martedì 20 maggio 2014

RECENSIONE "The black mask" di Virginia Rainbow


Una scrittrice sentimentale mossa da una profonda fede, una storia che affronta temi importanti, una lettura riflessiva ma fluida: sono questi gli elementi base del romanzo: 
“The black mask” di Virginia Rainbow.


Autrice: Virginia Rainbow
Editore: Youcanprint
Pagine: 472 p.
Prezzo: Cartaceo € 18,00 - Ebook 3,49

Trama:
Il tenebroso Manuel, capo di una banda di criminali, decide di rapire la giovane Nicol, per ragioni misteriose. Ma durante la prigionia della ragazza, tra lei e Manuel si instaura un rapporto profondo, che stravolgerà i suoi piani e cambierà radicalmente il destino di entrambi.
Opera dalla scrittura delicata e genuina, a sprazzi dolcemente ingenua. Un tratto di penna forte e al contempo soave, per una trama coinvolgente, che, grazie alla chiarezza psicologica e alla profondità con la quale sono descritti i personaggi, consente al lettore una piena identificazione con essi e un alto grado di partecipazione emotiva.
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, dal ritmo serrato e imprevedibile, che coadiuva un messaggio estremamente chiaro e positivo. L'atmosfera degli avvincenti feuilleton in stile “La freccia nera”, con un linguaggio fresco, giovane, dotato di un’acuta sensibilità.
Il lettore è trascinato nelle vicende incalzanti che porteranno i due protagonisti ad affrontare un tormentato percorso di salvezza, a cominciare da se stessi.




STILE: 7
STORIA: 8
COPERTINA: 7






“Quando aprì gli occhi fu sommersa dal buio, un buio fosco, gelido e immobile come quello di una tomba. Non appena riuscì pian piano a mettere a fuoco qualcosa, intravide intorno a sé strane sagome all’ovattata luce della luna, che si insinuava con fatica da qualche parte sopra di lei. Servendosi di quella luminescenza soffusa e magica, lei cercava disperatamente di capire in che posto fosse finita. Ma dov’era?”

Inizia così un bel romanzo commovente, delicato, intenso. Una favola vera e propria, con un castello, una principessa e un uomo che cela il suo viso dietro una maschera. C’era una volta il misterioso Manuel, capo di una banda criminale “Il Drago”, che decide di rapire la giovane e ricchissima Nicol. Durante la prigionia della ragazza, in un castello sull’isola di Clare, tra lei e Manuel nasce un rapporto profondo, che cambierà la vita di entrambi. E’ la vita che si fa strada attraverso il dolore. L’amore e il perdono possono trasformare i sentimenti negativi in speranza.
Ho letto questo romanzo con molta attenzione perché tanti sono i punti di riflessione, esplicitamente citati o ancor più brillantemente e tacitamente sussurrati. L’amore di Manuel e Nicol è un sentimento che nasce in un momento particolarmente delicato e travagliato. Manuel non è il principe azzurro tutto dolcezza e frasi ad effetto, è un uomo stravolto dall’odio, vuole vendicarsi dei torti subiti e lo fa, anzi lo vorrebbe fare, nell’unico modo che conosce: vuol rispondere alla violenza con altre violenze. 

