lunedì 2 maggio 2016

RECENSIONE | "La ragazza del buio" di Anna Lyndsey

Cari lettori, oggi vorrei parlarvi di un romanzo che mi ha emozionata in modo particolare. Tranquilli non si tratta di un thriller ma di una storia vera che vede come protagonista una giovane donna a cui viene diagnosticata una rara malattia. Tuttavia non si tratta di una storia di dolore e di resa, sulla malattia vince il coraggio, l’amore, la speranza. Se vi ho incuriositi allora seguitemi ma con prudenza, il buio sarà il nostro compagno in un viaggio difficile e incredibile.

La ragazza del buio
Anna Lyndsey (traduzione di Stefano Beretta)

Editore: Garzanti | Pagine: 224 | Prezzo: € 16,90 

Sinossi: Chi non ha mai avuto paura del buio? Da bambina, Anna riusciva ad addormentarsi solo guardando le stelle illuminare la notte più profonda. Non sapeva che il buio sarebbe diventato il suo più grande amico. La sua salvezza, la sua speranza, la sua stessa vita. Anna è una ragazza come tante. Ama il cielo azzurro, il vento tra i capelli, il profumo del mare d'inverno. Ama Pete, il ragazzo che ha appena conosciuto. Ma un giorno tutto cambia. Anna sta lavorando come sempre al computer quando improvvisamente sente la sua faccia bruciare di un dolore insostenibile. I vestiti non riescono a proteggerla. La pelle di tutto il suo corpo non sopporta il contatto con un solo raggio di luce. Prima il computer, poi le lampade dell'ufficio, infine il sole. La diagnosi non le lascia scampo: una rara forma di allergia alla luce. Non c'è modo di curarla, Anna può solo lenire il dolore vivendo completamente al buio, isolata nella sua stanza. Eppure, quella che sembra una condanna alla solitudine e all'infelicità diventa l'occasione per una nuova vita. Una vita fatta di colori diversi da quelli che possiamo immaginare. Più vividi, più amati. Una vita fatta delle parole dei libri che ascolta e che disegnano l'oscurità di forme sempre nuove. Una vita piena di amore, quello per Pete, l'uomo che ha deciso di rimanere accanto a lei. L'uomo che la ama di un amore ogni giorno più forte, nonostante le difficoltà. Perché il loro abbraccio può illuminare anche la più buia delle notti.

STILE: 7 | STORIA: 8 | COPERTINA: 8

 Referto Medico

…Ora la paziente ha reazioni non soltanto sulle zone scoperte, ma anche attraverso gli indumenti… ne risultano irritazioni estremamente dolorose in tutte le aree del corpo.

Diagnosi e Attuale Capacità Funzionale

La diagnosi operativa è di dermatite seborroica fotosensibile, una sindrome conosciuta ma rara, estremamente invalidante che impone di evitare anche bassi livelli di esposizione alla luce. La sensibilità alla luce della paziente è talmente elevata e per lei causa di dolore da doversene tenere al riparo. Durante il 2006 la situazione si è aggravata, al punto che da parecchi mesi la paziente è confinata in una stanza della propria casa.

