giovedì 9 gennaio 2014

RECENSIONE "Ombre" di Valentino Appoloni


Cari amici oggi vorrei parlarvi di un romanzo che richiede un’attenzione continua da parte del lettore ma che conquista con il potere della parola. Si tratta di 

"Ombre" 
di Valentino Appoloni.

http://i.imgur.com/DAstcB7.png 
 
Autore: Valentino Appoloni
Genere: Racconti
Pagine: 256 p.
Prezzo: 15,50 (prezzo di copertina)
Sul sito ilmiolibro.it il libro è disponibile in versione
cartacea a 10,20 e in versione ebook a
€ 0,99

Trama: Può un trascrittore (una sorta di Toulouse Lautrec a passeggio in una cupa città moderna come potrebbe essere la Berlino divisa) diventare un simbolo di libertà? Cosa può fare un uomo che si accorge che un altro se stesso (forse) lo accompagna in ogni momento della sua giornata? L'individuo deve accodarsi alla massa nel plauso acritico al desposta? Bisogna passare tranquillamente su un ponte che si dice costruito dal demonio? Sono le cose stesse con cui l'uomo vive a rompere ogni regolarità (come nei racconti I Libri, Sveglia, I cani, Le statue). Rispetto alla raccolta Viaggi, l'ambientazione prevalente è quella delle città moderne, viste come ragnatele che aspettano la preda.







STILE: 9
STORIA: 9
COPERTINA: 7



“Ombre” è una raccolta di 27 brani che esprimono il capovolgimento dell’ottica usuale con cui siamo abituati a relazionarci quando analizziamo aspetti della nostra vita reale. Queste pagine, dalla scrittura compatta, creano un’atmosfera rarefatta, irreale, ovattata che accoglie il lettore costringendolo a guardarsi in uno specchio dove si riflettono pregi e difetti di ognuno di noi. Il titolo “Ombre” richiama alla mente la consapevolezza che l’ombra è parte integrante di se, è la nostra compagna e non possiamo ignorarla. 
Per C.G.Jung  l’ombra indica la parte di noi non accessibile agli estranei, la parte inconscia, primitiva, è la proiezione di noi stessi. Lo scrittore, abilmente e amabilmente, narra delle storie che ci portano a riflettere di noi stessi, onestamente senza remore. Così l’ombra cessa di nascondersi e si presenta come parte istintiva che l’uomo cela a se stesso e alla società. Si tratta delle nostre tendenze egoistiche, infantili, primitive ma vitali. 

Nei suoi racconti, lo scrittore, crea una realtà libera dalle leggi che intrappolano l’uomo nella quotidianità, mescola abilmente elementi reali con elementi magici, sovrannaturali che riflettono l’introspezione del vivere. Appoloni non da spiegazioni, ogni cosa può essere interpretata in vari modi, può essere intuita ma rimane avvolta dal mistero. Questi racconti sono come un fiume in piena, le parole travalicano gli argini e travolgono il lettore che non può opporre resistenza. 
La mia lettura è stata caratterizzata dall’ inquietudine che lo scrittore diluisce con l’ironia:unica arma per difendersi dalle troppe regole che ingabbiano l’uomo. “Il Ponte del Diavolo” è un racconto che pone indirettamente una semplice domanda:”Si può decidere tranquillamente di attraversare un ponte che si dice costruito dal diavolo?” Occorre una frase rituale per attraversare il ponte maledetto:”Io sono solo un buon cristiano e ho necessità di attraversarti senza perdere la mia anima…” Possono gli oggetti presenti nella vita dell’uomo comportarsi come se possedessero vita propria? Leggendo i racconti “I Libri” e “Le Statue” posso dire che tutto è  possibile quando si fonde realtà e fantasia, utilizzando elementi magici per i quali non ci sono spiegazioni. Nel racconto “La Ghigliottina” la storia narrata mi ha riportato ai racconti di Edgar Allan Poe con un misto di paura e giustizia che ognuno può interpretare a proprio piacimento. In un mondo surreale le ombre si liberano, interagiscono con il “magico”, mettendo l’uomo a nudo, sotto la lente dell’introspezione.

 Ogni persona deve affermare la propria individualità sottraendola agli stereotipi collettivi che dominano la società. Il libro narra vicende surreali che affascinano: il mondo immaginario diventa uno specchio che riflette l’uomo e la sua vita. I molteplici aspetti dell’esistenza si fondono in sogni allucinati. C’è la paura della morte, c’è la descrizione dell’uomo fragile, delle sue cattiverie, dei suoi più nascosti desideri. Il destino, beffardo e onnipresente, ha un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo e tiene tutti sotto stretta sorveglianza con il suo occhio multiplo. 
Vi consiglio senza alcun dubbio la lettura di “Ombre”,  libro ricco di emozioni e di energia, un libro da leggere con molta attenzione per gustare il significato di ogni parola. Valentino Appoloni, con penna onirica e sensibile, si cimenta nell’arte del raccontare con curiosità, riflessioni, dolore, proponendo e mai spiegando. Queste storie conquistano il cuore e la mente, esplorano il lato nascosto dell’essere umano, pongono domande ma non danno risposte. Lo scrittore gioca con le parole, le mescola con armonia, le rende docili al suo volere. Con mille sfumature i 27 racconti scorrono veloci sotto lo sguardo attento del lettore che non può non lasciarsi conquistare dal talento di Valentino Appoloni.


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