mercoledì 6 ottobre 2021

BLOGTOUR | "Cara Rose Gold" di Stephanie Wrobel | I 5 motivi per leggere il romanzo

“Cara  Rose Gold” è il romanzo d’esordio di Stephanie Wrobel,  edito da Fazi nella collana Darkside. Finalista all’Edgar Award, tradotto in sedici paesi e in testa alle classifiche di vendita, “Cara Rose Gold” è un raffinato thriller psicologico ambientato nella provincia americana più cupa. Un duello morboso fra una madre che non dimentica e una figlia che non perdona.

“C’era una volta una madre malvagia che aveva avuto una figlia. La figlia, a quanto pare, era molto malata e presentava problemi di ogni genere. Aveva un sondino nasogastrico, perdeva i capelli a ciocche ed era talmente debole da dover girare su una sedia a rotelle. Per diciotto anni nessun medico riuscì mai a capire quale fosse il suo male. Poi, arrivarono due agenti di polizia a salvare la figlia. E, pensate un po’, la ragazza era perfettamente sana, mentre quella malata era la madre malvagia.”

Di seguito troverete cinque motivi per cui vale la pena leggere “Cara Rose Gold”





Cara Rose Gold
Stephanie Wrobel

Editore: Fazi
Prezzo: € 18,00
Sinossi
Una madre che non dimentica. Una figlia che non perdona. Un gioco molto pericoloso. Durante i primi diciotto anni della sua vita, Rose Gold Watts ha creduto di essere gravemente malata: era allergica a qualsiasi cosa, era costretta a portare una parrucca, si spostava utilizzando una sedia a rotelle. Nonostante il sostegno della piccola comunità di Deadwick, che ha organizzato raccolte fondi e offerto spalle su cui piangere, nonostante tutti i medici consultati, gli esami effettuati e gli interventi subiti, nessuno è mai riuscito a capire cosa non andasse in lei. Fino al terribile giorno in cui è emersa la verità più spaventosa: era tutta una messinscena architettata dalla madre. Dopo aver scontato cinque anni di prigione per abuso di minore, Patty Watts non ha un posto dove andare e implora sua figlia di accoglierla. I vicini non l’hanno perdonata e sono scioccati quando Rose Gold accetta. Patty insiste, non vuole altro che una riconciliazione, ha perdonato la sua piccola cara che l’ha tradita testimoniando al processo contro di lei. Ma la ragazza conosce sua madre: Patty Watts non è una che lascia correre. Sfortunatamente per lei, Rose Gold non è più una bambina indifesa, ed è da molto tempo che aspetta questo momento… È l’ora della resa dei conti: sarà un duello spietato, combattuto a colpi di bugie e condotto da due abilissime manipolatrici.



I 5 motivi per leggere il romanzo

1. Perché la trama, deliziosamente contorta e oscura, si snoda in un clima di sospetto e diffidenza con personaggi che rivelano pian piano la loro natura dando vita a conflitti morali e a una percezione distorta della realtà. Per incuriosirvi vi riporto in modo sommario i fatti. Rose Gold ha creduto, per diciotto anni, di essere malata. Pensava di aver bisogno del sondino per l’alimentazione, di interventi chirurgici e della sedia a rotelle, viveva praticamente in ospedale. Si scopre che sua madre è una gran brava bugiarda. Dopo cinque anni di carcere, Patty Watts, la madre bugiarda, è finalmente libera. Tutto ciò che vuole è lasciarsi alle spalle i vecchi rancori, riconciliarsi con sua figlia che ha testimoniato contro di lei e prendersi cura del nipote neonato. Quando Rose Gold accetta di ospitare la madre a casa sua, sembra che la loro relazione sia davvero in via di guarigione. La ragazza si mostra in una nuova luce, sarà in grado di perdonare? E Patty ha davvero dimenticato il loro passato? Non potete perdervi un romanzo in cui la tensione e i pericoli si intersecano con la complicata psiche dei personaggi.

