mercoledì 28 maggio 2014

RECENSIONE "La mossa del cartomante" di Franco Matteucci


Ciao ragazzi, cosa ne pensate del fascino della divinazione? Sicuramente ricorderete come si chiude la storia dell’Orlando pazzo per amore nel libro di Calvino “Il Castello dei destini incrociati”. Orlando, paladino impazzito, viene legato a testa in giù e, recuperato il senno, afferma:
"Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. 
Il mondo si legge anche all’incontrario. Tutto è chiaro".
A quale carta si riferiva Calvino? Chi conosce i Tarocchi non ha dubbi: parla della carta l’Appeso. Questa è la dodicesima carta degli arcani maggiori, nota, anche, con il nome di Il Traditore. No, state tranquilli, non mi sono votata alla divinazione tramite l’utilizzo di strumenti simbolici. Vorrei solo ricordarvi che legami difficili, lotte interiori, promesse non mantenute, amori non corrisposti, ma anche desiderio di apprendere, cambiamenti importanti, sono elementi importanti della nostra vita. Ancor oggi quasi nessuno è immune dal fascino dei cartomanti. Se tutto ciò vi affascina allora vi consiglio un bel libro che ha ricevuto molti consensi:
“La Mossa Del Cartomante- Le indagini dell’ispettore Santoni”
di Franco Matteucci, edito Newton Compton.


Autore: Franco Matteucci


Editore: Newton Compton

Pagine: 284 p.
Prezzo: € 9,90

Trama: La quiete della valle di un piccolo paesino di montagna è turbata da una terribile disgrazia. Marietta Lack, la sarta di Valdiluce, è morta nell'incendio della sua abitazione. Una sciagura inaspettata: inizialmente tutti sembrano convinti che le fiamme siano divampate per un tragico incidente. Tutti, tranne l'ispettore Santoni. Lupo Bianco, è questo il nome con cui tutti lo conoscono in paese: il suo istinto infatti lo porta a non credere mai alle coincidenze. Mentre fervono i preparativi per l'inizio della Coppa del mondo di sci, altri delitti si susseguono, uniti da strani indizi esoterici, e Santoni, che conosce bene quei luoghi, dovrà mettere insieme i pezzi di un puzzle macchiato di sangue.





STILE: 8
STORIA: 8
COPERTINA: 8






“Certi omicidi sembrano scritti nel destino.
Alcune volte però il destino gioca la carta sbagliata”.

Cosa si nasconde sotto la neve di un tranquillo paesino di montagna? Tutta la storia si svolge a Valdiluce dove accade una terribile disgrazia: Marietta Lack , la sarta del paese, muore nell’incendio della sua abitazione. Tragico incidente? Omicidio doloso premeditato? Saranno le indagini dell’ispettore Santoni, Lupo Bianco, a squarciare il velo che nasconde vizi e segreti della piccola comunità di provincia.  Tanti indizi, molti sospetti, poche certezze. Lupo Bianco, lunghi capelli biondi- occhi azzurri -corpo perfetto, è un bio-detective, a cui nessun dettaglio sfugge. E’ sempre vissuto tra i boschi, ama la natura ne è parte attiva, ha un olfatto molto sviluppato. E’ fiero della sua indipendenza e divide la sua abitazione con una colonia di formiche, esperte sentinelle meteo, e il topo Mignolino, gran divoratore di formaggio. 
Quando la sarta , Marietta  Lack, viene trovata morta nel rogo della sua casa, l’ ispettore inizia le indagini senza l’ausilio di tecniche investigative avanzate. Osservando e parlando con gli abitanti del luogo, Lupo Bianco ottiene informazioni e si convince dell’esistenza di un omicida. Infatti altri delitti si susseguono a Valdiluce: tutti uniti da misteriosi indizi esoterici. In queste difficili indagini l’ispettore è coadiuvato da un aiutante simpatico e cioccolato dipendente: Kristal Beretta. Santoni non crede alle coincidenze, preferisce dar ascolto al suo istinto. E non si sbaglia infatti, pochi giorni dopo l’omicidio di Marietta, viene trovato, nei pressi di un convento, appeso alla funivia, il cadavere di Liv Zarkos, ballerina sexy che vive e lavora nella zona. Entrambe le vittime conoscevano e frequentavano un personaggio avvolto dal mistero noto come il cartomante che per 80 euro leggeva i tarocchi, toglieva la iattura e, con un regalino extra, donava “piacevoli passatempi” a donne bisognose di attenzioni e coccole amorose.

