lunedì 10 giugno 2013

RECENSIONE + INTERVISTA "Stryx. Il marchio della strega" di Connie Furnari

Ciao a tutti, cari lettori e buon inizio settimana dalla vostra Aquila Reale :)
Oggi vorrei attirare la vostra attenzione sul romanzo: "Stryx. Il marchio della strega" dell’autrice italiana Connie Furnari. Sicuramente avrete già sentito parlare di questo scritto e del notevole successo di pubblico che sta ottenendo. Dopo averlo letto posso tranquillamente affermare che le lodi sono più che meritate. Di seguito troverete la recensione di Stryx e potrete leggere l’intervista all’autrice che ha accettato di buon grado di rispondere ad alcune domande ed è stata così gentile da inviarmi il suo romanzo per email.



Stryx.  Il marchio della strega

Autore: Connie Furnari
Connie Furnari nasce a Catania, il 6 Dicembre del 1976, sotto il segno del Sagittario. Rivela fin da piccola la sua passione per i libri, cominciando a inventare storie non appena impara a scrivere. Si laurea in Lettere, con una tesi di psicanalisi freudiana sul “racconto perturbante”: un’analisi su come il fantastico interagisca nella vita reale, in modo diverso da persona a persona, fin dalle fiabe, analizzando le tipiche storie dell’infanzia, da Andersen a Hoffmann. Durante gli anni universitari, a Catania scrive per il giornale "Il Millantastorie": articoli vari e romanzi brevi, tra cui un racconto giallo dal titolo "Il volto celato", e le poesie "Innocente" e "Aspetto". Nel 1995 vince il “Premio Superga” a Torino con "Il magico viaggio di Chris", una fiaba che narra le fantasiose avventure di un giovanissimo scrittore, e con le poesie: "Piove", "La strada" e "Giorno dopo giorno". Sempre nello stesso anno, a Brescia, viene premiata per altre poesie della stessa raccolta, ricevendo un encomio per la narrativa. Nel 2011 esce il suo primo romanzo, “Stryx Il Marchio della Strega”: un urban fantasy young adult, edito da Edizioni della Sera, che riceve parecchie recensioni positive e un’accoglienza calorosa da parte degli amanti del genere. Per lo stile narrativo e per la storia intrisa di romanticismo, sarcasmo e combattimenti di kick-boxing, il romanzo viene più volte paragonato dai blogger al telefilm “Buffy l’ammazzavampiri”: è la storia di due sorelle streghe dai caratteri agli antipodi, la dolce Sarah e la turbolenta Susan, che ritornano a Salem dopo essere state bruciate al rogo trecento anni prima, sulle quali pesa una potente maledizione, costrette a imbattersi ancora nei Cacciatori. Pubblica la fiaba metaforica “Lo spettacolo deve continuare” nell’antologia “Da Piccoli” di Montegrappa Edizioni, una denuncia verso la morte prematura dei bambini. Sempre dello stesso anno è il racconto drammatico “La scelta di Hellen” nell’antologia “L’amore delle donne” di Montag Edizioni, la dura scelta di una ragazza madre. Continua a pubblicare: la fiaba horror “La bambola di porcellana” per l’antologia “Incubi”, edita dalla GDS Edizioni, una storia che analizza il rapporto competitivo madre-figlia con un finale inaspettato e cruento. Pubblica il racconto “I delitti del gatto nero” per l’antologia dedicata a Edgar Allan Poe, presso La Tela Nera: la storia è un sequel del famoso racconto di Poe e svela retroscena inaspettati. Nel 2012 inizia a preferire una narrazione molto più gotica e viscerale: un esempio è la rivisitazione dark della fiaba “Raperonzolo” nell’antologia “Fiabe Proibite” per Domino Edizioni e il racconto horror vittoriano “L’innocenza del sangue” nell’antologia “Storie fantastiche” della collana “I libri di Carmilla”; quest’ultimo, è la toccante storia di Victoria, una terribile e incontrollabile bambina vampiro nella Londra di fine ‘800. Nel 2013 continua a pubblicare storie, tra cui “Moonlight”: un paranormal romance sui licantropi ispirato a “Romeo e Giulietta”, incluso nelle Short Stories della Scudo Edizioni. Collaboratrice del web magazine “Fantasy Planet” aderisce a numerosi siti letterari. Da sempre appassionata di scrittura e di cinema, vive tra centinaia di libri e dvd; adora leggere, disegnare fumetti manga, e dipingere quadri a olio mentre ascolta musica classica. Scrive fiabe per bambini; fantasy, urban fantasy e paranormal romance per giovani adulti. Il blog ufficiale www.conniefurnari.blogspot.it offre stralci delle sue opere, contest letterari, affiliazioni e promozioni di opere inedite ed editori, una sezione dedicata agli scrittori esordienti e alle case editrici, servizi di editing e molto altro.

