giovedì 21 gennaio 2016

RECENSIONE | "Tempi glaciali" di Fred Vargas

Salve, cari lettori :)
Oggi vorrei parlarvi di una scrittrice che ho scoperto recentemente, si tratta della scrittrice francese Fred Vargas. Con lei ho riscoperto il romanzo a enigma, le metodiche ricostruzioni ambientali, l’indagine psicologica. Il romanzo che ho letto è stato pubblicato nel 2015. Si tratta di “Tempi glaciali”, traduzione di Margherita Botto, per Einaudi.

Tempi glaciali
Fred Vargas

Editore: Einaudi
Pagine: 442
Prezzo: € 20,00

Sinossi: Una caccia ai fantasmi tra demoni e strane leggende. Dai ghiacci d'Islanda alla Rivoluzione francese. Il nuovo caso per il commissario Adamsberg e la più stravagante armata dell'Anticrimine parigina. Si è mobilitata tutta l'Anticrimine del tredicesimo arrondissement di Parigi sul caso dei due apparenti suicidi. Il coltissimo capitano Danglard, grande estimatore di vino bianco, l'energica Violette Retancourt, lo specialistica in pesci d'acqua dolce Voisenet. Ma soprattutto lo svagato, irresistibile, "spalatore di nuvole", il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. Tutto inizia col ritrovamento di due corpi e la scoperta di uno strano simbolo scarabocchiato accanto a ciascuno di essi. Ma come sempre accade nelle storie di Fred Vargas, questo non è che l'avvio di una avventura che finirà per snodarsi in mezza Europa tra una balzana setta di adepti della Rivoluzione francese e una gita in Islanda finita in tragedia.


STILE: 8 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7

Conosceva Adamsberg da abbastanza tempo per sapere che, nel suo caso, la parola “riflettere” non aveva alcun significato. Adamsberg, non rifletteva, non si sedeva da solo a un tavolo, impugnando una matita, non si concentrava davanti a una finestra, non ricapitolava i fatti su un tabellone, con frecce e cifre, non appoggiava il mento su una mano. Vagolava, camminava senza far rumore, ciondolava da un ufficio all’altro, commentava, andava avanti e indietro a passi lenti, ma nessuno l’aveva mai visto riflettere. Sembrava un pesce alla deriva. No, un pesce non va alla deriva, un pesce persegue il suo obiettivo. Adamsberg faceva pensare piuttosto a una spugna, sballottata dalle correnti. Ma quali correnti?

Dai ghiacci dell’Islanda giunge a Parigi l’eco di una drammatica vicenda popolata da demoni e strane leggende. Due apparenti omicidi reclamano l’attenzione del commissario Adamsberg e della sua squadra Anticrimine del tredicesimo arrondissement di Parigi. Sulla scena del crimine viene rinvenuto uno strano simbolo che, a un più attento esame, si rivela essere una “ghigliottina”. Questo simbolo verrà ritrovato accanto a vari cadaveri e sarà un filo d’Arianna che condurrà il commissario verso la soluzione del caso. Sarà un’indagine complessa in cui magia e ragione si troveranno l’una contro l’altra. Parigi non sarà l’unico luogo in cui la squadra dell’anticrimine raccoglierà indizi e interrogherà possibili colpevoli. L’ispettore Adamsberg  avrà a che fare con il misterioso “Killer dell’Islanda” e con l’ancor più misterioso afturganga, una specie di mostro che custodisce l’inviolabilità di un’isoletta disabitata al largo dell’Islanda. Qui, molti anni prima, avvenne una tragedia che vide coinvolti un gruppo di persone in gita. Una tragedia su cui non si è mai fatta piena luce, una tragedia che nasconde una terribile verità. L’afturganga ha il potere di attirare a sé coloro a cui vuol “donare” qualcosa, al suo richiamo non si può resistere e Adamsberg non resisterà. Affronterà un lungo viaggio per recarsi sulla piccola isola, a forma di testa di coniglio, che presenta, al centro, una magica roccia tiepida. Tuttavia non ci saranno solo demoni e leggende per l’ispettore. La magia si scontrerà con la ragione rappresentata da una setta di adepti della Rivoluzione francese. Che collegamento c’è tra gli omicidi, l’afturganga e la Società per lo studio degli scritti di Maximilien Robespierre?

