martedì 6 dicembre 2016

INCONTRO + COMMENTO | "Se un personaggio bussa alla mia porta" di Dacia Maraini

Cari lettori, oggi vorrei condividere con voi un evento che mi ha dato la possibilità di conoscere meglio una delle scrittrici italiane più lette al mondo. La sua ultima pubblicazione la si può interpretare come una lezione di scrittura che è anche una lezione di lettura e di osservazione della realtà. La scrittrice ha vinto il Premio Campiello nel 1990 con “La lunga vita di Marianna Ucrìa” e nel 1999 il Premio Strega con “Buio”.  Dal 2014 è tra i candidati italiani al Premio Nobel per la Letteratura. Il suo ultimo romanzo è “La bambina e il sognatore” (recensione).  In questi giorni è in libreria con “Se un personaggio bussa alla mia porta”. Avrete sicuramente capito di chi si tratta. Ai pochi distratti ricordo il suo nome: Dacia Maraini.


Se un personaggio bussa alla mia porta
Dacia Maraini

Editore: Rai Eri 
Pagine: 79 
Prezzo: € 12,00

Sinossi: Quando un personaggio, "dopo aver bevuto il caffè, mi chiede la cena e poi un letto per dormire, vuol dire che si è accampato nella mia immaginazione, nella mia testa": così Dacia Maraini illustra, in questa breve, profonda lezione di scrittura, un momento cruciale della creazione narrativa. Racconta come sono nati alcuni dei suoi protagonisti, quali sono le funzioni che assolvono nella trama, con quali metodi delinea la loro personalità, come gioca con i dettagli del loro aspetto, con il loro linguaggio... E anche cosa non bisogna mai fare. Ne nasce un percorso attraverso i suoi romanzi, popolati da figure tra le più vivide e amate della letteratura italiana, arricchito dall'appassionata testimonianza di una lettrice vorace e curiosa, attenta al presente ma legata al fascino dei classici, capace di coinvolgerci fino all'ultima pagina in una lezione di scrittura che è anche e prima di tutto una lezione di lettura, e di osservazione attenta della realtà.


  

Come nascono i personaggi? Di solito vengono a bussare alla mia porta. Io apro, il personaggio si siede, prende un caffè, mi racconta la sua storia e poi se ne va. Quando, dopo aver bevuto il caffè, mi chiede la cena e poi un letto per dormire, vuol dire che si è accampato nella mia immaginazione, nella mia testa, in quel momento capisco che devo cominciare a scrivere un romanzo. Il personaggio diventa ossessivo, centrale, mi parla, mi interroga, mi racconta le sue vicende. Piano piano acquisto familiarità, facciamo amicizia, gli costruisco un mondo intorno. E lo racconto.
Così Dacia Maraini ci racconta come sono nati alcuni dei suoi personaggi, il modo in cui assolvono i loro ruoli all’interno della trama, la loro personalità e il modo di agire. Attraverso un percorso affascinante, la scrittrice ripercorre i suoi romanzi mediante le vivide figure dei personaggi. Prima di essere una scrittrice, la signora Maraini si definisce una lettrice vorace e curiosa, amante dei classici e del loro immortale fascino.

  
“Se un personaggio bussa alla mia porta” è una breve ma profonda lezione di scrittura che riserva molti spunti su cui riflettere e mostra il nascere di un romanzo con storie che appartengono a tutti e nello stesso tempo  appartengono a chi le racconta.

Ripercorrendo l’incontro con Dacia Maraini mi ha colpito la sua pacatezza e nel contempo la sua forza nel trattare temi  cari a tutti. La scrittrice usa la parola per spingere lo sguardo oltre, per parlare della fragilità umana, dell’amore che toglie la vita e dona la morte, del trascorrere del tempo. La narrativa diventa il luogo verbale in cui sono compresi i grandi misteri che ci circondano e che finiscono con il proiettarsi nella società, nella metamorfosi umana. La vita è un continuo divenire, l’uomo deve evolversi e accettare questi cambiamenti. Non è facile ma necessario. All’interno di questa evoluzione la scrittrice ha sottolineato i temi a lei più cari. Il femminismo, la libertà individuale, il femminicidio, le famiglie allargate, le migrazioni e l’integrazione di persone che professano religioni diverse. Questi argomenti sono stati trattati dall’autrice con molti riferimenti alle sue opere. Come non ricordare “Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza” e “La bambina e il sognatore”.

Con parole cariche di emozioni, la Maraini ha saputo trasmettere la sua passione per la vita e per la giustizia, il suo impegno in favore dei più fragili e indifesi. Per me è stato un vero piacere ascoltare la scrittrice, la signora Maraini ha ammaliato la platea con le sue intense parole e il suo sguardo sempre sorridente.

4 commenti:

  1. Che bello leggere questo post! Apprezzo Dacia Maraini sia come scrittrice che come donna e come sempre scrivi bellissimi articoli!

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    1. Io sarei rimasta per ore ad ascoltare la signora Maraini parlare delle sue esperienze di vita e del suo impegno nel sociale :)

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  2. oh ma che bello!!!! incontrare gli autore è davvero fantastico. brava bellissimo post

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    1. Poter parlare con gli autori che ammiri da sempre è un momento indimenticabile :)

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