Prognosi

In base all’esperienza con altri pazienti e alla letteratura scientifica riguardante questo tipo di violente reazioni alle sorgenti luminose, la prognosi non è certa. Tuttavia si segnala un numero significativo di pazienti i cui problemi persistono a lungo termine, talvolta con estrema gravità.
Il buio fa paura, inquieta e disorienta ma per la giovane Anna diventa la sua salvezza, la sua stessa vita. Anna è una ragazza che ama il cielo azzurro, il mare, le stelle che illuminano la notte. Ma un giorno tutto cambia. Anna vive a Londra, ha un ragazzo che ama, un lavoro che la soddisfa. Crede in un futuro da costruire tra sogni e speranze. Mentre sta lavorando al computer, la sua faccia inizia a bruciarle procurandole un intenso dolore. Col passar dei giorni il fastidio si diffonde su tutto il corpo. La pelle di Anna non sopporta il contatto con un solo raggio di luce. Il medico che la visita fa una diagnosi terribile: dermatite seborroica fotosensibile. La malattia è talmente rara che non esiste una cura. Per lenire il dolore Anna dovrà vivere completamente al buio, isolata nella sua stanza. Inizialmente la ragazza si sente persa, crollano le sue certezze, le paure si presentano in forma di pensieri ed emozioni devastanti. Ma proprio la solitudine e l’infelicità diventeranno le ceneri da cui rinascerà la vita di Anna. Sarà una vita che rallenterà pian piano, giorno dopo giorno, fino ad essere del tutto inglobata dal buio. La porta si chiuderà sull’esistenza di Anna che non verrà sconfitta dal dolore perché accanto a lei c’è l’amore profondo e devoto di un uomo che nulla teme. Nel buio la ragazza  trascorre le sue giornate trovando conforto nelle parole dei libri che ascolta e che le permettono di vivere avventure sempre nuove. Anche la musica ha un ruolo importante in questa apparente condanna. La mente invece si impegna in giochi al buio come il quadrato di parole, lo scriba, alfabeto di nomi. Nel buio Anna combatte la sua guerra con piccole vittorie e grandi sconfitte. Pillole, lozioni antimicotiche, creme steroidee sono tentativi che si susseguono con minimi risultati. La vita diventa una corsa sulle montagne russe: periodi più quieti si alternano a cupe ricadute in cui la disperazione si risveglia. Il finale vi coglierà impreparati e lascio a voi il brivido della scoperta.
 E’ proprio in fondo all’oscurità che si nasconde la luce più vera.
“La ragazza del buio” è una storia vera vissuta dall’autrice che ha deciso di raccontare la sua esperienza per uscire dal buio in cui la malattia l’aveva confinata e per mostrare al mondo che anche nei momenti più terribili, quando tutto sembra irrimediabilmente perso, può nascondersi una luce che si alimenta con l’amore che vince ogni difficoltà.

Anna Lyndsey narra la sua malattia senza diventare mai noiosa. La sofferenza esiste, è una componente della vita, ed è inutile chiedersi: Perché a me?”

Inutile sprecare energia in domande che non avranno mai una risposta. È più opportuno incanalare quell’energia nell’apprezzare le piccole cose, ogni minimo miglioramento è una conquista epocale. Sicuramente la malattia ci porta anche a vivere momenti di profonda sfiducia e i cattivi pensieri prendono forma. Ho trovato molto interessante i temi trattati che vanno dal suicidio all’eutanasia volontaria al testamento biologico. Momenti di sconforto che poi vengono annullati dalla forza dell’amore, dal coraggio che una persona cara è in grado di trasmettere. Speranza e disperazione si alternano sulla giostra della vita.

“La ragazza del buio” è la testimonianza della capacità dell’autrice di lottare, è il racconto di una vita completamente al buio. Con brevi ma intensi paragrafi, l’autrice ci fa conoscere aspetti diversi della sua vita. Nella prima parte sono narrati i giorni trascorsi nell’oscurità dove anche il tempo si trasforma. Nella seconda parte trovano posto le piccole vittorie e le ricadute, i tentativi con nuovi medicinali e le cocenti delusioni. Il tutto è narrato in modo semplice e lineare in cui vi sarà facile riconoscere una sottile ironia. In ogni pagina troverete emozioni e sogni. La felicità per le piccole conquiste, la libertà che i libri regalano, il desiderio di non arrendersi anche quando la vita gioca brutti scherzi.
Non è possibile prevedere come qualcuno reagirà a una malattia cronica finché non ne è colpito. Coloro che pensavate sarebbero stati per sempre vostri amici si ritraggono stupiti e disgustati. Altre persone – spesso del tutto inattese – s’impegnano a rallegrarvi e continuano a farlo, in maniera meravigliosa, per anni. La gioia si cela in ogni banalità e aspetta soltanto di essere scoperta.

L’amore è impermeabile alla ragione. E le parole sono meravigliose.

19 commenti:

  1. Splendida recensione. La sinossi non poteva non attirarmi e adesso le tue parole sono una gradita conferma. Un libro che leggerò sicuramente.

