mercoledì 17 aprile 2019

BLOGTOUR | "Non ti lascerò" di Chevy Stevens | I 5 motivi per leggere il libro

Arriva domani in libreria “Non ti lascerò”, il nuovo romanzo di Chevy Stevens, nella collana Darkside della Fazi Editore. La scrittrice, miglior autrice di thriller canadese, ci propone un romanzo duro a tratti violento che lascia il lettore senza fiato. Assisteremo a un’ossessione amorosa che sfiora la tragedia nutrendosi di legami sbagliati. Tutto  ruota intorno alla figura di Lindsey, una giovane donna che narra il suo tormentato rapporto con il marito, la fuga, il difficile inserimento in una vita ordinaria e il ritorno dell’incubo perché “non ti lascerò” suona come una dolce promessa ma si rivelerà essere una terribile minaccia.


Non ti lascerò
Chevy Stevens (traduzione di G. Marano)

Editore: Fazi
Pagine: 428
Prezzo: € 17,50 
Sinossi
Un uomo molto attraente che ti porta in vacanza in un resort di lusso: il mare cristallino, la spiaggia bianchissima, un luogo paradisiaco. Un sogno, per Lindsey. Almeno in apparenza. Nella realtà, il matrimonio di Lindsey è un incubo. Andrew è un uomo morboso: qualunque gesto della moglie, anche involontario, può scatenare la sua rabbiosa gelosia e farlo diventare violento. Beve molto e ha minacciato di ucciderla, se scappa. Una notte, Lindsey riesce finalmente a fuggire portando con sé la figlia. Non torneranno più. Il marito verrà arrestato in seguito a un incidente e per lei e la bambina inizierà un periodo di pace. Undici anni dopo, Lindsey è una piccola imprenditrice, e la sua vita e quella della figlia adolescente scorrono tranquille in una nuova città. Lei frequenta un gruppo di sostegno e ha un nuovo fidanzato, Greg, che la ama più di quanto lo ami lei. Fino a quando Andrew non viene scarcerato e cominciano ad accadere cose strane, una serie di incidenti sempre più misteriosi.

Lei e Sophie sono nei guai o si sta solo suggestionando? È Andrew che vuole fargliela pagare per ogni giorno trascorso dietro le sbarre? È tornato per mantenere la sua promessa? D’altronde, chi altro potrebbe essere…? 



5 MOTIVI PER LEGGERE IL LIBRO
Non avevo molto tempo. Lui stava aspettando in spiaggia, e avrebbe contato ogni minuto. Mi spruzzai dell’acqua fredda sul viso, lasciando scorrere i rivoli sul collo e sulla maglia. Fissai lo specchio. Cercai di ricordare come tenere le labbra per non avere un’aria così spaventata, rilassai i muscoli intorno agli occhi, strofinai il mascara sbavato. Gli avevo già detto che non stavo flirtando con quell’uomo, ma era come gridare nell’oceano.
Come avrete compreso, “Non ti lascerò” è un thriller incalzante, avvincente, enigmatico. La storia procede con ritmo serrato e cattura l’attenzione del lettore. I protagonisti non sono nettamente divisi tra buoni e cattivi poiché il lato oscuro dell’amore rovescia i ruoli, insinua sospetti, mette i brividi. Mi sono ritrovata, infatti, intrappolata in una ragnatela mortale che la scrittrice ha tessuto con abilità narrativa intrecciando false piste, dubbi, bugie e vendette, cattivi presagi e ossessioni.

In questa tappa del Blogtour dedicato al romanzo ho il piacere di esporvi cinque motivi per leggere questo romanzo:

1. Perché la trama sostiene una gran verità: la violenza ha mille volti!

L’autrice è immediata, non perde tempo prezioso, presentandoci Lindsey e suo marito Andrew, insieme alla loro figlioletta Sophie, durante una vacanza ad alto tasso di adrenalina. Andrew inizialmente è l’uomo perfetto. È premuroso, gentile, sa come far sentire Lindsey la donna più amata al mondo. Poi, quasi senza accorgersene, Lindsey entra in un abisso di buio e si trasforma. Da principessa diventa una nullità ma non riesce a capire che ciò è solo l’inizio di un incubo. I primi soprusi di Andrew vengono perdonati sulla scia di scuse fallaci poi, finalmente, Lindsey toglie la benda che ha sugli occhi e decide di dire basta  per riprendersi la propria dignità, la libertà, la vita.

Lei, la preda inerme: “Il nostro matrimonio non funziona. Non sono felice. Tu bevi di continuo e Sophie vede, capisce. Non mi lasci fare niente. Sei così ossessivo. Mi sento soffocare.”

Lui, il cacciatore manipolatore:  “Se mi lasci, se anche solo ci provi, Sophie si ritroverà soltanto con un genitore, hai capito?”