A Valdiluce la neve è protagonista assoluta per molti mesi all’anno e quando ricopre ogni cosa, quando tutto diventa bianco e silenzioso, ecco che si diffonde il mal di neve. Non tutti riescono a sopportare questo male e ognuno reagisce in modo differente: alcuni fuggono in città, altri bevono Ginpin (liquore fatto con il ginepro) in gran quantità. Per contrastare la noia invernale si organizzano feste  cosplayer e il mistero si infittisce con la figura del cartomante: uomo misterioso, affascinante e affabulatore. Uomo che non si separa mai dalla sua ventiquattrore dal contenuto esoterico. Attorno a questo mistero ruotano tanti personaggi molto particolari. Dogana, il benzinaio che tutto sa; la signora Telecamera che tutto vede, Eraldo il Poeta, Assunta Moresco la Dama. In questa storia c’è un altro personaggio indecifrabile: un nano thailandese sordomuto, Dan Chupong, fido servitore di Alina Bellini proprietaria della “Locanda della padella nera”. 
Avete notato i nomi? Tendono a concentrare in se le caratteristiche del personaggio a cui appartengono. Ma non ho finito perché in questa storia c’è anche il Falco Trogolo la cui comparsa è foriera di disgrazie imminenti per il paese. In questo panorama complesso le indagini di Lupo Bianco saranno difficili  ma nel finale ogni cosa tornerà al suo posto per mostrare un puzzle macchiato di sangue. 

Questo giallo all’italiana, acquistato in libreria  dietro consiglio di una mia cara amica, si è rivelato una buona lettura, fluida e piacevole. La vicenda è complessa ma ben strutturata; ben descritta è la sfera emotiva e intimistica dei personaggi; notevole è la loro descrizione; i continui colpi di scena tengono il lettore col fiato sospeso e il finale riserva molte sorprese. Non conoscevo lo scrittore Franco Matteucci, autore e regista televisivo, quindi leggere questo suo libro è stata una  scoperta interessante. Ora sono curiosa di leggere altre sue opere come “Il visionario”, “Lo show della farfalla” e “Il suicidio perfetto”. E voi, carissimi, conoscete questo autore e le sue opere?


6 commenti:

  1. Risposte
    1. Io adoro il genere giallo e ancor di più i thriller. Mi piace la suspance, la ricerca degli indizi, la ricostruzione,con mente analitica, del crimine. Il buio che è in noi ha un suo fascino, perverso forse, ma sempre di fascino si tratta:)

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  2. La tua recensione mi colpisce, presagisce l'alone di mistero in cui il lettore si ritroverà leggendo il libro. Complimenti.
    Io sono affascinato dai gialli, mi sto riavvicinando al genere perché ci sto lavorando su e vorrei anch'io riuscire a scrivere un buon giallo.
    Certo sarà difficile eguagliare maestri come Conan Doyle, Agatha Christie, Fruttero&Lucentini, Camilleri... augurami in bocca al lupo. ;-)

    Ciao,
    Renato

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    1. Ma che bella notizia! Scrivere un giallo richiede sicuramente impegno, cura dei particolari,alone di mistero. E' per me un piacere augurarti un "in bocca al lupo". Spero di ricevere presto più notizie sul tuo nuovo romanzo:)

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    2. Grazie.
      Avrai notizie sicuramente.

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  3. Non conoscevo il libro, ma ora faccio un pensierino!!!

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