Alcuni giorni fa, guardando la vetrina di una
libreria, ho visto in bella mostra un libro che ha subito attirato la mia
curiosità. E’ un libro dalla cover, per me, seducente perché mi ha subito fatto
pensare alle atmosfere di paese dove, in un tempo ormai lontano, le donne
ricamavano o cucivano sedute davanti alle loro case, chiacchierando dei fatti
altrui. Quindi contravvenendo al sempre valido consiglio che non bisogna mai
acquistare un libro per la copertina, ho fatto finta di non ascoltare “la
vocina interiore” che mi richiamava all’ordine e , detto fatto, ho acquistato
“Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti”
di Andrea Vitali edito Rizzoli.
Bellano 1916. In una fredda serata di metà dicembre una fedele
parrocchiana, la Stampina, si presenta in canonica: ha urgente bisogno
di parlare con il prevosto. Suo figlio Geremia, che in trentadue anni
non ha mai dato un problema, da qualche settimana sembra aver perso la
testa per una donna: vuole sposarla o si butterà nel lago. L'oggetto del
suo desiderio è Giovenca Ficcadenti, che insieme alla sorella Zemia ha
appena aperto in paese un bottonificio, suscitando un putiferio di
chiacchiere e sospetti. Come fanno ad avere prezzi così bassi per
prodotti così buoni? Qual è l'origine di quel "Premiata" di cui fregiano
la loro ditta? Quali traffici nascondono il giovedì sera? E come si può
impedire all'ingenuo Geremia di finire vittima di qualche inganno? Sul
loro passato si allungano molte ombre e servirà tutta l'astuzia dei
compaesani - ma anche la loro ironia - per evitare guai più seri.
E brave le sorelle Ficcadenti! Che mente!
1915 siamo a Bellano, ridente comune italiano
situato sulla sponda orientale del Lago di Como di manzoniana memoria.
La Grande Guerra fa da sfondo alle vicende delle
sorelle, anzi sorellastre, Ficcadenti: Giovenca, bella come il sole, e Zemia
brutta brutta che “a incontrarla di notte c’era da credere che i morti ogni
tanto uscissero dalla tomba”. Un giorno le “sorelle”giungono in paese per
inaugurare la loro merceria:
“La Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti
È lieta di annunciare
La sua prossima apertura
Il giorno Mercoledì I° Dicembre
Merci di prima qualità e prezzi imbattibili
Vi attendono”
Ma chi sono queste sorelle?
Perché di loro non
si sa niente?
Basta il loro arrivo, a Bellano, per dar vita a
un turbinio di chiacchiere e sospetti. Perché la loro ditta è definita
“Premiata”? Come mai la merce di alta qualità è venduta a prezzi così
concorrenziali? Perché la Giovenca, ogni giovedi, si allontana da Bellano la
mattina presto per farvi ritorno a sera?
Quanti interrogativi animano le giornate dei bellanesi e soprattutto una fedele parrocchiana, la Stampina, che sembra perdere il lume della ragione quando suo figlio Geremia, per tutti “lo scemo del villaggio”, annuncia di voler sposare la Giovenca. Se non riuscirà nel suo intento, il ragazzo si butterà nel lago ponendo fine alla sua misera vita. Come risolvere la questione, a chi rivolgersi? Niente di più facile: la Stampina si reca in canonica per richiedere l’aiuto di Don Primo Pastore il prevosto del paese.
Quanti interrogativi animano le giornate dei bellanesi e soprattutto una fedele parrocchiana, la Stampina, che sembra perdere il lume della ragione quando suo figlio Geremia, per tutti “lo scemo del villaggio”, annuncia di voler sposare la Giovenca. Se non riuscirà nel suo intento, il ragazzo si butterà nel lago ponendo fine alla sua misera vita. Come risolvere la questione, a chi rivolgersi? Niente di più facile: la Stampina si reca in canonica per richiedere l’aiuto di Don Primo Pastore il prevosto del paese.
Iniziano così delle indagini che vedranno
coinvolti la perpetua, il brigadiere…e i mille occhi del paese.
Pian piano la verità verrà svelata, una verità
inquietante, un piano diabolico, in cui Geremia è una pedina sacrificale.
Leggendo questo romanzo mi sono ritrovata in una
storia di altri tempi. Tempi lontani ma vividi e presenti per Andrea Vitali che
descrive la vita e le voci di paese con molta maestria. La figura del prevosto
è tratteggiata con precisione e un tocco d’ironia, c’è poi la perpetua,
Rebecca, che vede “ovunque il fiammeggiare del diàol bestia”; il maresciallo
dei Regi Carabinieri Aristemo Citrici sempre pronto a intervenire per garantire
la quiete pubblica. Quanti nomi strani
in questo romanzo. La Stampina, la Giovenca, il Pazienza, Rigorina, Estatina
Sommagiunta, il Trionfa.
Nomi propri molto particolari che descrivono in primis il personaggio indicandone le caratteristiche fisiche o morali. Tutti hanno un ruolo ben preciso nell’evoluzione degli eventi che vengono narrati alternando il presente e il passato in modo da ricomporre un mosaico fatto di verità e di bugie. In fondo nessuno mente ma ogni personaggio dice la sua verità condita dalla propria morale che riflette l’arguzia di coloro che hanno un piano ben preciso da portare avanti e vi si dedicano con assoluta devozione.
Nomi propri molto particolari che descrivono in primis il personaggio indicandone le caratteristiche fisiche o morali. Tutti hanno un ruolo ben preciso nell’evoluzione degli eventi che vengono narrati alternando il presente e il passato in modo da ricomporre un mosaico fatto di verità e di bugie. In fondo nessuno mente ma ogni personaggio dice la sua verità condita dalla propria morale che riflette l’arguzia di coloro che hanno un piano ben preciso da portare avanti e vi si dedicano con assoluta devozione.
