venerdì 31 gennaio 2020

BLOGTOUR | “Violette di marzo" di Philip Kerr | I 5 motivi per leggere il romanzo

Se siete alla ricerca di un nuovo libro da leggere, vi consiglio “Violette di marzo. La trilogia berlinese di Bernie Gunther”, di Philip Kerr. Pubblicato da Fazi nella collana Darkside, il romanzo è un filo d’Arianna tra le pagine della Storia e della malvagità umana. Per promuovere questa nuova pubblicazione, in libreria dal 30 gennaio, la Fazi ha organizzato un blogtour. Quindi, con gran piacere, vi illustrerò ben cinque motivi per cui dovete assolutamente leggere questo romanzo.





Violette di marzo
(Trilogia berlinese di Bernie Gunther #1)
Philip Kerr (traduzione di P. Bernardini)

Editore: Fazi
Pagine: 317
Prezzo: € 15,00
Sinossi
Con Violette di marzo torna finalmente in libreria un grande classico del poliziesco: la trilogia berlinese di Bernie Gunther.

Nella Berlino del 1936, alla vigilia delle Olimpiadi, marito e moglie vengono assassinati nel loro letto e il loro appartamento viene incendiato. Il padre della donna, Hermann Six, un industriale milionario, vuole fare giustizia – o meglio, rivuole la preziosissima collana di diamanti della figlia Grete, che è stata rubata. Si rivolge perciò al detective privato Bernie Gunther, veterano di guerra ed ex poliziotto. Grete non ha fatto testamento e dunque tutti i suoi averi spetterebbero al marito, Paul Pfarr, il quale ha nominato suo unico erede legittimo il Reich stesso. Come scopre in seguito Gunther, Pfarr era una “violetta di marzo”: un affiliato dell’ultima ora al Partito Nazionalsocialista. L’investigatore si troverà invischiato in una vicenda pericolosissima che tocca le alte sfere del potere nazista, tormentato da un conflitto interno. Bugie, eccessi, corruzione e brutalità sono all’ordine del giorno, mentre a muovere le fila di tutto ci sono Himmler e Göring.



I 5 motivi per leggere il romanzo

1. Perché Berlino è il cuore del romanzo. Siamo nel 1934 e il Nazismo, al potere da poco più di un anno, svela sempre più il suo regime dittatoriale. La città si prepara a ospitare le Olimpiadi del 1936. I Nazisti utilizzarono questo evento sportivo come strumento di propaganda. Promossero l’immagine di una Germania nuova, unita e forte, mascherando le politiche antisemita e razziste del regime così come il suo crescente militarismo. Il regime dittatoriale più crudele della Storia dell’umanità si mostrò al mondo come un luogo di pace, amore e prosperità.

2. Perché vi sarete domandati a cosa o a chi si riferisce il titolo. Violette di marzo è un nome dispregiativo dato a quegli uomini che erano corsi a prendere la tessera del Partito nazista appena Hitler aveva preso i pieni poteri.  Dopo le elezioni, centinaia di migliaia di nuovi membri avevano aderito al partito per convenienza e interesse. La maggior parte di loro erano funzionari e colletti bianchi. Il romanzo vi farà conoscere alcune “violette di marzo” e riconoscerete anche figure storiche del regime che si mescoleranno a personaggi immaginari in una cornice sempre rigorosa e verosimile.

3. Perché dovete assolutamente conoscere  il protagonista, Bernie Gunther. Ex poliziotto, ha lasciato la polizia per diventare detective privato dopo aver visto i tentacoli dei nazisti stritolare la giustizia. È un personaggio sarcastico e donnaiolo, costretto ad affrontare il Male in una Berlino cupa e dilaniata dallo strapotere dei gerarchi. Gunther, veterano della Grande Guerra, è ostile al regime ma non mostra apertamente il suo dissenso. Tramite il sarcasmo, il detective rende ridicoli alcuni comportamenti delle SS e della Gestapo. Gunther è alle prese con un caso di omicidio che coinvolge la figlia di un potente industriale e ben presto Bernie si troverà coinvolto in una vicenda pericolosa che tocca le alte sfere del potere nazista.

4. Perché “Violette di marzo” è una lettura densa di emozioni forti che ci permette di tornare con la memoria a epoche sconvolgenti ed è impossibile non pensare a come la Storia tenda a ripetersi e che nessuno è mai al sicuro. “Far finta di non vedere” ha permesso la presa  del potere del nazional-socialismo che ha scritto una pagina dolorosa e tremenda della nostra Storia. La cieca ferocia che cresce e dilaga nella Germania nazista fa da sfondo alle indagini del detective Gunther costretto a fare i conti con il potere nazista.

5. Perché non potete perdervi la trilogia berlinese di Philip Kerr ambientata a Berlino negli anni del Terza Reich. Dopo “Violette di marzo”, sarà la volta de “Il criminale pallido” per finire con “Requiem Tedesco”. Di sicuro interesse è il momento storico in cui i romanzi sono collocati ma coinvolgente è anche l’attività del protagonista e le sue indagini sempre complesse e ad alto tasso di pericolosità. Nei personaggi troverete un fascino perverso che non può che intrigare dipingendo un mondo di menzogne, tradimenti e delitti. Con questo primo libro inizia la discesa all’inferno per l’umanità e il lato oscuro degli uomini brilla celato dall’indifferenza di molti. La penna di Kerr è magistrale nel descrivere quel periodo.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Leggerò sicuramente l'intera trilogia. Trovo ambientazione e temi trattati molto interessanti, testimoni di quando l'uomo perse la sua umanità!

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