martedì 30 gennaio 2024

RECENSIONE | "Nella stanza dell'imperatore" di Sonia Aggio

Dopo il brillante esordio con Magnificat (recensione), Sonia Aggio torna dal 30 gennaio in libreria con il romanzo “Nella stanza dell’imperatore”, edito da Fazi nella collana Le strade. Si tratta di un romanzo storico sulla vita dell’Imperatore bizantino Giovanni Zimisce, condottiero dal grande coraggio.

STILE: 7 | STORIA: 8 | COVER: 7
Nella stanza dell'imperatore
Sonia Aggio

Editore: Fazi
Pagine: 300
Prezzo: € 18,00
Sinossi

Giovanni Zimisce, cresciuto con gli zii materni, i Foca, è diventato con il tempo un valoroso condottiero e combatte con coraggio per l’Impero bizantino accanto a Niceforo, il generale più brillante della sua epoca, e a Leone Foca. La guerra è tutto ciò che gli rimane: sua moglie è morta di parto e i parenti del padre, i Curcuas, lo considerano un traditore. Quando ormai sembra che Giovanni non abbia più altro scopo se non combattere al fianco dei Foca, tre streghe gli profetizzano che diventerà imperatore. Ma come è possibile, visto che sul trono ora siede Niceforo, il suo mentore, l’uomo che l’ha cresciuto e per cui darebbe la vita? Quando proprio Niceforo gli volterà le spalle e l’affascinante Teofano busserà alla sua porta, Zimisce dovrà decidere che cosa fare in futuro: restare fedele all’imperatore, assecondando i principi con cui è cresciuto, o prenderne il posto, accettando definitivamente il suo destino?



Zimisce è ancora al suo posto, come una sentinella, ma al suo fianco è apparsa una donna vestita di nero. Zimisce la guarda venire avanti. Si ferma davanti a lui – capelli grigio ferro, piedi scalzi, occhi celesti incassati in un reticolo di rughe – e dice: “Salve, Zimisce, tu che sarai strategos degli Anatolici. Salve, tu che sarai domestikos d’Oriente. Salve, tu che un giorno sarai basileus ton Romaion. Alzati, Zimisce. Il tuo destino ti attende altrove. Alzati.

Giovanni Zimisce, cresciuto con gli zii materni, i Foca, è diventato un valoroso condottiero e combatte per l’Impero bizantino accanto a Niceforo, il generale più brillante della sua epoca, e a Leone Foca. La guerra è tutto ciò che gli rimane, infatti sua moglie è morta di parto e i parenti del padre, i Curcuas, lo considerano un traditore. Quando ormai sembra che Giovanni non abbia più altro scopo se non combattere al fianco dei Foca, tre streghe gli profetizzano che diventerà imperatore. Ma come è possibile, visto che sul trono ora siede Niceforo, l’uomo che l’ha cresciuto e per cui darebbe la vita? Quando proprio Niceforo gli volterà le spalle e l’affascinante Teofano busserà alla sua porta, Zimisce dovrà decidere che cosa fare in futuro: restare fedele all’imperatore o prenderne il posto, accettando così il suo destino?

La storia bizantina è sicuramente complessa e affascinante, ma con molti lati oscuri. L’autrice ha cercato un compromesso tra verità storica e materia letteraria. Nasce così un romanzo avvincente che ripercorre le vicende di un uomo che, partendo da semplice soldato, riuscì a conquistare inaspettatamente la corona.

Luce e buio si alternano sul suo volto mentre lei si allontana, più gatto che donna, sguardo bramoso e distante. La prima volta non eri pronto ad ascoltare, ma oggi lo sei. Sei pronto, Zimisce. Il tuo destino ti attende.

“Nella stanza dell’Imperatore” è un invito guardare nella Storia che non conosciamo, è un portale d’accesso per un viaggio avventuroso ricco di intrighi, amori e terribili inganni, speranza e vendetta. Con uno stile ricercato, la scrittrice traccia il ritratto di una generazione che deve spogliarsi del passato per affrontare una vita nuova con paure e angosce. La sua prosa così vivida ci permette di entrare nelle stanze del palazzo imperiale dove si decide la vita o la morte di chiunque ostacoli l’ascesa al potere.

L’ambientazione ha il volto segreto delle città d’Oriente che si mostrano ai lettori scoprendo la loro bellezza e la loro ferocia. I personaggi, quasi tutti uomini, sono tratteggiati con luci e ombre. Zimisce avrà le mani sporche di sangue. La basilissa Teofano, moglie di Niceforo e amante di Zimisce, si mostrerà nelle sue vesti di creatura malvagia e lussuriosa. Su tutti aleggeranno sogni di guerra e di potenza suggellati con patti redatti da abili tessitori di trame. La parabola di Zimisce, in piena età medievale, mette in evidenza quanto l’ambizione renda fragili i sentimenti, come la passione porti al delitto, a complotti tramati nell’ombra. Il vaso di pandora della Storia non è avaro di misfatti che spesso assumono i toni del “giallo”. É sicuramente intrigante leggere  la storia di questo imperatore bizantino e ancora più affascinante è scoprire ciò che gli uomini sono capaci di fare per realizzare le proprie aspirazioni.

“Nella stanza dell’imperatore” la grande Storia si intreccia con le storie quotidiane, gli usi e i costumi, la mentalità, la vita in generale. Il romanzo mescola la realtà alla finzione, con combattimenti e battaglie, ma anche con scene in cui viene messo in risalto il sentimento dei protagonisti. Anche dietro a un grande imperatore si celano paure e debolezze. Giovanni Zimisce era prima di tutto un uomo autore e vittima di intrighi di potere e conquista.

“Nella stanza dell’imperatore” è un romanzo che traccia un affascinante percorso di avventure cesellate da sentimenti, ma è anche un intreccio di desideri, conquiste, congiure e senso del destino.

2 commenti:

  1. Ciao Aquila Reale, purtroppo questo non è il mio genere. Quindi, passo, ma la tua recensione è sempre accurata e piena di dettagli.
    Un saluto 😘

    RispondiElimina