2. Perché  Stephanie Wrobel scrive con stile ed efficacia. Crea scene molto reali e avvincenti e senti di essere lì, accanto ai protagonisti. L’autrice crea l’attesa per ciò che accadrà plasmando la sua immaginazione in una trama intrigante. È facile osservare i crudeli giochi psicologici, i complicati percorsi mentali, gli stati d’ansia delle due protagoniste. Preda e cacciatore non hanno un nome definito, i ruoli sono intercambiabili tra madre e figlia. È impossibile non lasciarsi coinvolgere da un clima di sospetti, dalle schegge di un passato che ancora ferisce. Con passo lieve ma deciso ho iniziato la mia personale ricerca della verità muovendomi tra personaggi che creano suspense con i loro pensieri. Leggendo emerge la convinzione di quanto siano fragili le certezze, di come i dubbi striscianti minano le verità. Il romanzo è un viaggio  nel lato oscuro della maternità, tra sospetti e dubbi troverete la forza vitale della storia. Seducente l’alternarsi delle voci. Patty e Rose Gold si avvicendano nel  dare la loro versione dei fatti ed è da brivido scoprire i loro pensieri per un futuro carico di nubi nere. A chi credere?

3. Perché questo romanzo offre una seconda occasione alle protagoniste. Assisteremo a un duello spietato, combattuto a colpi di bugie e condotto da due abilissime manipolatrici. Mentire è il loro mantra, ingannare è più facile che dire la verità. I personaggi prendono vita in un mondo che appare a portata di mano e permette, a noi lettori, di confrontarci con temi duri. L’ombra della sindrome di Munchhausen per procura, aleggia su tutto il romanzo ed è un abuso sempre molto pericoloso. Si tratta di una malattia mentale in cui un genitore  simula o provoca una malattia nel bambino per attirare l’attenzione e la compassione per se stessa. Che Patty abbia inventato sintomi e provocato lei stessa danni alla sua bambina, è un fatto assodato così come c’è certezza di un’infanzia turbolenta, povera di affetti e attenzioni. Il romanzo inizia con la conferma che Rose Gold non è malata ma è stata resa tale dalla madre che, negli anni, l’aveva avvelenata e ridotta alla fame. Patty ha pagato, ha trascorso cinque anni in prigione e ora spera in una seconda occasione, in una riconciliazione con la figlia. Non vi sorge il sospetto di essere davanti a due narratori inaffidabili? Cosa progettano le due donne?

4. Perché “Cara Rose Gold” è una storia nera, un romanzo dove emerge una verità che nessuno vorrebbe scoprire. Un enigma sull’oscurità del nostro essere che cela anche un lato struggente di dolore e sofferenza.

“Cara Rose Gold” è un duello psicologico avvincente tra due protagoniste complesse. Entrambe sono manipolatrici, maniache del controllo e non sanno cosa sia la redenzione. Entrambe hanno bisogno di sentirsi amate e io sono stata indecisa nel scegliere con chi schierarmi. Rose Gold appare più indifesa e la sua fragilità, molto ben celata, mi ha portata a tifare per lei pur sapendo che non è un angioletto. Madre e figlia sono due personaggi che fanno inorridire. Con verità dette a metà costruiscono un ponte tra loro e me. Mi confidano i loro segreti e spesso ho sorriso per l’umorismo nero per poi rabbrividire per la loro crudeltà. La falsa innocenza di Rose Gold è davvero inquietante ed è da tempo che aspetta l’ora della resa dei conti.

5. Perché se vi state chiedendo cosa leggere a ottobre, “Cara Rose Gold” è la risposta alla vostra domanda. Stephanie Wrobel narra come la dinamica tra madre e figlia possa prendere una svolta malvagia. Il libro mi è piaciuto subito perché non sai di chi fidarti, perché è malvagio, perché puoi ascoltare il lavorio delle cellule celebrali e guardare negli occhi i personaggi disfunzionali, perché la rabbia e l’odio si stratificano nel cuore di Patty e Rose Gold, perché a volte c’è intenzionalità nel ferire le persone che ami. Patty e Rose Gold vi aspettano, non fatele attendere potrebbero inquietarsi ancor di più e non sarebbe per nulla auspicabile.




1 commento:

  1. ho notato questa pubblicazione su twitter; mi piacciono le storie che danno molto risalto alle relazioni famigliari e all'aspetto psicologico!
    La trama mi ricorda fatti realmente accaduti, di madri che hanno lucrato sulle figlie, facendole credere di essere malate e invece... Tipo la storia di Gypsy Blanchard e sua figlia DeeDee.
    inquietante.

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