BLOG DELL'AUTRICE: www.conniefurnari.blogspot.it

Casa Editrice: Edizioni della Sera
Pagine292
Prezzo: € 12,00
Trama: Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore: Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l’esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem. 
La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L’unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigio azzurro: Scott. Il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti. Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di ‘S’ posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.


STILE: 7
STORIA: 7
COPERTINA: 7



Stryx . Il marchio della strega” è un romanzo che ripone in un baule la vecchia immagine della strega brutta e vecchia, sostituendola con quella di due fanciulle belle e potenti. Stryx è ambientato nella cittadina di Salem, capoluogo della contea di Essex nello stato del Massachusetts, un nome che produce inquietudine, riportando alla memoria gli antichi episodi di stregoneria e la violenta repressione che ad essi seguì. Le protagoniste sono Sarah e Susan Sawyer, due streghe vissute a Salem proprio nel periodo della caccia alle streghe. Il loro destino era già stato deciso anni prima e il loro futuro sarebbe stato segnato da una maledizione. Entrambe morirono bruciate sul rogo e 300 anni dopo ritornano a Salem: Sarah con l’intento di vivere una vita tranquilla senza magia, Susan per seminar scompiglio in compagnia dell’uomo in nero. La storia si snoda attraverso un’altalena temporale in cui passato e presente si alternano fornendo continue informazioni per completare un puzzle che ci permette una visione completa della vicenda. Con molta maestria Connie è riuscita a descrivere molto bene i suoi personaggi che non sono mai completamente “buoni” o “irreversibilmente” cattivi. Sarah ha occhi verdi, splendidi capelli rossi, pelle bianchissima. E’ una fanciulla tranquilla, riflessiva, un concentrato di virtù morali. Il suo cuore fu conquistato da Arthur nel lontano 1685. “Miss, serve aiuto?” le chiese Arthur e Sarah si perse in quei grandi occhi color grigio sfumato d’azzurro. Salto temporale nel presente è Scott a rivolgersi a Sarah dicendole: “Miss, serve aiuto?” Arthur e Scott sono identici, cosa accadrà?
Susan è una fanciulla cinica e smaliziata, usa le armi della seduzione per ottenere ciò che vuole. Indossa abiti costosi e guida una porche rossa. Ama divertirsi, essere al centro dell’attenzione. E’ in continuo contrasto con la sorella fino a quando, a Salem, cominciano a verificarsi degli strani omicidi e, guarda caso, le vittime sono tutte streghe: giovanissime e inesperte streghe. Sarah e Susan decidono d’intervenire, non possono certo assistere, inermi, a una nuova “Caccia alle streghe”. Scott le aiuterà? Che ruolo rivestirà Marco, amico d’infanzia di Scott, in questa partita tra il Bene e il Male? Si, quello che sta per succedere a Salem è proprio uno scontro iniziato tanti secoli prima e che ora rinasce, a nuova vita, con la ricomparsa dei Cacciatori di streghe. In città c’è un gran fermento, le streghe della Congrega si preparano allo scontro aiutate dalle sorelle Sawyer, bisogna ideare un piano per difendersi. Nell’avvicinarsi del momento decisivo, quando Cacciatori e Streghe sono uno di fronte all’altro, devo confessare che ho tifato per le streghe e per Lucifero. Si, in questa storia compare anche Lucifero, affascinante e con il senso dell’humor. Egli non è il cattivo della storia anzi tende a rimanere neutrale nell’evolversi dei fatti. Il suo è il comportamento di un padre che ama le sue figlie, quindi niente paura: Lucifero non è diventato buono! Altro personaggio interessante è Marco un tipo molto deciso. Anche lui frequenta il liceo con Scott e stuzzica spesso Sarah con battute pungenti, dice sempre quel che pensa, è impulsivo e non si ferma davanti a nulla. In definitiva possiamo dire che la scrittrice è riuscita a tessere una storia in cui i continui colpi di scena spazzano via la noia e un cocktail d’azione, magia e amore, ci tiene col fiato sospeso fino alla fine. Tra le righe si possono leggere temi attualissimi come l’odio, il bullismo, la supremazia maschile, l’arte dell’apparire, il tutto espresso con un linguaggio carico d’impulsività, ingenuità, rabbia: è il linguaggio degli adolescenti di oggi. Da tutto ciò possiamo dedurre un valido insegnamento: “Tutte le donne posseggono il potere ma la differenza consiste nel modo in cui si decide di usarlo”. Giunti alla fine di questa recensione posso affermare, senza ombra di dubbio, che Connie Furnari è una voce solista nel coro degli scrittori esordienti. Mi piace il suo modo di scrivere semplice e diretto. Stryx è un romanzo che suscita emozioni, che avvolge il lettore in una ragnatela di sensazioni e lo porta a combattere con le streghe utilizzando calci e pugni in stile Kick-boxing. Quindi se amate la magia, se in voi c’è l’anima di una strega, leggete “ Stryx .Il marchio della strega” e non ve ne pentirete, parola di Aquila Reale.



