lunedì 2 dicembre 2013

Detective Gufo #21

"Detective Gufo" è una rubrica settimanale creata da me appositamente per il blog Penna d'oro.
Perché detective? Semplice, Gufo andrà in giro tra i vari blog per scovare la recensione più 
emozionante tra le tante che vengono pubblicate. 


Buon inizio settimana a tutti voi,
oggi il freddo è intenso, piove, anzi diluvia, ma nulla e nessuno può fermare Detective Gufo che è ritornato dalla sua ricerca più che soddisfatto. Dopo aver chiesto e ottenuto il silenzio, Gufo ha sussurrato:

“In un tempo lontano, su un’isola dall’altra parte del mondo, vivevano dei bambini. Abitavano tutti insieme in una grande vecchia casa, in un posto incantato. Erano così felici! Sapevano fare cose straordinarie! Erano bambini speciali! Ma…si stavano nascondendo”.

Bambini? Speciali?
Gufo sorride, tace ancora, per creare un po’ di suspence, poi dice:

“La casa per bambini speciali di Miss Peregrine” 
di Ransom Riggs
Recensione scritta da Lorenza del blog “I Libri diLo”.


Questo romanzo, che non conoscevo, mi ha subito incuriosita per la sua cover molto particolare. Guardandola si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un’immagine senza tempo. Quella bambina non poggia i piedi sul suolo! E’ sospesa nel nulla, circondata da un indecifrabile paesaggio che rievoca situazioni inquietanti. Ho girovagato in rete trovando ottime critiche di questo romanzo straordinario, un viaggio nel tempo tra fantasy, orrore e avventura. Il libro pubblicato in Italia da Rizzoli, è stato definito “un incrocio tra Harry Potter, Il Labirinto del Fauno e Edward Mani di Forbice”. Enterainment Weekly l’ha definito:”Un po’ X-Men e un po’ Harry Potter, con un tocco di David Lynch”. La 20th Century Fox si è accaparrata i diritti per l’adattamento cinematografico. Recente è la notizia che il regista del film sarà Tim Burton mentre Jane Goldman sarà lo sceneggiatore. L’uscita del film è in programma per il 31 luglio del 2015. 
Lorenza, con il suo commento, ha colto l’anima del romanzo nelle sue mille sfumature. Ha creato le condizioni base che risvegliano la curiosità di noi lettori e con le sue frasi, convincenti ed esplicative, ha segnalato un libro che merita la nostra attenzione. Dopo aver letto la recensione di Lorenza ho deciso che “La casa per bambini speciali di Miss Peregrine” sarà tra i miei prossimi acquisti. Voi, cari amici lettori, conoscete questo libro?
Ora vi lascio con le belle parole di Lorenza:

"Quel che più mi è piaciuo è quel senso di estraniamento dalla realtà che provavo mentre leggevo…a volte dimenticavo di essere sul mio divano sotto la coperta, per ritrovarmi su un’isola sperduta nel mare a seguire Jacob: come penso da sempre, un autore che riesce a trasportarti nel tempo e nello spazio ha fatto un ottimo lavoro! Questo libro è degno di nota anche per le fotografie che arricchiscono le sue pagine…Consiglio a tutti questo libro che vi ammalierà e vi stupirà proprio come è successo a me. Se avete voglia di una lettura diversa, imprevedibile e coinvolgente questa fa al caso vostro: non volete scoprire se i mostri esistono oppure no?"

Brava Lorenza!

Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?

sabato 30 novembre 2013

RECENSIONE "Il cuore selvatico del ginepro" di Vanessa Roggeri

Alcune volte succede che leggendo delle recensioni, scritte con il cuore, scatti in noi un’attrazione, spero non fatale, per quel libro. Ricordo che era un lunedì mattina quando Detective Gufo mi segnalò una Recensione Meritevole, scritta da Agave del blog “Agave delle cose vaganti”. Con curiosità lessi le belle parole di Agave e immediatamente decisi che quel libro sarebbe stato mio, volevo leggerlo, mi sentivo attratta dalla trama e dalle emozioni che scaturivano da quel commento. Ho acquistato il libro, l’ho letto, metabolizzato e fatto mio. Curiose di sapere di quale libro io vi stia parlando? 

Bene, preparatevi a leggere di una maledizione che dal passato ritorna, evocata dai racconti di una nonna che narra favole e leggende sarde a una bimba che scoprirà come il potere della parola possa portare, fino a noi, le credenze di un passato lontano e quasi dimenticato. Un passato sconvolgente che ha fatto della “maledizione” un elemento base della credulità delle persone che erano schiave dell’ignoranza e della paura che nasce dal non sapere. 


Il cuore selvatico del ginepro

Autore: Vanessa Roggeri

Editore: Garzanti
Pagine: 216 p.
Prezzo: 14,60 

Trama: È notte. La notte ha un cielo nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie e per questo è maledetta. E nel piccolo paese dove è nata, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa strega. Liberarsene quella stessa notte, abbandonarla in riva al fiume. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. Lucia la salva e decide di chiamarla Ianetta e la riporta a casa. Non c'è alternativa ora, per gli Zara. È sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Ma il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà emarginata. Odiata. Reietta. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Ianetta. 


STILE: 8
STORIA: 9
COPERTINA: 7

 
Baghintos, 31 ottobre 1880

Questa notte è la notte delle animeddas, la notte delle anime. E’ una notte di riti e di credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte nasce una bambina: è la settima figlia di sette figlie e per questo è maledetta. E’ coga! 

