lunedì 18 aprile 2016

RECENSIONE | "Il circo delle ombre" di R .J. Ellory

Buon inizio settimana, amati lettori :) 
Grazie alla collana “Peñarol”, diretta dallo scrittore Antonio Pagliaro, è stato pubblicato per 21 Editore, un romanzo inedito di un autore poco noto in Italia. Si tratta di R.J. Ellory, uno dei maggiori autori inglesi di thriller che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo ed è tradotto in numerosi paesi.

Il romanzo che vi propongo si presenta con l’inconfondibile maschera del thriller per poi lasciarla cadere nell’amara consapevolezza di un mondo stravolto dalla guerra.

Il circo delle ombre
R. J. Ellory (traduzione di Nicola Manuppelli)

Editore: 21 Editore
Pagine: 656
Prezzo: € 19,00

Sinossi: Kansas 1959. Nella piccola cittadina di Seneca Falls è da poco arrivato il circo itinerante Diablo, quando il corpo di un uomo viene ritrovato sotto una delle giostre. L’agente speciale del FBI Michael Travis viene mandato a indagare su quello che è il suo primo caso di omicidio. 

Tormentato da un passato di dolore e di perdite, dopo aver assistito da bambino all’omicidio del padre da parte della madre e con il terrore di ereditare la tendenza al bere e alla violenza del genitore, Travis si aggrappa disperatamente alla logica e alle procedure ma tutto questo sembra andare a pezzi davanti al mondo illusorio del circo, diretto dall’enigmatico Edgar Doyle, e a un caso che diventa sempre più intricato. 

Che cosa sanno veramente i cittadini di Seneca Falls? E quali segreti inconfessabili mettono in pericolo la vita degli artisti del circo Diablo?

Un piccolo omicidio di paese diventa così un viaggio nel cuore nero dell’America di Hoover, dove nulla è chiaro e buoni e cattivi non sono mai quello che sembrano.

Travis dovrà decidere se mantenere la rigidità e la razionalità che lo hanno tenuto a galla fino a quel momento o cedere a fantasiose teorie che sembrano ribaltare tutto ciò in cui ha creduto.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7

“E’ un caso insolito, agente Travis, e a essere sinceri, non sappiamo bene con che cosa abbiamo a che fare.” L’agente speciale supervisore dell’FBI Tom Bishop era fermo sulla porta d’ingresso del proprio ufficio. Si appoggiò allo stipite, tenendo in una mano una sigaretta spenta e nell’altra una cartellina anonima.

“Ormai sono più di otto anni che fai parte dei nostri, Travis, ed è giunto il momento di darti in pasto ai leoni.”
Kansas 1959. Nella piccola cittadina di Seneca Falls è appena giunto il circo “Diablo” quando il cadavere di un uomo è ritrovato sotto una delle giostre. Lo sceriffo del luogo chiede aiuto e l’FBI assegna l’indagine all’agente speciale Michael Travis.  Le indagini si presentano complesse e Travis deve fronteggiare contemporaneamente il suo drammatico passato e il presente che nasce dalle luci di un circo che, nei suoi spettacoli, da vita a un mondo illusorio. Direttore del circo è l’enigmatico Edgar Doyle. Cosa nascondono gli artisti del circo? Quali segreti custodiscono gelosamente? Inizia così una ricerca in cui nulla è come appare, una ricerca in cui buoni e cattivi si confondono. A Travis l’ardua scelta se credere nella razionalità che ha da sempre caratterizzato la sua vita o cedere a fantasiose teorie che cancellano tutto ciò in cui ha sempre creduto. Tra cambiamenti, complotti, segreti, paure e speranze, i personaggi del romanzo ci raccontano dell’America degli anni cinquanta, un paese sull’orlo di un cambiamento epocale.


Quando ho preso tra le mani “Il Circo Delle Ombre” e ho visto la mole del libro, ho pensato che avrei impiegato un’eternità a leggere le sue 652 pagine. Mi sbagliavo. La lettura, accattivante fin dall’inizio, è scivolata via senza intoppi. La prima parte del libro ci mostra la figura di Michel Travis, agente dell’FBI, tormentato da un drammatico passato. Da bambino ha assistito all’omicidio del padre da parte della madre. Egli è cresciuto con il terrore di ereditare la malvagità del genitore.
Dicono che la tendenza alla violenza possa essere  ereditaria. Dunque hai raccolto tu il testimone, Michael? E’ passato di padre in figlio?
Giunto nella cittadina di Seneca Falls, Travis si trova ad affrontare non solo un caso di omicidio ma inizia un viaggio, a ritroso nel tempo, alle radici della sua identità. I semi del male sono in lui?
Ti perseguiterò per sempre, ragazzino. Visiterò i tuoi sogni i tuoi incubi, i tuoi pensieri nella veglia, sempre e per sempre.

