche lui."

Da questa macabra leggenda prende corpo una serie di terribili accadimenti. Un sanguinoso assassino è ritornato dal regno dei morti? La sua sete di vendetta verrà placata dal sangue di vittime innocenti? Le pelli delle vittime, feticci con cui il killer rivivere l’emozione dell’omicidio, saranno mai ritrovate?

“Il Dipinto Maledetto” è un thriller serrato, dal ritmo perfetto che non ammette sospensioni nella lettura. Io ne sono stata subito catturata anche se la trama, ben architettata, non è del tutto originale. La storia comunque offre un alto tasso di adrenalina e rivela un mistero che troverà la più inaspettata delle soluzioni.

Inizialmente ogni capitolo offre l’opportunità di conoscere vari personaggi: collezionisti d’arte, potenziali vittime, carnefici in ombra. Le tessere del mosaico sono sparpagliate tra Londra, Tokyo, Venezia e New York. Avvincente il prologo che ci riporta nella Venezia del 1555 presentandoci un’ombra che avrà un ruolo importante nella storia. In tutto il romanzo aleggiano misteri, intrighi e morte. Il male allunga i suoi artigli attraverso i secoli, giunge ai giorni nostri con il suo carico di odio e vendetta. Mi è piaciuta la descrizione dell’autrice del mondo dell’arte. I collezionisti, non tutti naturalmente, sono descritti come uomini pronti a tutto pur di accaparrarsi il ritratto. Con molta attenzione Alex Connor descrive la psicologia dei mercanti d’arte definendoli uomini geniali che nascondono le loro fragilità umane. Sono tra loro rivali, ogni accordo nasconde una trappola. L’avidità non ha limiti. Per bilanciare il male presente nel racconto appare, fin dal primo capitolo, un eroe. Si tratta di Nino Bergstrom. Sarà lui a lottare contro la leggenda mentre la polizia appare sullo sfondo coinvolta solo in un secondo momento.

Leggendo il thriller mi sono chiesta se Tiziano avesse realmente ritratto un mercante di nome Angelico Vespucci. A parte il pittore, è tutto frutto della fantasia dell’autrice che ha il dono di fondere Storia e vicende tratteggiate con realismo. Ho apprezzato il lato emotivo dei personaggi e il filo di sangue che congiunge il passato con il presente.

“Il Dipinto Maledetto” è un thriller che si legge con piacere nell’attesa di vedere ogni tassello collocato al suo posto. Se credete nelle leggende, in ognuna c’è un fondo di verità, prestate attenzione a chi potrebbe seguirvi nell’ombra. Il Cacciatore di Pelli non ha mai smesso di cacciare. Buona lettura.

1 commento:

  1. scoprire libri interessanti è sempre bello. ecco un altro libro di cui non conoscevo l'esistenza. bella recensione. lo metto subito in lista!

    RispondiElimina