Dal 10 febbraio in libreria l’atteso nuovo thriller dello spagnolo Juan Gómez-Jurado: “Lupa Nera”, edito da Fazi nella collana Darkside. Si tratta del secondo capitolo della trilogia bestseller iniziata con “Regina Rossa”, campione di vendite in Spagna per due anni consecutivi e pubblicato in Italia l’estate scorsa conquistando il cuore dei lettori.
Ecco i cinque motivi per cui “Lupa Nera” è un libro da non perdere. Il sottile fascino del lato oscuro, una marea criminale, vi travolgerà fino all’imprevedibile finale.
1. Perché “Lupa Nera” segna il gradito ritorno di Antonia Scott e Jon Gutiérrez. A beneficio di coloro che si sono persi il primo capitolo della trilogia, descriverò brevemente i due protagonisti carismatici. Antonia è una donna speciale: non è una poliziotta, né una criminologa. Non ha mai portato un’arma eppure ha risolto tantissimi casi. Come? Potrei anche dirvelo, ma non voglio rovinarvi la sorpresa. Sappiate che Antonia è dotata di un’intelligenza straordinaria, non ha paura di niente, ma combatte da sempre contro i suoi demoni interiori.
Antonia non ha paura quasi di niente, tranne che di se stessa. Della vita, forse. Il suo passatempo è immaginare per tre minuti al giorno il modo in cui suicidarsi. Sono i suoi tre minuti. Sono sacri.
Jon Gutiérrez è ispettore di polizia a Bilbao, omosessuale, elegante, un omone di due metri ma non grasso, ha un carattere impulsivo e non si lascia calpestare da nessuno. Ha un cuore d’oro, sempre pronto a difendere i deboli. Sa gestire con rispetto le fragilità di Antonia che sono come fantasmi pronti a perseguitarla. La sua mente è in grado di lavorare su diversi piani temporali situati nel futuro.
La mente di Antonia è piuttosto come una giungla, una giungla piena di scimmie che saltano a tutta velocità da una liana all’altra portando cose. Molte cose e molte scimmie, che si incrociano in aria e si mostrano i denti.
2. Perché “Lupa Nera” è un thriller pieno d’azione, di suspense, di intrighi e ironia. Il ritmo frenetico ci coinvolge in una storia ben congegnata con più scenari di cui vi narrerò il minimo indispensabile. L’unità Regina Rossa torna operativa. Una nuova missione viene assegnata ad Antonia e Jon: dovranno recarsi sulla Costa el Sol per cercare Lola Moreno, la moglie di un mafioso russo appena assassinato. Non saranno i soli a cercare Lola, in molti vorrebbero ritrovarla. La Lupa Nera è sulle sue tracce. Di più non vi svelo.
C’era una volta una bambina cresciuta in una casa triste e senza amore, dove il cibo sapeva di cenere e il futuro era nero.
La bambina rimase da sola, aveva perso ciò che più amava, un principe adorabile, coraggioso e generoso.
C’era una volta una bambina che non si sarebbe lasciata prendere.
3. Perché in questo capitolo della trilogia l’autore caratterizza in modo più completo i due protagonisti e ci permette di conoscerli meglio attraverso una profonda introspezione psicologica. Antonia ha un dono che è allo stesso tempo una maledizione: un’intelligenza straordinaria. Ha un’elevata capacità di autocontrollo, gestisce bene le sue emozioni ma c’è qualcuno che potrebbe batterla in una sfida all’ultimo sangue. Conoscere meglio i protagonisti ci permette di sentirci più vicini a loro e scopriremo che anche i personaggi secondari hanno un loro fascino. Sono figure forti e vendicative che non si fermano davanti a nulla. Si muovono su un territorio minato da interessi e si nutrono di un odio profondo. Sanno che la morte è sempre accanto a loro ma il desiderio di vendetta è forte, è un bisogno, è un piacere. I nemici di Antonia e Jon sono avvisati.
4. Perchè l’autore ha un modo brillante di narrare, cattura l’attenzione del lettore che si trova a partecipare alle indagini provando curiosità, odio per i malvagi onnipresenti e schierandosi al fianco di Antonia e Jon. Dopo aver letto “Regina Rossa”, aspettavo con ansia il seguito e non sono rimasta delusa. “Lupa Nera” è un thriller dalla trama imprevedibile che parte lento, poi il ritmo aumenta tra agguati in locali pubblici, inseguimenti, inganni e macabri ritrovamenti. Le descrizioni sono ridotte all’essenziale, i linguaggi concisi, ma non manca l’umorismo dosato in modo da risolvere tensioni, facilitare rapporti e relazioni umane, sbrogliare situazioni difficili.
5. Perchè la trilogia di Gomez-Jurado diventerà una serie tv Amazon Prime. Nel progetto in corso è coinvolto l’autore Juan Gomez-Jurado, scrittore e giornalista madrileno, in collaborazione con la sceneggiatrice Amaya Muruzabal.
In conclusione, vi segnalo che giovedì 10 febbraio alle ore 18:00, in occasione dell’uscita del romanzo, l’autore sarà live in diretta su facebook (pagina evento) con Sandrone Dazieri.
ah bene, quindi è diventato già una serie tv!
RispondiEliminase ne vale la pena, mi sa che mi conviene recuperare il precedente romanzo!! ^_-
ciao Aquila!
Sono proprio curiosa di vedere la serie e aspetto con ansia il terzo capitolo della saga :)
Elimina