PERSONAGGI
Fred Vargas descrive in modo minuzioso i suoi personaggi, sia fisicamente che psicologicamente. Essi sono liberi, gestiscono in maniera autonoma la loro vita e si sottraggono alla volontà della scrittrice. Tra le pagine del libro ci raccontano il loro passato e ci mostrano il loro presente. Due sono i personaggi che mi hanno incuriosita tantissimo.

Il commissario Adamsberg, sbadilatore di nuvole, è un uomo che un metodo molto particolare per affrontare i casi intricati. Spesso sembra brancolare nel buio, appare distratto e ama fare lunghe passeggiate, senza bussola, nella nebbia. Durante queste passeggiate ha delle illuminazioni, delle intuizioni che lo portano a concludere positivamente l’indagine.


Al suo fianco troviamo il comandante Danglard, uomo metodico, separato, in sovrappeso con la passione per l’alcool. Si occupa con amore di cinque figli: due coppie di gemelli e uno non suo. E’ un uomo elegante, ha conoscenze scientifiche e storiche.

ROMANZO A ENIGMA
“Tempi glaciali” è un romanzo a enigma in cui l’investigatore e il lettore hanno a disposizione le medesime conoscenze e possono, quindi, risolvere entrambi il caso. Il primo delitto, ne seguiranno altri, viene commesso subito, nelle prime pagine del libro e appare fin dall’inizio evidente la complessità dell’indagine. I potenziali colpevoli sono più di uno e bisogna andare a ritroso nel tempo per scovare tutti gli elementi che porteranno alla scoperta del colpevole. Interessante è la tecnica investigativa che consiste nell’analizzare le circostanze certe scartando quelle probabili, nell’esaminare tutti i potenziali colpevoli controllando non solo le azioni e gli alibi,ma anche i caratteri e le motivazioni di ciascun indiziato. Adamsberg e la sua squadra compiono un’indagine complessa che si arricchisce di nuovi sviluppi ma tutto si svolge sempre in un’atmosfera tranquilla. La violenza non è quasi mai descritta, il cadavere non è orrendamente sfigurato, la scia di sangue è assente. Al crimine si oppone la ragione dell’investigatore, la sua autorità. Alla fine la legge trionfa ristabilendo la verità e la fiducia nella ragione. Il bene vince sul male.

PENSIERI SPARSI
“Tempi glaciali” è un romanzo che ho letto con molta curiosità perché non conoscevo l’autrice e non sapevo cosa aspettarmi. Le prime pagine mi hanno descritto subito l’ambiente in cui matura il primo omicidio. Il ritmo è pacato. Le parole, scelte con molta cura, danno vita a una narrazione priva di adrenalina ma ugualmente coinvolgente. I personaggi sono “uomini non perfetti”, hanno difetti e pregi che li rendono “reali” e interessanti. Anche se non ho provato ansia, credo che lo scopo di questo genere di romanzo sia proprio trasmettere tranquillità al lettore, lo svolgimento delle indagini mi ha coinvolta. Mi piace l’occhio indiscreto che ci mostra i protagonisti al di fuori del loro lavoro, la tenerezza di Danglard con i propri figli è un elemento in più che ci permette di conoscerlo meglio. Adamsberg è continuamente alla ricerca della verità, non ha paura di nulla, combatte per la giustizia. Adopera razionalità e intuito nei suoi percorsi di conoscenza. La ragione, concreta e ferma, si sposa con i sogni, con le nuvole in continuo movimento.

