È da oggi in tutte le librerie “Sorelle” di Daisy Johnson (Fazi), la più giovane scrittrice mai entrata nella rosa dei finalisti del Man Booker Prize con il suo romanzo d’esordio “Nel profondo”, astro nascente della narrativa inglese. Ricco di tensione e profondamente commovente, “Sorelle” è una storia da incubo, un romanzo potente sul dolore e sulla colpa che indaga le zone più oscure dei legami di sangue.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7 |
Mia sorella è un buco nero.
Mia sorella è un tornado.
Mia sorella è il capolinea mia sorella è la porta chiusa a chiave mia sorella è uno sparo nel buio.
Luglio e Settembre sono sorelle adolescenti, sono nate a dieci mesi di distanza e spesso è difficile stabilire dove finisca l’una e cominci l’altra. Vivono in simbiosi e il loro legame è stato forgiato con una promessa di sangue quando erano bambine. Non hanno amici, nessun interesse, vivono in una bolla di eterna infanzia che le contiene e le isola dal mondo intero. Un pomeriggio a scuola accade qualcosa di irreparabile, di indicibile. Così, alla disperata ricerca di un nuovo inizio, si trasferiscono con la madre Sheela dall’altra parte del Paese, nello Yorkshire, in una vecchia casa di famiglia semiabbandonata. La casa, “Settle House” (Casa Accoglienza), sembra avere una vita propria: le luci tremolano, le porte si chiudono, da dietro le pareti provengono strani rumori, si ode il bisbigliare di più voci e dormire sembra impossibile a causa di esplosioni improvvise simili a grida. Tutto potrebbe essere una sensazione, potrebbe. Le due sorelle, indifferenti a questo inquietante scenario, cercano di dare una parvenza di normalità al loro quotidiano. Tutto cambia quando Luglio si accorge che il legame con la sorella non è poi così solido. Ma cos’è successo quel pomeriggio a scuola che ha cambiato per sempre le loro vite?
Conosciamo le protagoniste.
Settembre è la sorella maggiore, prepotente e spericolata, nasconde il suo sadismo dietro a una forte personalità. In lei c’è il riflesso della violenza del padre, una volontà di controllo nascosta dietro le carezze. È da sempre in guerra con la madre rifiutando le pietanze che lei le preparava o odiando i giocattoli che le comprava.
Luglio è mite, timorosa, facile da manipolare mostra molte affinità con la sua mamma. Vive all’ombra della sorella.
E allora penso che Settembre è la persona che avrei sempre voluto essere. Io sono una forma ritagliata dall’universo, trapunta di stelle che continuano a morire – e lei è la creatura che riempie il vuoto che io lascio nel mondo.
I loro genitori, Peter e Sheela, sono figure che nei loro comportamenti sono l’emblema di una relazione di coppia con tanti problemi.
Peter è morto quando le bambine erano molto piccole, le aveva abbandonate lasciando a Sheela tutta la responsabilità della loro crescita. Lui era violento, instabile, “sembrava una nave in fiamme nel cuore della notte, con le vele divorate dal fuoco, che si trascinava dietro tutte le altre barche.” Peter “era come un buco nero e niente riusciva a resistere a lungo, se veniva attratto dalla sua forza di gravità.”
Sheela è una donna che ha amato e odiato Peter allo stesso tempo. È una donna taciturna “Ha sempre saputo che le case sono corpi e il suo corpo è una casa più di tanti altri. Ha ospitato queste belle figlie, è vero o no, e ha ospitato la depressione per tutta la vita come un figlio più piccolo, più pesante, ha ospitato l’entusiasmo e l’amore e la disperazione e ora, nella Casa Accoglienza, ospita una preoccupante inquietudine di cui fatica a liberarsi, uno sfinimento che soffoca le sue giornate.” Scrive e illustra libri per bambini, le protagoniste sono le sue figlie. Fatica a rintagliarsi uno spazio per lei, le figlie sono inseparabili e lei cerca di dividerle. Pensa di mandarle in scuole diverse, di imporre regole più rigide, ma non trova mai la forza necessaria per mettere in atto questi cambiamenti. Sheela riusciva a gestire le figlie solo nelle illustrazioni dei suoi libri.
Mia sorella mi sta aspettando.
Mia sorella è un albero che cade.
Mia sorella è una finestra murata.
Mia sorella è un osso del desiderio mia sorella è il treno notturno mia sorella è l’ultimo pacchetto di patatine mia sorella è una lunga dormita.
Questa è la storia di due esistenze solitarie unite tra loro da un legame speciale. È una lettura sconvolgente che trasporta il lettore in un labirinto vertiginoso fatto di specchi in cui si riflettono immagini perturbanti. L’autrice incide la carne viva del microcosmo famiglia e fa emergere un groviglio di pensieri che ha radici profonde nel passato che cela una terribile verità.
“Sorelle” è una lettura caratterizzata da una tensione perenne e strisciante anche nei momenti di apparente quiete. È come andare sulle montagne russe scoprendo, pian piano, frammenti spaventosi di una tragedia annunciata. La verità viene centellinata con il contagocce, il non detto diventa quasi più allarmante di ciò che viene rivelato.
“Sorelle” è un racconto da cui è stata bandita la luce della speranza. È un romanzo che vi costringerà a prendere un lungo respiro per immergervi in un incubo a occhi aperti. È un racconto che si nasconde in scatole cinesi, un gioco inquietante nel mandare avanti e indietro la narrazione. Dal passato sorgerà la soluzione del mistero. Cos’è successo quel pomeriggio a scuola? La soluzione del mistero è agghiacciante e se vorrete risolvere il rebus allora siate pronti ad attraversare l’inferno.
Dovrebbe arrivarmi a giorni, speriamo bene! :)
RispondiEliminaWow che recensione accattivante😍 le storie inquietanti con al centro il legame tra sorelle mi piace moltissimo!!!
RispondiElimina*mi piacciono
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