“L’eroe di
Atene. La saga di Teseo” è il nuovo romanzo di Andrea Frediani pubblicato da
Newton Compton Editori. Presente nelle librerie a partire dal 12 maggio 2022,
il romanzo è ambientato in una lontanissima epoca, appena prima della guerra di
Troia, e narra le vicende di uno dei più grandi eroi di tutti i tempi che sono
destinate a diventare leggenda.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7 |
Andrea Frediani
Pagine: 384
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Convinto di essere il figlio di Poseidone e destinato a grandi imprese, Teseo cresce con l’ambizione di emulare Eracle, il leggendario eroe celebrato da tutti. Quando apprende la verità, rifiuta di condurre un’esistenza ordinaria, per intraprenderne una piena di insidie ma in grado di condurlo comunque alla gloria. E così si mette in viaggio verso Atene, dove intende reclamare il trono. Ma la città attraversa una profonda crisi: è falcidiata dalle guerre civili, e prostrata da un re troppo debole per opporsi a Minosse, il potente sovrano di Creta, che esige tributi impossibili dall’alto del suo scranno nel magnifico palazzo di Cnosso. Le imprese di Teseo lo porteranno ad affrontare terribili mostri, attraversare luoghi pericolosi, a contatto con i centauri, le amazzoni e lo stesso Eracle, a sventare inganni e tradimenti e amare donne splendide e spietate, che faciliteranno o intralceranno il suo cammino. In una lontanissima epoca, appena prima della guerra di Troia, le vicende di uno dei più grandi eroi di tutti i tempi sono destinate a diventare leggenda.
Teseo non era il figlio di un dio, e quando l’aveva saputo la delusione era stata immensa; il solo modo per compensarla e per costruirsi un destino degno dell’illusione che aveva vissuto fino ad allora, era diventare un re temuto e invidiato da tutti per la prosperità e la potenza del suo regno.
Tra le clausole del trattato di dipendenza da Minosse, ce n’è una che prevede che ogni anno, per nove anni, Atene mandi a Creta sette giovinetti e sette giovinette dell’aristocrazia. Si dice che diventino cibo per il Minotauro.
Teseo è un
modello di coraggio, rappresenta l’eroe intrepido ma anche il re saggio e
democratico ma ha, a volte, dei comportamenti che mettono in ombra le sue doti
di moralità. Rapisce Elena bambina, abbandona l’ingenua Arianna a Nasso,
maledice il figlio Ippolito. Mi piace mettere in discussione la perfezione
degli eroi perché, in realtà, sono solo uomini imperfetti. Teseo affronta il
pericolo per il puro gusto di farlo, vuole eguagliare le imprese di Eracle, non
si arrende davanti ai mostri ma appare in fuga dalle emozioni. Instancabile
seduttore di donne da cui sempre fuggiva dopo aver fatto loro delle promesse
che si rivelavano inganni. Teseo non mostra rispetto per il dolore e le
emozioni umane. La forza diventa un mezzo per aiutare gli altri ma dietro alla
volontà di potenza si nasconde sempre il timore della morte.
Teseo si
mostra nel triplice ruolo di condottiero eroe e re ma, infondo, anche la sua
esistenza è un labirinto ed egli cerca in vano il varco d’uscita e la salvezza.
Nel frattempo le sue identità si moltiplicano e ha sempre bisogno di qualcuno
che lo faccia sentire meno solo ma non conosce la felicità.
Teseo è
sempre a caccia di una nuova impresa da realizzare per superare la fama di
Eracle. Vuol essere un eroe adorato da tutti e invece riesce a farsi odiare da
tutti. Dalle mogli, dal figlio, dai suoi collaboratori, dagli ateniesi stessi
che sembrano non apprezzare il suo operato per rendere prospero il regno. Teseo
deve affrontare i suoi demoni e le sue responsabilità. È solo un uomo e gli
uomini, si sa, sono imperfetti.
Lui, alla fine, era un essere umano, con le stesse ambizioni di un dio ma con le pulsioni di un uomo comune.
“L’eroe di
Atene” è un’avventura dal fascino millenario, una storia frammento di un mito
che racchiude imprese pericolose e affascinanti, intriganti e inquietanti, e tiene
il lettore col fiato sospeso. Leggere questo romanzo è come vivere in prima
persone “le fatiche” di Teseo sommando il dinamismo degli eventi
all’approfondimento della psicologia di Teseo che ha pulsioni umane come
invidia, passione, vendetta, senso di giustizia. La fine del romanzo giunge
improvvisa ed è una conferma di una grande verità.
C’era una
volta Teseo intrappolato, come tutti noi, nel labirinto della propria
esistenza. Procedeva a tentoni cercando la via d’uscita. Non c’erano regole, i
bivi si moltiplicavano, gli ostacoli erano ovunque. Purtroppo l’uscita era
forse peggiore del labirinto stesso, ma questo Teseo lo sapeva
già.
Ciao Aquila!
RispondiEliminaNe leggo pochi di romanzi ispirati alla mitologia, ma mi attraggono molto in realtà. Questo sembra bello, e poi ho sempre amato la storia di Teseo e Arianna!