La violenza psicologica è un’arma più subdola della violenza fisica. È una forma ambigua di maltrattamento perché invisibile e silenziosa. Nel romanzo leggeremo d’insulti, umiliazioni, minacce. Poi ci sarà anche l’aggressione. Prima si spezza l’anima poi si passa al corpo. Reagiamo donne! Se diventiamo pecore i lupi ci mangiano.

2. Perché potrete oltrepassare quella porta chiusa e guardare “il grande fratello” intriso di paura.

La famiglia felice del Mulino Bianco, tutti lo sappiamo, non esiste. Tra le mura domestiche tutto cambia e noi lettori abbiamo, con questo romanzo, la possibilità di osservare la paura della protagonista e capire i motivi del suo comportamento. Lui appare gentile, affidabile, amorevole, amichevole. Poi, chiusa la porta di casa, diventa ostile, aggressivo, minaccioso.
La paura monta e si fa strada nel mio corpo, irrompendo come una bestia gigante e sgraziata.
Andrew è possessivo, installa delle telecamere in tutta la casa. Lindsey deve mandargli continuamente dei messaggi. Lui controlla i suoi abiti, i conti, fruga nei suoi cassetti. È un manipolatore e non è in grado di gestire le sue emozioni. Crea un clima di paura e per il lettore è facile immedesimarsi nei protagonisti, partecipare alle loro emozioni, scavare nella loro psicologia. Proveremo ansia e tensione, paura e sollievo. Avremo la possibilità di mettere alla prova la nostra emotività condividendo forti emozioni. In tutto il romanzo percepirete un’atmosfera di minaccia indefinita. Potrete, a un certo punto, giocare anche a nascondino. Qualcuno si nasconderà e un altro cercherà di trovarlo. C’è chi fugge e chi insegue. Preda e cacciatore. Attenti però: la violenza può ricadere sul violento. Giustizia o vendetta?

3. Perché potrete scoprire “l’effetto farfalla”.

“Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo”. Questa locuzione rende in modo perfetto ciò che succederà a un certo punto della storia. Una singola azione può determinare un grande cambiamento e influire sul destino di molti. Lindsey farà qualcosa, non vi svelo cosa, che provocherà una sequenza di eventi, conseguenze, reazioni, destinata a cambiare la vita di molte persone. Vi chiederete: “Chi si accorge di un battito d’ali?” Leggete e capirete perché tutto il nostro mondo è collegato da tanti piccoli fili invisibili. Capirete cosa si nasconde dietro il sorriso di un alcuni uomini e riflettendo giungerete alla conclusione che da un battito d’ali può nascere la libertà.

4. Perché a un buon thriller non si può resistere.

Leggendo questo thriller in particolare verrete a contatto con un timore universale: l’amore malato. Ogni capitolo vi regalerà forti emozioni, ansie e timori. Potremo identificarci con la protagonista e vivere, con lei, profonde paure. Abbiamo la possibilità di osservare da lontano l’amore malato. Questo thriller ci porta vicino alla cronaca, alla realtà. In voi il dubbio sarà sovrano e proverete un’enorme curiosità riguardo agli sviluppi narrativi. Chiuso il libro proverete un senso di sollievo ma sarete scossi dall’idea che nessuno è al sicuro tra le braccia della persona amata. Inizierete un viaggio turbolento in cui tutto è poco rassicurante ma giungerete alla meta, il finale, in cui tutto verrà svelato. Finita la lettura potremo ritornare alla nostra normale quotidianità ma ponendo un po’più di attenzione a tutto ciò che ci circonda. Sentirsi al sicuro e tirare un sospiro di sollievo è un tutt’uno ma non abbassiamo mai la guardia. La violenza mascherata d’amore potrebbe bussare alla nostra porta e il “mostro” potrebbe guardarci in faccia e sorriderci.

5. Perché è un libro dai mille volti.

“Non ti lascerò” è un libro intenso, moderno e per tutti. La scrittrice, con stile fluido e ritmo sostenuto, narra una storia travolgente che cambia pelle continuamente. È la cronaca di un delitto annunciato, non vi svelo chi muore. È un grido d’aiuto verso una giustizia con le mani legate. È il disperato desiderio di riallacciare legami mai sopiti. È la voglia di credere nell’amore. È un incubo travestito da cuore. “Ti amo” e “Ti uccido” diventano sinonimi di un amore che pugnala l’anima. È una fuga disperata, un non voltarsi indietro, un nascondersi agli occhi del mostro. Non tutto è però così evidente, l’autrice rivela solo la punta dell’iceberg e lascia che pian piano gli indizi ci conducano a scoprire un’atroce verità. Quando la salvezza è a portata di mano basta un soffio e il destino mostra le sue carte. Carte nere. Carte di sangue.

2 commenti:

  1. Interessantissimo! Aspetto anche la recensione ufficiale 😬

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  2. Lo leggerò perché la Stevens mi convinse già con Scomparsa, e anche il successivo libro mi piacque. Credo che valga la pena leggere pure questo!!

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