Se volete conoscere Adamsberg e la sua squadra, non vi resta che leggere “Tempi glaciali”. Io, nel frattempo, cercherò di recuperare altri romanzi della Vargas : ) 

19 commenti:

  1. Ciao! Già altre persone mi avevano consigliato di leggere Fred Vargas, ovviamente io mi ero scordata della sua esistenza ma grazie alla tua intervista ho recuperato il suo nome! Credo che con l'ultimo buono di Natale prenderò proprio questo romanzo :)

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    1. Anche a me avevano consigliato di leggere i romanzi della Vargas e ora posso dire che erano ottimi consigli :)

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  2. Il commissario Adamsberg è da conoscere prima o poi! A me questo suo ultimo romanzo, per il quale la Vargas ci ha fatto aspettare ben 4 anni, è piaciuto molto ma i suoi precedenti secondo me sono ancora meglio. Recupera tutti i gialli di Adamsberg, saranno letture una più bella dell'altra, garantito!
    Paola

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    1. Inizierò dai primi romanzi per comprendere meglio ogni sfaccettatura di ciascun personaggio. Sarano letture coinvolgenti :)

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  3. Ciao! Ho proprio questo libro nella mia libreria, ma non l'ho ancora letto perchè pensavo facesse parte di una serie, ma vedo che tu lo hai letto e apprezzato, quindi mi hai tolto ogni dubbio!!
    Come sempre bellissima recensione!!

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    1. Se ho ben compreso le dinamiche, alla base dei romanzi della Vargas, i personaggi sono sempre gli stessi. Ogni storia scopre caratteristiche nuove dei loro caratteri rendendoli sempre più avvincenti e complessi :)

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  4. Che bella recensione, mi hai fatto venire voglia di leggere subito questo romanzo! È da un po' che mi riprometto di leggere la Vargas ma fino ad ora non ne ho mai avuto occasione. Magari comincerò dal primo romanzo con protagonista il commissario Adamsberg ;)

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    1. Credo proprio che inizierò anch'io a leggere "L'uomo dei cerchi azzurri", è il primo romanzo in cui compaiono il commissario Adamsberg e il comandante Danglard :)

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  5. Hai saputo nuovamente attirare la mia attenzione su una lettura che ho in attesa, autrice a me sconosciuta. Leggenda e magia mi intrigano, vorrei leggerlo presto, ma vorrei anche che il tempo si fermasse...che tristezza esserne schiavi...Grazie per la convincente recensione.

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    1. Il tempo scorre sempre troppo velocemente quindi è meglio scegliere letture proficue per non sprecare nemmeno un minuto:)

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  6. ADORO Fred Vargas, è la mia autrice preferita e non mi stanco mai di consigliarla a chiunque ami leggere. I suoi personaggi diventano amici e mi viene sempre il magone quando finisco un suo libro, al pensiero di lasciarli! Tra l'altro lei scrive un libro ogni 3/4 anni e io li ho già letti tutti! Consiglio anche quelli con "gli evangelisti" oltre alla serie di Adamsberg :-)

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    1. Ho notato che la produzione della Vargas è ampia e varia, leggerò sicuramente la trilogia de "I tre evangelisti" :)

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  7. Ho letto solo il libro d'esordio di questa autrice ma mi sono ripromessa di cercare anche gli altri. Prima o poi arriverò anche qui. Buone letture!

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    1. Io procedo seguendo la via a ritroso, ho letto l'ultimo ora cercherò il primo :)

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  8. "Tempi glaciali" mi pungola da mesi con il suo posto ancora fisso nella classifica dei libri più venduti. Pensa che ignoranza, io credevo che Fred Vargas fosse un uomo e, per giunta, spagnolo o sudamericano ... e adesso scopro che è donna ed è francese. Posso nascondere la testa sotto la sabbia?
    Scherzi a parte, sei riuscita proprio a convincermi. Bellissima, puntualissima recensione. "Tempi glaciali" segnato.

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    1. Il fascino della scoperta ti porterà a conoscere le opere di una scrittrice che ha conquistato un vasto pubblico di lettori. Anch'io dovrei nascondermi, "Tempi glaciali" è il primo libro della Vargas che leggo :)

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  9. non ho mai letto nulla di quest'autore, ma penso potrebbe piacermi!!

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    1. Si, credo proprio che questo romanzo sia una lettura che possa piacerti :)

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