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    1. Sarà sicuramente una lettura che ti regalerà emozioni e speranza:)

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  2. Mi ispira tantissimo!!! Lo prenderò!!! :)

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  3. Allora, premetto che non riesco ad avvicinarmi con troppa facilità a romanzi in cui aleggia in qualche maniera la malattia. Però possiedo il romanzo su kobo, la tua recensione mi ispira parecchio e quindi mi sa che dovrò farci un pensierino-ino-ino... :)

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    1. In questo romanzo la malattia è vista come un'opportunità per conoscere se stessi, per raggiungere nuovi traguardi riconsiderando il proprio modo di vivere. C'è sempre una speranza anche nei momenti più bui :)

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  4. Faccio il filo a questo libro da quando sono entrata a conoscenza della sua uscita.. devo ammettere, un pò mi inquieta, ma sono sicura che è una di quelle storie che bisogna leggere perchè c'è molto da imparare e poi il fatto che sia una storia vera non fa che aumentare la mia curiosità di avvicinarmi a questa lettura :)

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    1. Il fatto che sia una storia vera mi ha incuriosita fin dall'inizio. Questa malattia è rarissima, cambia la vita in modo radicale coinvolgendo anche chi ti vive accanto. Solo il vero amore si trasforma in forza anche nelle situazioni più difficili :)

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  5. Ovviamente è difficile dare pareri a una storia, però di solito mi piace leggerle. Conosco questa storia perché me ne ha parlato un'amica dopo aver letto il libro (me ne ha parlato dopo aver avuto mio consenso ovviamente ahahahah), ma nonostante tutto io non penso che leggerò il libro. Non so di preciso perché, ma non mi da una grande sensazione di 'voler scoprire la storia'.

    In ogni caso sono contenta che a te sia piaciuto!

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    1. Nella prima riga intendevo a una storia vera ovviamente. Ho saltato una parola ><

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    2. Mai affrontare una lettura facendo violenza su se stessi. Se non te la senti fai bene a passare :)

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  6. Ciao Aquila, possiedo questo libro e presto lo leggerò...una persona me ne ha parlato e tu oggi mi hai tanto emozionata. Confesso che fino apoco fa era una storia che mi spaventava tanto affrontare, ma forse tu mi hai dato quel pizzico di coraggio che mi mancava per gestirla senza soffrire troppo. Toccante davvero la tua recensione, con quella speranza che non deve mancare in una storia come questa.

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    1. Leggere una storia vera che parla di una malattia richiede sempre coraggio. Io credo che affrontare le nostre paure vuol dire sconfiggerle per sentirsi un po' più forti. Conoscere il coraggio di chi affronta il dolore quotidianamente è importante perchè ci dimostra che bisogna lottare sempre conservando nel cuore il seme della speranza :)

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  7. È un libro che aveva già attirato la mia attenzione, ma mi lasciava anche un po' dubbiosa. Sono davvero felice di aver letto una recensione così bella.. Sei riuscita a cambiare Il mio punto di vista :)

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    1. Non è un libro facile, quasi impossibile immedesimarsi nella protagonista ma si possono condividere con lei i tanti momenti altalenanti della malattia. Molte le riflessioni poche le reali soluzioni. A rendere il tutto più sopportabile c'è l'amore che non permette a nessuno di arrendersi :)

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  8. Ciao! E' un libro sicuramente profondo e mi piace leggere storie di vita, quindi lo inserisco in WL =)

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    1. La storia è narrata con una calma interiore che trasmette la voglia di provare nuove terapie per non arrendersi mai. La vita, a volte, riserva prove difficilissime. Noi possiamo arrenderci o lottare. Io penso che bisogna sempre reagire, anche se i momenti difficili saranno sempre molti, per poter dire:"Ho fatto del mio meglio." :)

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  9. sai che non credevo fosse un libro così "singolare"? lo avevo bollato prima ancora di scoprire la tua recensione e invece sembra davvero molto molto bello. grazie per le tue parole Aquila, mi hanno aperto la mente.

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    1. E' un libro che tratta un argomento molto delicato, la protagonista narra come sia cambiata la sua vita a causa di una malattia rarissima. Non è mai noioso, alterna disperazione e speranza, si basa sul coraggio di voler vivere apprezzando ogni piccolo miglioramento :)

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