Commento dell'autrice Connie Furnari

Ho iniziato la stesura di Stryx con l’intento di mescolare il folklore alla Wicca moderna, chiedendomi cosa sarebbe accaduto se una vera strega, vissuta al tempo dei puritani, fosse costretta a vivere nella nostra epoca. Nel mio romanzo ho cercato di sottolineare elementi tipici ai quali sono particolarmente affezionata: il copricapo a punta, gli incantesimi, i corvi, i gatti neri, e soprattutto le scope volanti.  Le ragazze della Congrega delle Streghe sono tipiche adolescenti che soffrono per amore, studiano per i compiti in classe e hanno paura di essere scoperte da tutti quelli che rifiutano di accettare il potere in una ragazza; la particolarità che i Cacciatori di Streghe siano solo ragazzi, evidenzia in Stryx l’eterna lotta tra sessi che dura tutt’oggi e fa di Salem un campo di battaglia, velato da atmosfere crepuscolari. Tutta la storia è impregnata di metafore sull’emancipazione della donna ma anche se si presenta come una storia prettamente femminista, non mancano le lotte a colpi di kick boxing e scene d’azione piuttosto movimentate e cruente. Da grande fan di Harry Potter non ho potuto fare a meno che disseminare diversi omaggi a J.K. Rowling, ma il libro dal quale ho attinto di più è stato La Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne, soprattutto per le scene ambientate a Salem nel 1685. Sarah e Susan Sawyer, le due streghe protagoniste, rappresentano due criteri opposti con cui il gentil sesso usa il “potere”. Il messaggio finale del libro è che tutte le donne lo posseggono, ma la differenza consiste appunto nel modo in cui si decide di usarlo. Stare dalla parte del Bene o del Male delineerà il tipo di persona che si diventerà “da grande”.




   
Benvenuta sul blog “Penna d’oro”, Connie! Grazie per aver accettato di rispondere a questa intervista. Per cominciare a conoscerti, ci dici tre curiosità su di te?

Grazie a te, per l’ospitalità sul tuo bellissimo blog! Ecco: mi piace scrivere quando piove, adoro i film sui fantasmi, il mio piatto preferito è il risotto ai frutti di mare.

  Quando è nata la tua passione per la scrittura e come si coniuga la tua attività di scrittrice con la vita di tutti i giorni?
  Scrivo fin da bambina. Cerco di trovare il tempo, tra i vari impegni non è facile. Per fortuna trovo sempre un piccolo spazio. Se riesco a scrivere anche un solo capitolo al giorno mi ritengo soddisfatta.

 C’è un autore che ha influito sulla tua formazione? Se si, quale?
  Del panorama fantasy ho amato molto Michael Ende, l’autore de La Storia Infinita. Come specialisti di suspense seguo molto Edgar Allan Poe e Arthur Conan Doyle. Come stile moderno mi piace la Rowling, ha una scrittura pulita e semplice, senza fronzoli.

 “ Stryx Il marchio della strega” è il tuo primo romanzo, edito Edizioni della Sera. Da quale idea è nato?
  E’ nato dal mio affetto per la figura della strega, quella arcaica, con il cappello a punta e il gatto nero, che vola sulla scopa la notte di Halloween.

 La cover è molto bella, hai trovato difficoltà nel realizzarla?
  La copertina è stata realizzata dalla grafica della casa editrice Edizioni della Sera. Abbiamo cercato parecchio, ma alla fine credo che la ragazza in copertina rappresenti molto Sarah, quando in una scena del romanzo si reca a Salem indossando un cappello col cappuccio. I capelli della ragazza erano biondi, io ho insistito affinché li cambiassero in rossi.

  I personaggi di Stryx sono descritti attraverso la lente di un caleidoscopio: tante sfaccettature che riflettono problemi attualissimi. Quanto ti senti legata a questi personaggi e, se c’è, qual è il tuo preferito?
  Ogni personaggio ha in sé qualcosa del mio carattere: Sarah è quella che mi rispecchia di più, ma trovo molto interessanti anche Susan e Marco, hanno due personalità forti e travolgenti.

  Nel romanzo sei ricorsa all’altalena temporale del flashback per narrare una storia che nasce a Salem nel 1685 e si conclude dopo più di 300 anni, sempre a Salem. Il luogo riveste un’importanza ben precisa?
  Salem è la città della caccia alle streghe, ho cercato di chiudere un cerchio facendo iniziare e finire la storia con la battaglia tra cacciatori e streghe.

