martedì 24 gennaio 2023

RECENSIONE | "La vendetta del ragno" di Lars Kepler

Con “La vendetta del ragno” (Longanesi) torna il libreria Lars Kepler, pseudonimo della coppia best seller del thriller scandinavo Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril. È la storia di un serial killer che, prima di uccidere, manda enigmi alla polizia.

STILE: 8 | STORIA: 9 | COVER: 8
La vendetta del ragno
Lars Kepler

Editore: Longanesi
Pagine: 608
Prezzo: € 23,00
Sinossi

Saga Bauer non è più un'agente della polizia di Stoccolma. È stata sospesa dal servizio, ma non desidera altro che tornare al lavoro che ama. La sua già tormentata esistenza è sconvolta da un messaggio anonimo. Qualcuno ha una pistola con nove proiettili pronti a uccidere altrettante persone, e l'ultima vittima della lista di morte è il commissario Joona Linna. Chiunque lo abbia scritto ha un solo scopo: far ricadere sulla coscienza di Saga il peso di quelle morti e, soprattutto, la responsabilità di salvare la vita all'ex collega e amico. L'omicidio del capo della polizia svedese Margot Silverman è la conferma della minaccia, e della presenza di un nuovo serial killer. Un individuo disposto a tutto e che probabilmente ha un conto in sospeso con Saga. Come un ragno che tesse la tela intorno alla preda, il killer pone lentamente fine alla vita delle vittime e sigilla il suo rituale facendo ritrovare i loro corpi avvolti in una sorta di bozzolo nei pressi dei cimiteri di Stoccolma. Mentre all'interno della polizia le false piste scardinano ogni certezza, Joona Linna sa di avere le ore contate per risolvere uno degli enigmi più angoscianti della sua carriera.



Questo è il gioco dell’assassino, è lui a dettare le regole, e noi possiamo solo muoverci alla velocità stabilita da lui.

“La vendetta del ragno” è il nono capitolo della serie “Joona Linna”, è un thriller nordico pieno di azione e adrenalina con una trama costellata di enigmi. Joona Linna dovrà affrontare una nuova indagine che lo riporterà sulle tracce di un serial killer già incontrato in passato. 

Ci sono molte cose, nel nostro mondo, che possono cambiare di posto, e ciò che cessa di esistere spesso si lascia dietro un vuoto pericoloso che, in un modo o nell’altro, verrà colmato.

Saga Bauer non è più un’agente della polizia di Stoccolma. È stata sospesa dal servizio, ma non desidera altro che tornare al lavoro che ama. La sua già tormentata esistenza è sconvolta da un messaggio anonimo. Qualcuno ha una pistola con nove proiettili pronti a uccidere altrettante persone, e l’ultima vittima della lista è il commissario Joona Linna. Chiunque lo abbia scritto ha un solo scopo: far ricadere sulla coscienza di Saga il peso di quelle morti e, soprattutto, la responsabilità di salvare la vita all’ex collega e amico. L’omicidio del capo della polizia svedese Margot Silverman è la conferma della minaccia e della presenza di un nuovo serial Killer. Un individuo disposto a tutto e che probabilmente ha un conto in sospeso con Saga. Come un ragno che tesse la tela intorno alla preda, il killer pone lentamente fine alla vita delle vittime e sigilla il suo rituale facendo ritrovare i loro corpi avvolti in una specie di bozzolo. Joona Linna sa di avere le ore contate per risolvere uno degli enigmi più angoscianti della sua carriera. 

Il romanzo è ispirato a un fatto reale. Gli scrittori erano in gita in una foresta con la loro figlia. Addentrandosi nel bosco hanno scoperto un grosso sacco di plastica da cui spuntavano alcune ossa. Non hanno capito subito se fossero ossa umane o animali e hanno chiamato la polizia. Come scrittori hanno iniziato a fantasticare e hanno pensato a una particolare specie di ragno che avvolge la preda come in un sacco e poi discioglie le vittime con una sorta di acido che ha in corpo. Nasce così la figura di un serial killer speciale che dà alla polizia la possibilità di salvare le proprie vittime grazie ad enigmi che comunica prima di immergere le vittime nell’acido. È un killer che sfida la polizia e sembra dire ai detective che la colpa è loro se le vittime muoiono perché non hanno saputo risolvere l’enigma. Il killer mostra nove pallottole bianche, nove piccole statuette che ritraggono le vittime, per nove persone che perderanno la vita a causa dell’incapacità della polizia. Il killer crede nella sua invincibilità, ma forse c’è un motivo più nascosto, un impulso incontrollabile, che lo obbliga a far ricadere la colpa su qualcun altro. 

 Leggere “La vendetta del ragno” è come immergersi in un girone infernale dove i pensieri del serial killer vengono alla luce ed esprimono una sua razionalità. Anche i “buoni”, però, hanno lati oscuri e cupi. In un’atmosfera travolgente l’autore punta i riflettori sui più bui anfratti dell’animo umano. Il finale non è scontato e questo rende la storia ancora più interessante. 

La trama è cupa e violenta, ma non perde mai di vista la psiche dei personaggi, i loro desideri, i dolori, le frustrazioni, le paure. Un romanzo che narra la crudeltà umana. Lo fa con un ritmo volutamente trattenuto nei primi capitoli, lasciato poi libero di correre quando gli eventi degenerano. 

Non dovete aver paura ma toccherete con mano il terribile abisso in cui è celata la verità. Lars Kepler sfida il lettore: c’è qualcuno che non si fermerà davanti a nulla prima di aver ottenuto la sua truce vendetta. Un rompicapo intriso di sangue dove tutti possono essere colpevoli, dove nasce il sospetto dell’integrità morale e professionale della polizia. Per scoprire la verità c’è un pegno da pagare, siete pronti? La partita con la morte può aver inizio, le tenebre vi aspettano.

1 commento:

  1. Ma sai che non ho mai letto i libri di keplers, e invece mi piacerebbe molto. Lo cerco, magari rientra nell'abbonamento Kindle Unlimited :-D
    Buona domenica 🙂

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