sabato 26 novembre 2016

RECENSIONE | "I Signori della Cenere" di Tersite Rossi

Buon sabato, cari lettori :) Oggi vorrei parlarvi di un romanzo dalle mille sfaccettature socio-economiche-politiche. Si tratta del nuovo romanzo di Tersite Rossi, “I Signori della Cenere”, Edizioni Pendragon. Tersite Rossi è un collettivo di scrittura creato da penne coraggiose che hanno dato vita al romanzo d’inchiesta sulla cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia, “È già sera, tutto è finito” (Pendragon 2010), e del noir distopico “Sinistri. La scelta dello pseudonimo è un omaggio a Tersite, antieroe omerico, che rappresenta l’opposto di ciò che tutti si attendono.

I Signori della Cenere
Tersite Rossi

Editore: Pendragon
Pagine: 398 
Prezzo: € 16,00 (cartaceo) | € 7,99 (ebook)

Sinossi: Un filo sottile lega la sorte di un rampante banchiere di Wall Street, un taciturno ragioniere di provincia e un'inquieta antropologa alla ricerca di un'amica scomparsa, e di se stessa. Un filo che si srotola e tesse un'avventura che costringe i protagonisti - popoli antichi, monaci guerrieri, uomini d'affari senza scrupoli e intellettuali ambigui - a interrogarsi sull'origine dei sentimenti umani più profondi, l'amore e l'odio. Un filo a cui si aggrappano uomini e donne stritolati dalla crisi economica d'inizio millennio, agli albori della guerra più sanguinaria di tutti i tempi. Un filo tirato dal potente Dio del Cielo e dalla benigna Dea della Terra. E dal quale tutti noi siamo inestricabilmente avvolti. Ma qual è il segreto della Grande Madre custodito dalla Sacerdotessa? Perché qualcuno è disposto a uccidere pur di eliminarne la memoria? E quale relazione esiste tra l'attacco dei seguaci del Cielo a quelli della Terra e il più grande crimine compiuto dopo la Seconda guerra mondiale? Poche risposte, per troppe domande. Eppure, basterebbe guardarsi alle spalle. Per capire quando, e come, è cominciato tutto...

STILE: 8 | STORIA: 9 | COPERTINA: 8

Era ormai notte, quando le ultime fiammelle crepitavano tra le pietre del tempio. Ardan le guardò brillare nell’oscurità, soddisfatto: il Dio del fuoco aveva sconfitto la Dea dell’acqua. S’inginocchiò e raccolse un pugno di cenere, facendola scivolare ancora calda nel palmo della mano. Poi alzò gli occhi al cielo e un grido bestiali gli uscì dalla gola. Il fuoco e la cenere. Il Padre e il Guerriero. Marduk e Ardan. Una nuova stirpe di uomini stava per cominciare il suo dominio.
Cos’hanno in comune lo squalo di Wall Street, il ragioniere disoccupato e la ricercatrice coraggiosa?
Hanno in comune un mondo spietato in cui il bene di pochi si basa sul male di molti.
A raccontarvi la trama non ci provo nemmeno, sappiate che il prologo vi porterà indietro nel tempo, a Creta nel XII secolo a. C. per poi catapultarvi a Washington, oltre tremila anni dopo nel 1973. Un bel viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire una possibilità di vita molto diversa dall’attuale. Una storia intricata e intrigante che fa paura perché molto ma molto vicina alla realtà.

“I Signori della Cenere” non è un romanzo morbido e tenero, troverete violenza droga e sesso, il tutto proposto con un’intensa potenza narrativa in cui la fantasia sconfina nella realtà offrendo una lunga, affascinante, crudele visione della storia dell’umanità.

Se dovessi riassumere a grandi linee questo fitto romanzo, sicuramente porrei alla vostra attenzione dei momenti di riflessione di politica culturale che ruotano attorno ai temi sviluppati nel libro. Le civiltà preindoeuropee, un vaso rinvenuto a Creta con misteriose iscrizioni, tre streghe, il ritorno della Grande Madre. Misteri. Provo a coinvolgervi analizzando alcuni aspetti della narrazione, momenti in cui ho percepito una realtà che incute paura.

Inizio presentandovi i Globocrati, leader dei maggiori istituiti finanziari del mondo che con le loro banche, le loro multinazionali, impongono il loro piano di morte e distruzione. In nome del profitto viene distrutto ogni “virgulto di democrazia partecipativa in tutto l’Occidente.” Milioni di essere umani soffrono e soffriranno per un sistema finanziario fuori controllo che regala potere e denaro a pochi eletti. Nel labirinto di Wall Street il sistema finanziario sta per collassare a causa di prodotti tossici venduti per qualcosa di buono. I mutui killer possono trovarsi nel portafoglio di qualunque istituto finanziario e gli stessi banchieri sono artefici della loro rovina. Ciò provocherà una crisi economica planetaria, lo Stato salverà le banche e lascerà annegare i cittadini. Tutto in nome del profitto. Homo Hominis Lupus.

Ma non è stato sempre così. Pian piano, con affascinante rigore, il romanzo ricostruisce un modello storico di società alternativa. Inizialmente il modello di società era matriarcale, non gerarchico, non competitivo, altruista, pacifico, sessualmente e religiosamente non repressivo. Poi tutto mutò grazie al patriarcato che introdusse la divisione gerarchica, la competizione, l’egoismo, la violenza, la repressione sessuale e religiosa. In questa ricostruzione i Signori della Cenere sono i potenti di ogni epoca, capaci di trasformare in cenere tutto ciò che si oppone al loro dominio, che difendono il modello sociale dominante e repressivo. L’antica voce di pace e uguaglianza è stata sepolta sotto le ceneri.

Ho letto questo romanzo con molto interesse, i temi trattati si nascondono dietro la finanza speculativa e le crisi economiche. Noi non siamo informati su ciò che succede nelle stanze del potere. Tutto ciò è lontano dalla nostra realtà? No, non credo proprio. Ed è insito in questa possibilità di conoscenza il fascino di questo romanzo che si mostra al lettore con un effetto caleidoscopico, con argomenti seri che permettono di lanciare un messaggio sociale.

La lettura de “I Signori della Cenere” mi ha regalato sensazioni scaturite da un linguaggio profondo, dirompente, che squarcia la superficie dell’immaginabile per penetrare nei territori della finzione. Leggere questo libro è stata un’esperienza che oserei definire “interattiva”. Capitolo dopo capitolo mi sono posta molte domando sul mondo della finanza, della società lavorativa, sulle grandi holding che comandano. Viene naturale rivalutare la visione etica della vita e delle cose. L’interesse personale guida le decisioni che vanno alla ricerca di un guadagno personale. Il bene comune è una chimera.

Immaginazione? Pura fantasia? Sarà, ma la realtà assomiglia tanto a quel mondo corrotto così ben descritto nel romanzo. Gli scrittori invitano i lettori nel mondo incredibile e spregiudicato dell’alta finanza e dei complotti politici. Non è possibile rifiutare l’invito anche perché siamo uomini fragili che hanno sostituito la Grande Madre con una nuova stirpe di dei, rigorosamente maschili, autoritari e violenti. Nacquero così le civiltà che compaiono sui libri di scuola dove non tutto è svelato. Se volete scoprire il segreto della Grande Madre e dei Signori della Cenere, non vi resta che leggere questo romanzo di un mondo distopico che ricorda da vicino la nostra inquieta società.

“Il fatto che gli uomini non imparino molto dalla storia, 
è la lezione più importante che la storia ci insegna.” 
– Aldous Huxley 

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