Eccomi a voi, cari amici, con una recensione in cui
cercherò di spiegarvi perché, secondo il mio modesto parere, dovreste leggere
“Gheler l’esploratore - Il legame dei draghi”
romanzo di esordio di Antonio
Polosa, editore Damster. Ho seguito con curiosità il simpaticissimo Blog Tour
organizzato per “Gheler” e ho scoperto che l’opera di Antonio Polosa è un
lavoro imponente perché il romanzo è ambientato in un mondo fantasy complesso e
articolato. C’è uno studio dettagliato dei territori e dei popoli che abitano
luoghi ben definiti, ognuno con le proprie caratteristiche che denotano un
connubio perfetto tra originalità e fantasia.
Autore: Antonio Polosa
Genere: Saga Fantasy
Editore: Damster edizioni
Trama:
Adne è una Etne che vive nel Sialden, e il suo
legame, il Ledah, la costringe a compiere passi indesiderati. Oltre a
limitare i suoi sentimenti, questo finisce anche per guidarli. Quando le
radici del suo albero trovano l'intreccio, Adne non riesce ad accettare
l'unione forzata con un Etne che lei non conosce nemmeno e per questo
decide di fuggire nella speranza di trovare la freccia di Asvelt, un
legame di drago capace, secondo le leggende, di spezzare un legame. Gheler
è un esploratore e un cacciatore di legami che si rivela essere il re
degli Orghen e di tutte le montagne di fuoco nonostante appartenesse a
un’altra razza. Le sue cicatrici e la sua spaventosa seconda forma
nascondono un tragico e misterioso passato legato al suo odio e al suo
desiderio di vendetta verso Onimea, uno degli ultimi draghi nobili del
continente custode dell'unico legame capace di ucciderlo. Adeleo è
il principe di Nuria ma non l'erede, un impero in continua espansione
che non ha nessun legame con la natura. Quando salva Elden, una Elielan
del mare di Selgo dalle grinfie del suo stesso popolo, prende in
custodia il suo legame, una perla irregolare, e viene esiliato da tutti i
domini di Nuria.
Le loro strade s'intrecceranno e lasceranno una
traccia indelebile nei cuori di ognuno, portando indirettamente le
numerose razze ormai martoriate dalla guerra a un futuro e possibile
nuovo modo di coesistere.
Se un legame muore, brucia o viene distrutto, l'Etne, l'Elielan o l'Orghen muore.
STILE: 8
STORIA: 8
COPERTINA: 7
Il romanzo si presenta subito in modo accattivante:
il lettore apprende i fatti da ben quattro punti di vista. Ogni personaggio esprime i propri pensieri, i
desideri, inizialmente come voce solista per poi ritrovarsi, ben presto, in una
pluralità di voci che corrisponde all’incontro dei nostri eroi che decidono di
continuare il viaggio Insieme. Allora conosciamole meglio queste creature
“molto particolari”.
“Se esiste l’odio e il dolore, deve esserci una
ragione”.
Quando un Etne nasce stringe nella mano un seme
che i genitori devono piantare e curare fino alla nascita della piantina che si
trasformerà in un albero (Ledah) e donerà, al suo Etne, tutto ciò di cui ha
bisogno. Adne è una Etne, desiderosa di scoprire il mondo, di provare
sensazioni nuove, così decide di allontanarsi dal suo Ledah per affrontare la
vita senza alcuna protezione. Abbandonare un luogo sicuro per confrontarsi con
la vita vera: quando fantasy e realtà si fondono!
“Esistono più buoni motivi per combattere che per
amare”.
Per il popolo dei Nuriani, tre sono i sacri ideali:
la guerra, l’onore e la conquista. Il principe Adeleo odia la guerra, ama la
riflessione ed è pronto ad aiutare coloro che ne hanno bisogno. Adeleo
rappresenta la speranza, per il suo popolo, di un futuro costruttivo e libero
da tirannie. Ancora la realtà di tanti Paesi, devastati dalla guerra, che
sognano una guida giusta e illuminata come Adeleo. Politica e fantasy si
intrecciano.
“Se la causa è l’amore, non può esistere condanna,
sbaglio o giudizio”.