Nelle credenze popolari della Sardegna centro-meridionale, le Cogas erano streghe che di notte si intrufolavano nelle case dove c’erano dei bambini appena nati di sesso maschile per ucciderli. Le “maledette” si riconoscevano alla nascita per un piccolo pezzo di coda. La povera gente si difendeva dalle cogas  rivolgendo delle preghiere a San Sisinnio: “Santu Sinni, sinai: sola sola a mi crocai, sola sola a mi dromiri, nixiunusu a timiri, ne coga ne minnai, Santu Sinni, sinai”

Da queste premesse nasce un romanzo che ti graffia il cuore, che urla la disperazione di una bambina che, certamente, coga non è!
Ogni giorno lotto contro il mio destino. Ogni giorno mi ricordano la mia colpa. Sono solo una bambina e ho bisogno di te.
La tragica storia si svolge a Baghinthos, la maledizione colpisce la famiglia Zara, in una notte senza tempo, il destino si compie. Non c’è scampo, solo la morte può portar via “la maledetta”, ripristinando una parvenza di normalità. Ma al destino non piace esser spettatore passivo delle vicende umane, l’imponderabile interviene con le sembianze di Lucia Zara:
Lucia posò la lampada in un angolino e si accovacciò col suo bottino, pronta a scoprire di che cosa si trattasse. Frugò tra le pieghe umide e ne sbucò una bambina…Lucia sorrise: "Sei la mia sorellina?" domandò in un bisbiglio complice.
Da questo momento ha inizio il declino della famiglia Zara soffocata dall’odio, dalla paura che acceca che zittisce la voce del cuore. Per Ianetta, la coga, non c’è amore, non c’è un futuro, è condannata alla solitudine perpetua che la trascinerà in un vortice dove i venti dell’odio squarceranno le sue carni e daranno la sua anima in pasto ai dannati. Tuttavia se pensate che ci sia una netta distinzione tra bene e male, allora dovrete rivedere la vostra opinione perché, in questo romanzo, troverete la cattiveria dove dovrebbe regnare l’amore a testimonianza del fatto che “le apparenze ingannano”.

Assunta, la madre, è cristallizzata nel suo odio; Severino, il padre, è uomo debole sopraffatto dalle situazioni; Lucia, la buona, tentenna nel suo indeciso aiuto verso una sorella vittima della superstizione. Tutti i personaggi sono ben delineati, sembrano godere di vita autonoma e per questo risultano molto “umani” nella loro cattiveria, con i loro dubbi, con la scelta di “credere” così è più facile mostrarsi “esempi di virtù” pur essendo capaci di utilizzare l’inganno per i propri fini. Vi indignerete, leggendo questo romanzo, dell’aridità di Assunta, della personalità complessa delle sorelle Zara, del poco coraggio di Don Ninnino parroco del paese; esulterete, invece, quando comparirà “la ragione” nelle vesti del dottor Giuseppe Spada. Purtroppo il destino di Ianetta è già stato deciso, non può sottrarsi deve diventare ciò che tutti si aspettino che lei diventi: una coga!
Io sono coga! Io sono coga! Mangio cuore di bambini, tutto il loro sangue bevo! Il campo secca e il maiale crepa! Crepa, crepa, crepa!
Purtroppo anche  Lucia, in alcuni momenti,lascia che il dubbio cresca in lei in maniera subdola, la ragione sembra soccombere davanti alle superstizioni popolari che si insinuano nel suo cuore, la soffocano e la portano a voltare le spalle a Ianetta. Retaggio di una tradizione culturale, basata sulla figura emblematica della strega, il mondo della famiglia Zara si mostra arido, senza emozioni positive, senza alcuna speranza di remissione. Ma non tutto è perduto, il dolore, la violenza, la rassegnazione possono far chinare il capo ma, implacabile, la ragione porterà la speranza di un cambiamento.

E’ una guerra tra superstizione e ragione, tra buio e luce, tra passato e futuro. A lottare sono, ancora una volta, le donne: Ianetta (l’innocente), Lucia (la speranza), Assunta (cuore di pietra), Pinella (colei che trama nell’ombra). Tutte, ognuno a modo loro, cercano di sopravvivere in un mondo ostaggio della superstizione.

Con penna crudele e affilata come un bisturi, la scrittrice ci offre una storia dura, che coinvolge, che fa battere il cuore pagina dopo pagina in un susseguirsi implacabile di eventi che culminano in un finale dolce-amaro che lascia spazio alla speranza. Ianetta, innocente dal cuore puro, continua a vivere e a lottare, cerca sempre negli occhi di Lucia quell’affetto che gli è stato negato da tutti. Ianetta ha un cuore che “vive” così come il ginepro che resiste a tutto, simbolo di tenacia e di rinascita.  Una donna. Una storia. Una maledizione. Dal loro interagire nasce un libro emblema di una terra dagli orizzonti illimitati, dai profumi intensi, dai colori solari.

Vanessa Roggeri ha scritto un romanzo che travolge il lettore con l’impeto delle parole a cui affida il racconto di un passato ormai lontano, un passato buio che ha ceduto il passo alla speranza illuminata dalla ragione. Consiglio a tutti questa lettura, non fatevi condizionare da pregiudizi o falsi timori. L’uomo è un essere complicato è luce e buio, proprio come questo romanzo, luce e buio.

mercoledì 27 novembre 2013

WWW Wednesdays #26

 WWW  Wednesdays è una rubrica creata dal blog Should be Reading 
e consiste nel rispondere a tre semplici domande:

-What are you currently reading? (Cosa stai leggendo adesso?)
-What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
-What do you think you’ll read next? (Cosa leggerai dopo?)

What are you currently reading?





"Ombre"  di Valentino Appoloni


What did you recently finish reading?


 

 "Crimson Shadow" di Katherine Keller 

What do you think you’ll read next?   



"Apoptosis" di Renato Mite  
"Tango Irregolare" di Stefano Medaglia 
"Canti delle terre divise - Inferno" di Francesco Gungui