“Tieni per te il segreto delle tue azioni e sarai
tu l’unico giudice di te stesso”.
Tra le
pagine di questo romanzo ritroverete la Provincia fonte di innumerevoli storie
che si intrecciano abilmente in un rincorrersi di strategie messe in atto a
cuor leggero. La lettura è piacevole, molti i detti dialettali e i proverbi,
spassose alcune pagine in cui i personaggi riflettono ed espongono le loro
teorie come “Lo sviluppo del ravanello” formulata da Rigorina per spiegare a
Giovenca “certe cose della vita”.
Piacevolissimi alcuni modi di dire che racchiudono la
saggezza popolare:
“Il prevosto era nelle pettole”
“Scopa nuova, scopa bene”
“Chi muore giace, chi vive si dà pace”
“Di venere e di marte né si sposa né si parte”
“Via el gàt, bàla i ràt”
“Scopa nuova, scopa bene”
“Chi muore giace, chi vive si dà pace”
“Di venere e di marte né si sposa né si parte”
“Via el gàt, bàla i ràt”
Questo libro si legge velocemente ma vi
consiglio di gustare lentamente la caratterizzazione dei personaggi, il loro
“pensare” e il rapportarsi con una quotidianità sempre diversa a seconda dei
punti di vista. Le menti geniali elaborano continuamente strategie “di vita”,
imbrogli e sotterfugi si rincorrono vivacemente, tutto all’ombra del tempo che
fu!
Vi trascrivo alcuni commenti su questo libro che,
come riportato sull’aletta sinistra della cover, “ è come le chiacchiere di
paese: quando inizia non si può più fermare”:
“Di fronte a uno che sa raccontare, che ha la
felicità del racconto, ti senti grato.” -Andrea Camilleri
“I suoi libri sono premiatissimi: dal pubblico
che li attende e dalle giurie letterarie che li annunciano ogni volta come una
rivelazione.”
-Concita De Gregorio, “la Repubblica”
-Concita De Gregorio, “la Repubblica”
mi manca vitali, tra le mie letture, ma i pareri su quest'autore son sempre positivi, quindi credo che proverò!!
RispondiEliminaA esser sincera questo è il primo libro che leggo di Andrea Vitali. Sicuramente leggerò altri suoi scritti.
RispondiEliminaQuesta è proprio la recensione che mi aspettavo da te! Precisa, perfetta, ironica come l'autore del libro. Felice che, per una volta, tu abbia ceduto ad una bella copertina che, come hai avuto modo di appurare, racchiude anche un bel libro!
RispondiEliminaGrazie Laura per i tuoi complimenti:) E' facile scrivere una recensione interessante quando si ha a disposizione un ottimo romanzo. A dir la verità, anche il libro che ora ho in lettura "Acciaio" di Silvia Avallone è stato un acquisto impulsivo. Adoro le copertine rigide:) A presto.
EliminaScopa nuova scopa bene, iN dialetto "scua nua scua bee" a casa mia si dice un sacco, frase ereditata dai nonni, non per niente abitavano non lontano da Bellano.
RispondiEliminaAnche i miei nonni facevano spesso uso di modi di dire. Era un intercalare normale nel parlato quotidiano per sottolineare, approvare o meno i fatti che scandivano il trascorrere delle giornate:) Un saluto.
EliminaA casa ho un bel po' di libri di Vitali ma, non so spiegarmi bene il perché, fino a qualche settimana fa non avevo mai preso in considerazione l'idea di leggerli (sono tutti di mia madre). Poi un giorno ero in aereo, il libro che avevo non mi piaceva e mi faccio prestare il libro da mia mamma, che al momento non stava leggendo. Bum, è amore.
RispondiEliminaLe sorelle Ficcadenti sono lì sul comodino che aspettano con ansia il loro turno, e io che aspetto con ansia di finire altre letture e dedicarmi a loro! :)
Anche per me Vitali è stato una rivelazione. Non avevo letto nulla di questo scrittore ora aspetto con ansia il 28 aprile, data che vedrà la pubblicazione di un nuovo romanzo dell'autore. il titolo sarà "Quattro sberle benedette".
EliminaSì sì sapevo della prossima uscita... prima o poi li leggerò tutti. Ogni volta che avrò voglia di distrarmi con qualcosa di piacevole e leggero
EliminaHo scoperto Andrea Vitali una decina di anni or sono con "Una finestra vistalago" e non l'ho più abbandonato (acquistando in blocco anche i suoi precedenti). Non tutti i suoi libri hanno calcato la strada dell'eccellenza, ma la media è sempre stata elevata: merito di una straordinaria capacità narrativa che trae il massimo anche dal poco. Leggere "Premiata ditta sorelle Ficcadenti" è stato semplicemente piacevole. Grazie Andrea. Sei proprio un signor Scrittore!
RispondiEliminaHo appena finito di leggerlo. Belle le storie popolari, di paese, per me racchiudono sempre della gran saggezza.. e questo libro ha dato voce al chiacchiericcio, ai detti, agli intrighi, ai nuovi abitanti che sono forestieri che destano sospetto,ai prevosti e a alle perpetue di tutti i tempi! Insomma.. mi ha affascinato. Però la narrazione è stata eccessivamente allungata e poi contorta forse per dare un tocco noir..però inconcludete e ho perso il filo! Consigliato? Ni. Si, se piacciono le storie popolari
RispondiEliminapenso di avere letto tutti i libri di Andrea Vitali , il primo è stato "olive comprese " e "la modista" per me una rivelazione che come le ciliegie hanno tirato dietro tutti gli altri meravigliosi romanzi
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