Cari lettori, oggi voglio invitarvi a leggere una biografia
narrata con maestria attraverso un percorso ricco di personaggi, eventi,
alleanze e giochi di potere. Si tratta di
“Corella. L’ombra del Borgia”
di
Federica Soprani, Edizioni Mondoscrittura per la Collana “La Macchina del
tempo”.
Autore: Federica Soprani
Genere: Romanzo
Editore: Mondoscrittura
Prezzo: 12,00 € (Cartaceo)
1,99 € (Ebook)
Siamo nel 1505, Castel Sant’Angelo, le prigioni:
“Le pareti della cella stillavano un’umidità
antica, che precipitava in gocce fredde sul pavimento. Acqua sporca, gravida di
ogni sozzura accumulata ai piani superiori, che laggiù si raccoglieva in
pozzanghere maleodoranti, incapace di cadere più in basso”.
…”Che cosa vi hanno fatto povero Michele?”
Inizia così il romanzo di Federica Soprani che
narra di un’anima divisa tra l’amore per la letteratura, per la poesia e
l’ammirazione incondizionata verso i Borgia, in modo particolare verso Cesare
Borgia. Si tratta di Corella, si tratta di un incontro tra Cesare e Michele che
avrebbe segnato le loro vite caratterizzate da passioni e morte.
“E sia come dici, Michele Corella, tu che con le
parole convinceresti il diavolo a consegnarti le chiavi dell’inferno. Io sarò
tutto ciò che vorrò essere e tu sarai con me, al mio fianco, in terra, in cielo
o ovunque i miei passi mi porteranno”.
Micheletto è un freddo e spietato esecutore di
ordini, un anticipatore dei desideri di vendetta di una famiglia potente, è il
“sicario umanista”. Micheletto è soprattutto un uomo che ha abbandonato i
propri sogni per seguire un sogno non suo, vivendo all’ombra di altri. Il suo
“signore” è Cesare Borgia, uomo impulsivo, egoista, privo di scrupoli, assetato
di potere.
Corella è l’ombra che tutti conoscono e temono, è
l’uomo senza remore, ma è anche una persona che ama, che prova sentimenti forti
riuscendo a segregarli in un angolo del suo cuore di cui la “Morte” non
possiede le chiavi. Micheletto ama Lucrezia Borgia “struggendosi per un ideale
puro e irraggiungibile” e desidera Caterina Riario Sforza perché lei “dava voce
e forma al desiderio della carne. Era l’anelito dell’anima che si confondeva,
nell’oblio dei sensi…”
Caterina donna forte e coraggiosa con idee ben
solide:
“Posso solo augurarmi di essere d’esempio per
altre donne che verranno dopo di me. Costrette a rammollirsi nel latte
dell’apparente rassegnazione femminile, mentre i loro mariti e padri compiono
le più ignobili angherie”.
Tra alleanze, assedi e scontri cruenti, il sogno
di Cesare sembra avverarsi: edificare in Romagna un proprio regno è ciò che
desidera, nulla e nessuno lo può fermare. Nessuno? Il giorno in cui muore il
Papa Alessandro VI, suo padre, è l’inizio della fine per i Borgia. Tutti
voltano le spalle alla famiglia Borgia, tutti tranne Corella di cui Machiavelli
tesse le lodi dicendo:
“Ci vuole un gran coraggio a seguire i propri
sogni, a giocare il tutto per tutto per realizzarli, ma ce ne vuole ancora di
più a mettere in gioco la propria stessa esistenza in nome di un sogno non
nostro”.
Senza alcun dubbio Michele ha, in piena libertà,
fatto le sue scelte di vita basandosi su una fiducia e una fede in Cesare,
senza limiti. Anche quando, in prigione, Micheletto viene torturato affinchè
rivelasse notizie preziose su Cesare, egli tace. In cuor suo sa che non avrebbe
mai rinnegato un solo si pronunciato in nome dei Borgia. Tradire “il suo
signore” avrebbe significato tradire se stesso, la propria esistenza.
Questo romanzo, ammalia il lettore, lo guida
attraverso i meandri dell’animo umano dove si nascondono sopite verità.
L’autrice, con penna mirabile, conduce un’investigazione psicologica che vuol
farci conoscere “il boia del Valentino” sotto un altro aspetto. Mi piace l’uso
superbo che Federica fa dell’aggettivazione, mostrando una padronanza di
linguaggio davvero notevole. Le descrizioni, mai banali, affascinano e le
parole sono scelte con cura per creare una cornice perfetta di un ritratto
difficile, infatti poco si sa di Corella. Si percepisce subito, nella cura dei
dettagli, un profondo e preciso lavoro di ricerca che l’autrice ha svolto, con
amore, tra la documentazione storica.
Tuttavia la scrittrice non si è limitata
a riportare notizie certe, sul canovaccio del reale ha intrecciato i fili della
sua immaginazione creando un affresco storico emotivamente coinvolgente. Anche
se nulla sapete dei Borgia, questo romanzo vi farà vivere momenti di dolcezza
intercalati dalla violenza. E’ la Storia del passato che rivive nel presente
con sentimenti vivi e struggenti a dimostrazione del fatto che la Storia è un
racconto senza tempo.
“Corella” è il vincitore della prima edizione del
Premio Letterario Mondoscrittura. Vorrei, anche, farvi notare la cover del
libro: un’immagine suggestiva che ben rispecchia la personalità dello sgherro
Corella. Complimenti a Monia Zanetti autrice dell’illustrazione.
Ora vi lascio salutandovi come farebbe l’illustre
Federica:
“Madonne e Messeri,
onori e ossequi”.
Noooon so, non mi convince!
RispondiEliminaSe ti piacciono i romanzi storici puoi dare a Corella un'opportunità, vedrai che sarà una lettura piacevole:)
Eliminami interessa molto!!!
RispondiEliminaI Borgia, con le loro storie, coinvolgono il lettore che avrà anche l'opportunità di conoscere meglio "il sicario umanista":)
EliminaGrazie per la fantastica recensione, Aquila. Attendevo con trepidazione il tuo responso su questa creatura e sono davvero felice che Michele non abbia deluso le tue aspettative. Cercherò di restare sempre all'altezza dei tuoi giudizi in futuro ;)
RispondiEliminaonori e ossequi (;))
Federica
Con sincerità e sicurezza posso affermare che il tuo stile è inconfondibile. Mi piace leggere le emozioni che riesci a trasmettere con naturalezza. Ho già avuto il piacere di leggere altri tuoi scritti e sono certa che l'amore per la scrittura sarà una componente stabile della tua vita. Seguirò con attenzione la tua carriera augurandoti di non perdere mai quella ricercatezza nella scrittura che riesce a creare un filo diretto tra romanzo e lettore. Ancora i miei complimenti per "Corella" e alla prossima:)
EliminaL'intenzione è quella di migliorare un po'ogni giorno. Nella scrittura, come nella vita, non si finisce mai di imparare ;)
RispondiEliminaAlla prossima, e ancora grazie
Federica