Il popolo degli Elielan vive nei mari, sono i
signori del mare. Elden, una Elielan, è legata al Gadah, una perla, capace di
catturare e interpretare i sentimenti umani. Anche Elden è spinta da curiosità
per il mondo al di sopra delle acque, nulla e nessuno può fermarla!
“L’odio è difficile da estinguere, al contrario
dell’amore e della fiducia”.
Gheler l’esploratore che cammina per i sentieri
bui della vendetta, Gheler re degli Orghen, Gheler cacciatore di legami e di
draghi. Egli è un uomo dal cuore di ghiaccio, indifferente a ogni cosa,
convinto che “ogni uomo è destinato a subire la propria sorte”. E’ istinto,
pura vendetta, coraggioso e solitario, alle prese con un passato misterioso.
Questi personaggi danno vita a un racconto dinamico,
interessante, che analizza l’animo umano attraverso percorsi selvaggi e
fantasiosi in cui tutto può accadere. Lascio a voi scoprire la storia, il suo
intreccio, l’evolversi di situazioni che il destino si diverte a incrociare. Io
vi narro, invece, di uno scrittore che ha saputo proiettare, in un mondo
fantastico, elementi importanti per l’esistenza degli uomini.
Antonio Polosa
narra di amicizia e d’amore, narra di emozioni che colorano la vita di tutti
noi. Le sue parole evocano un mondo magico, dal fascino avvolgente, in cui i
protagonisti, coraggiosi e temerari, vivono momenti di gioia intrecciati con
dolori e oscuri segreti che riemergono dal passato.
Lo ripeto, amore e amicizia
sono l’anima di questo romanzo scritto in modo fluido, mai banale, con
un’originalità che rispecchia un animo sensibile e un’attenzione ai piccoli
gesti che rende, ogni pagina, fonte di coinvolgimento per il lettore. Leggere
questo romanzo è un po’ come leggere la trasposizione della vita dalla realtà
al romanzo. Andrea Polosa ha dimostrato, ancora una volta, come “vita e
letteratura” siano unite in un rapporto confidenziale, inscindibile. Lo
scrittore rielabora la vita e la pone come base di partenza di una storia
avventurosa; egli seleziona ciò che è importante nella nostra esistenza e
trasferisce queste priorità all’interno di un mondo fantasy . Le parole
trasformano le emozioni in magia e trasportano il lettore nel mistero di un
mondo che pur essendo “pura fantasia” mostra molte analogie con la vita vera, ed è questo che mi è capitato leggendo “Gheler”, ho ritrovato “l’esistenza
dell’uomo” con i suoi drammi, le sue debolezze, le sue speranze. Per questo vi
invito a leggere “Gheler” un romanzo sensibile che vi permetterà di ritrovare
quel legame emotivo che unisce letteratura e vita. Vorrei, infine, ringraziare
Antonio Polosa per aver messo a disposizione di tutti lo spin-off “Eslivio di
Doppiariva. L’eremita dei lupi”.
Questo breve racconto narra di Eslivio, personaggio
secondario di Gheler, della sua misteriosa nascita e di come sia diventato un
cacciatore di draghi e di legami. La sua
vita avventurosa è narrata con maestria creando una continua curiosità nel
lettore che rimane affascinato dai duelli, dalle trasformazioni, dalle scelte
che gli uomini compiono in nome dell’amore. Anche in questo racconto ritroviamo
un uomo alle prese con i draghi, alla continua ricerca di un legame che possa
sconfiggere la morte. Esisterà tale legame? Si può ritornare dal Regno della
Morte? Naturalmente la risposta a queste
domande dovrete cercavela da sole, mie care amiche-lettrici. Io posso solo
dirvi che Antonio Polosa ha creato un nuovo legame tra me e Gheler: sono
curiosa di leggere cosa mai succederà
nel mondo fantastico dei cacciatori di draghi che custodiscono immensi
tesori.
Ora vi lascio porgendo a tutti un caro saluto nella speranza di
rivedervi presto a Vandelia. Non conoscete Vandelia? Mi dispiace per voi!
Leggete “Gheler” e il misterò svanirà.