 I genitori di Sarah e Susan avevano già, in qualche modo, determinato l’avvenire di queste fanciulle. Può qualcuno influenzare il nostro destino?
  Anche se il loro destino era già deciso, sia Sarah che Susan hanno scelto diverse strade: il bene e il male. Credo che ognuno di noi sia l’artefice del proprio fato.

 Con assoluta meraviglia ho letto “dell’azione buona” di Lucifero che veste i panni di un genitore alquanto preoccupato per le sue figlie. Dobbiamo aspettarci un uomo in nero pentito?
  Lucifero non è affatto pentito! Per tutta la storia rimane neutrale e non si intromette più del dovuto tra le battaglie. L’azione buona che compie alla fine è dovuta al semplice fatto che è un “padre” molto legato alle sue “figlie”. ;)

  Le streghe della Congrega sono figure interessanti ma appena accennate. Chi sono e che ruolo rivestono queste streghe?
  Molti lettori mi hanno rimproverato di non aver approfondito le storie di Cassandra, Chloe e le altre streghe. Stryx doveva parlare della vicenda delle sorelle Sawyer e ho preferito concentrarmi su loro due. Ogni streghetta della Congrega merita una storia a parte, magari se scriverò il seguito svilupperò meglio i personaggi.

  Nelle leggende il marchio della strega è un piccolo neo nell’iride dell’occhio. Il simbolo S da cosa nasce?
  Il simbolo S significa appunto Stryx. E’ una parola latina che indica un uccello notturno, da cui è nata in seguito la parola strega, nel significato che le attribuiamo ora. Per il marchio mi son ispirata a La Lettera Scarlatta, di Nathaniel Hawthrone: volevo un simbolo che indicasse corruzione e vergogna. Anche io sapevo del piccolo neo nell’iride dell’occhio, con molta sorpresa ho notato di averlo anche io, sai? … Nell’iride destra. :D

 Cosa vuoi comunicare ai lettori con questo romanzo in cui usi un linguaggio forte, con una buona dose   d’impulsività, ingenuità e rabbia?
  Stryx ha molti significati: l’emancipazione della donna, la lotta tra i sessi, i pregiudizi sociali… Ogni lettore trova una diversa chiave di lettura.

  Come ti  ha aiutata l’utilizzo dei social network per la promozione del libro? Se dovessi dare un consiglio  a un autore esordiente, come proporresti di pubblicare il proprio romanzo?
  I social network possono aiutare tantissimo ma bisogna pubblicare solo il meglio delle proprie opere, e non gettare alla rinfusa un guazzabuglio di racconti e romanzi stesi tanto per farsi leggere… Agli esordienti consiglio di pubblicare sempre e solo free, scegliendo le case editrici non a pagamento: gli autori vengono più seguiti e le opere più curate. Con l’editoria digitale  e quella a pagamento si è venuto a creare un vero pantano, opere non corrette, inutili e scialbe. Consiglio di pubblicare pochi romanzi ma buoni: non è la quantità che conta ma la qualità.

  Progetti per il futuro di cui vuoi darci un’anticipazione?
  Sto cercando di scrivere uno steampunk vittoriano, un thriller “quasi” paranormal. Non anticipo niente per scaramanzia. Inoltre ho ripreso alcuni urban fantasy che avevo lasciato in sospeso, seguendo il linguaggio moderno di Stryx.

 Come ti vedi fra 10 anni? 
  Ancora davanti al pc a scrivere ;) ovviamente!


Grazie per la tua disponibilità e ad maiora, Connie!
Grazie a te, saluto tutti i followers e ricordo che il mio blog www.conniefurnari.blogspot.it è aperto a tutti, troverete recensioni di esordienti, case editrici, consigli letterari e molte altre cose!

4 commenti:

  1. Complimenti. Bellissima recensione e bella intervista!
    Questo è un altro libro che inseriremo nella nostra WL!

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  2. Per fortuna Connie Furnari è una scrittrice italiana brava e gentilissima. La sua disponibilità mi ha permesso di realizzare la prima intervista del blog. Sono contenta di ricevere un vostro giudizio positivo sulla mia recensione. Cercherò, comunque, di migliorare seguendo il vostro esempio. In bocca al lupo per i cambiamenti che avete intenzione di effettuare all'interno del blog. Continuerò a seguirvi con vero interesse.:)

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  3. Migliorare?! Ma guarda che sei bravissima, non scherzo. E sei molto brava anche a scrivere i riassunti, cosa per la quale io sono molto negata.
    Per quanto riguarda l'intervista, hai fatto domande generali e domande più specifiche sul romanzo, perfetto direi! I complimenti vanno anche all'autrice del libro, Connie Furnari, perché ha dato delle belle risposte, mirate e non si è mai dilungata troppo.

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  4. Bellissima recensione e bellissima intervista...

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