Partendo dal concetto che la violenza non è mai giustificabile, comprendo il motivo per cui la scrittrice ci mostra inizialmente un Manuel pronto a “violare” Nicol per vendetta. Credo che l’autrice abbia voluto mostrare come l’odio accechi la mente ma la voce del cuore è più forte. Questa storia narra l’evolversi di un tenero sentimento che ha mille sfaccettature. Nasce come attrazione fisica, ma si basa soprattutto sulla fiducia. Nicol non sa nulla del suo carceriere, per lei è una maschera nera che nasconde un volto ma non può nascondere un cuore che palpita. 
A volte Manuel ha dei comportamenti violenti, repentini cambiamenti d’umore ma tutto questo rende il personaggio più reale. Davanti alla violenza non bisogna mai chinare il capo, ma, in questo caso alcuni comportamenti sono enfatizzati per mostrare che l’amore vero può cambiare le persone. L’amore puro, non un sentimento malato, dona a Nicol la forza per fidarsi di un uomo che non conosce e nelle cui mani è la sua vita. Questa ragazzina giovanissima ha un’anima fragile che richiede continue attenzioni ma trova forza e determinazione nella fede. E si, in questo romanzo la fede svolge un ruolo molto importante. Quando ci si sente soli, abbandonati viene spontaneo rivolgersi a Colui in cui crediamo. ChiamateLo con il nome che più vi piace ma il senso non cambia: tutti abbiamo bisogno di confidare in un Ente Supremo in cui attingere forza e consolazione. Per l’autrice Dio è la forza interiore che rende possibile la nascita di un amore puro, totale. Sicuramente i nostri protagonisti, con i loro difetti, che li rendono umani e reali, dovranno lottare per realizzare il loro sogno. Ogni rosa ha le sue spine, ogni amore deve fare i conti con la quotidianità dell’esistenza, con i piccoli e grandi problemi di ogni giorno. Gelosia, fragilità, insicurezza sono caratteristiche umane che trasformano il “sogno” in “realtà”. 
Quante volte abbiamo idealizzato l’amore, quante volte la nostra mente ha creato un sogno d’amore perfetto. Guardarsi negli occhi e vivere l’uno dell’altro è un’utopia, la vita è un’altra cosa.  Ed è questo il filo conduttore di questo romanzo: Manuel e Nicol, con i loro errori, dimostrano che è possibile accettarsi con le proprie debolezze. Dimostrano che l’amore va vissuto e alimentato giorno per giorno, con sacrificio e dedizione. La felicità è nelle piccole gioie quotidiane, è nello sguardo della persona amata, nella carezza  lieve di due cuori che si sono scelti per battere all’unisono a dimostrazione che l’amore vero esiste.

Tra le pagine di questo romanzo ho letto “la vita” descritta in modo fiabesco-reale dall’autrice. Virginia Rainbow con un linguaggio semplice ma ricco di emozioni ci ha presentato molti personaggi ben descritti e analizzati nella loro psicologia. 
La lettura fluida, il ritmo sempre teso a sottolineare l’evolversi di una storia con continui colpi di scena, rivelazioni mozzafiato, rendono questo libro consigliato a tutti coloro che credono nei sogni ma, ancor più, credono nella realtà. 
I miei complimenti all’autrice per questo romanzo che ci narra come vivere e sognare sono, in fondo, due facce della stessa medaglia.

6 commenti:

  1. Anche a me è piaciuto molto questo libro! Virginia scrive molto bene e mi sono piaciuti gli argomenti trattati!

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  2. Grazie!!! E' una recensione bellissima che veramente va al cuore di quello che volevo esprimere!! Come hai fatto a capire così bene?? Non me l'aspettavo davvero!! “La vita” descritta in modo fiabesco-reale... E' vero...!! Grazie infinite.. :o))

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  3. Molto spesso quando leggo un romanzo cerco di capire cosa si nasconde tra le pagine. Ogni storia è interpretata in modo soggettivo. Manuel e Nicol sono stati, per me, il punto di partenza per comprendere il significato simbolico del loro amore. Sarebbe stato troppo riduttivo pensare che i ragazzi non avrebbero incontrato difficoltà. La quotidianità è il vero banco di prova per i sentimenti. Ho letto il tuo lavoro con molto piacere, i temi trattati sono attuali e importanti. Ancora complimenti:)

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  4. una recensione che appare come meritatamente complimentosa

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    1. Ho apprezzato la lettura di questo libro, Virginia ha realizzato un buon romanzo. Con curiosità aspetterò i suoi futuri lavori.

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