Una componente essenziale dell’indagine è il circo Diablo con i suoi artisti che generano timore negli abitanti del luogo.
La gente pensa che siamo quelli che hanno abdicato alle proprie responsabilità. La gente pensa che siamo quelli che hanno fallito coi nostri obblighi verso la società. Quale società? La società che uccide e mutila e manda il proprio popolo in guerra, la società che vede il colore della pelle come un motivo per odiare e perseguitare? La società che chiede obbedienza ai propri cittadini ma li perseguita con le tasse e le leggi e un sistema giudiziario che è viziato, corrotto e malato all’interno?

La gente pensa sempre che stiamo scappando, continuamente in fuga. Come se il mondo non ci volesse e fossimo stati cacciati. Ha mai pensato che forse siamo stati noi a non volere il mondo?
Pian piano Travis scoprirà amare verità. Si sentirà una pedina in un gioco di scacchi. Tutte le sue certezze iniziavano a vacillare. Il Bureau era sempre stato per lui un insieme di persone che operavano per il bene comune, per proteggere la vita, la libertà e il perseguimento della felicità.

Possibile che fosse stato tutta un’illusione?

“Il Circo Delle Ombre” è una storia complessa, dai mille risvolti. Una storia in continua evoluzione in cui si muovono molti personaggi. La prima parte del romanzo ci narra di un Travis bambino, della sua famiglia e della violenza che si respirava tra le mura domestiche. Dopo l’uccisone del padre la vita diventa ancor più difficile per Michael che cercava ovunque la sicurezza della disciplina delle leggi. I dubbi che nutriva su di sé avevano condizionato le sue scelte. Nei momenti di tranquillità e di solitudine sentiva le ombre oscure avanzare in lui. Cosa sarebbe stato capace di fare?

La seconda parte del romanzo lascia ampio spazio ai personaggi del circo che nascondono segreti inconfessabili. Segreti che cambieranno il corso delle indagini.

Le ultime 150 pagine sono quelle che mi hanno coinvolta maggiormente per il loro fascino particolare scaturito da intrighi economici e politici. Il potere dei segreti internazionali trova terreno fertile nei rapporti tra Stati. La guerra è ormai finita, nulla sarà più come prima nel bene e nel male.

Con un ritmo pacato, senza corse contro il tempo, lo scrittore ci presenta molti personaggi che condividono un’inquietudine esistenziale, uomini e donne che si muovono in una realtà tangibile ma con la consapevolezza di un mondo invisibile, eppur reale, in cui politica e potere vanno a braccetto delineando un territorio in cui si muovono le ombre. Un mondo in cui i potenti non si fermano davanti a nulla, si sfasciano vecchie alleanze per crearne di nuove forse ancor più temibili.


Il talentuoso R.J. Ellory ha saputo creare un romanzo dai molteplici aspetti. Si parte da un cadavere per poi dar voce alla massoneria passando dalla Germania nazista, all’Ungheria, agli Stati Uniti. Un viaggio interessante per sbirciare nelle stanze del potere, per guardare la scacchiera del mondo dove tutti diventiamo pedine di un gioco più grande di noi. Ogni mossa ha delle ripercussioni, crea delle ombre. Sbarazzarsi delle ombre è impresa ardua, oserei dire impossibile.

4 commenti:

  1. Mi ispira moltissimo, ma mi sembra un libro particolare... un noir con un ritmo pacato non so se potrebbe piacermi! Comunque la mia curiosità colpirà ancora e probabilmente lo prenderò :)

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    1. E' un thriller che scopre le sue carte pian piano in un gioco ben congegnato :)

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  2. Recensione dettagliata e interessante, come sempre! In questo momento sono alla ricerca di letture con ritmo serrato, ma in futuro lo terrò presente :)

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    1. Se puoi leggilo, potrebbe rivelarsi una lettura interessante :)

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