lunedì 2 novembre 2015

RECENSIONE | "Non fidarti" di Sophie Hannah

Buon inizio settimana, cari lettori :) La casa editrice Garzanti ha pubblicato recentemente il romanzo “Non Fidarti” della scrittrice inglese Sophie Hannah. Io non ho perso tempo, i thriller psicologici mi affascinano, l’ho letto in poco più di una settimana dato che il romanzo richiede una lettura attenta senza distrazioni. L’autrice è considerata la regina del thriller psicologico, i suoi romanzi venduti in tutto il mondo sono sempre al vertice delle classifiche a poche settimane dall’uscita.

Non fidarti
(Serie di Waterhouse e Zailer #8)
Sophie Hannah

Editore: Garzanti
Pagine: 458 
Prezzo: € 18,60 

Sinossi: La voce all’altoparlante annuncia che il volo è cancellato, e Gaby sa che questo significa passare la notte in un hotel. Ma non sa che dovrà dividere la stanza con un’altra passeggera, Lauren. Una sconosciuta per lei. Una sconosciuta che la fissa con terrore. Agitata e impaurita, riesce a farfugliare solo poche parole. Parlano di un omicidio e di un uomo innocente. Gaby non ha idea del perché quella donna sembra così sconvolta dalla sua presenza. Decide allora di fare delle ricerche su Google e capisce che il loro incontro forse non è solo una coincidenza. Il nome di Lauren è legato a una tragica storia in cui è coinvolto l’unico uomo che Gaby abbia mai amato e che non vede da molti anni, Tim. Scopre che adesso è in prigione perché ha confessato di aver ucciso la moglie. Il mondo crolla addosso a Gaby, che sente riaffiorare il suo passato con cui non ha mai chiuso del tutto i conti. Deve saperne di più. Deve capire cosa volevano dirle gli occhi spaventati di Lauren. Di un’unica cosa è certa: Tim non può essere colpevole. Eppure tra le mani non ha nessun indizio per dimostrare la sua innocenza. La stessa polizia ha le mani legate. Simon Waterhouse e Charlie Zailer, i due detective che seguono le indagini, hanno davanti solo un muro di omertà. E quando un altro cadavere viene ritrovato, Gaby sente di essere finita in un gioco più grande di lei. Perché la realtà a volte riesce a superare anche il peggiore incubo.


STILE: 8 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7


Perché sei ancora qui, Francine? 

Sono sempre stata convinta che sia possibile determinare il momento della propria morte con un atto di volontà. Se la nostra mente è in grado di destarci un minuto esatto prima che suoni la sveglia. Deve avere anche la capacità di farci smettere di respirare. Pensaci bene: il rapporto fra il cervello e il respiro è più stretto di quello fra il cervello e un comodino. Che cosa può fare un cuore davanti a una mente che lo scongiura di fermarsi e non accetta un no come risposta? Questo è quello che ho sempre pensato io, a ogni modo.

Un volo cancellato, una notte in hotel con un'altra passeggera e per Gaby inizia un incubo devastante.
 
Lauren, l’altra passeggera, la fissa con terrore. E’ agitata, impaurita e parla di un omicidio e di un uomo innocente. Gaby non conosce Lauren, non sa di cosa stia parlando. Facendo delle ricerche su Google, la donna scopre che  il nome di Lauren è legato a un tragico fatto di cronaca in cui è coinvolto Tim: l’unico uomo che Gaby abbia mai amato e di cui non ha più notizie da molti anni. L’uomo ora è in prigione per aver confessato l’omicidio della moglie. Gaby non crede a questa notizia, il suo passato ritorna prepotente, deve saperne di più. Di una cosa è certa: Tim non può essere un assassino. Anche la polizia, con i detective Simon Waterhouse e Charlie Zailer, che si occupano dell’indagine, si trova davanti un muro di omertà.

Quando un altro cadavere viene ritrovato, Gaby comprende di essere una pedina in un gioco più grande di lei. A volte la realtà riesce a superare anche il peggior incubo.

“Non fidarti” è l’anamnesi delle motivazioni che possono portare a un omicidio. Tim uccide Francine, sua moglie, ma continua ad affermare di non sapere perché l’ha fatto.
E’ normale che una persona commetta un omicidio senza sapere perché. Succede in continuazione. Solo nei libri e nei film l’assassino agisce in base a un solido movente”.
Francine era una donna che con le sue manie di controllo aveva reso un inferno la vita di suo marito Tim. Era una donna manipolatrice che non appariva mai perdente. Anche gli amici della coppia subivano le angherie psicologiche di Francine ma non reagivano per la profonda amicizia che li legava a Tim. Quando Francine viene uccisa, Tim confessa di averla soffocata con un cuscino. Ma qualcosa non quadra. Simon e Charlie si rendono subito conto che tutti mentono sulla morte di Francine. Solo Gaby è convinta dell’innocenza di Tim ed è pronta a smantellare il tripudio di menzogne che soffoca la verità.

Ho letto con interesse questo romanzo che narra l’intreccio di rapporti personali e di segreti a Dower House.  Sophie Hannah ha saputo ben narrare le sfaccettature dell’animo umano. L’amore, l’odio, la violenza, l’amicizia, l’orgoglio sono elementi preponderanti nella narrazione principale che ingloba altre vicende. Il titolo, volutamente ambiguo, è testimone delle numerose menzogne che i protagonisti spacciano per verità. Nessuno crede ai loro racconti. C’è un segreto, che poi tanto segreto non è perché lo sanno in tanti: Tim ama Gaby.

Sarà vero? E’ l’amore che guida le azioni dei vari personaggi che vivono in questo romanzo? Non fidatevi. La scrittrice ci mostra una società dove non ci si può fidare di nessuno. Complessi sono i rapporti tra genitori e figli, tra marito e moglie: l’innocenza è rara, forse ormai estinta. I buoni non sono del tutto buoni. I cattivi sono supercattivi.

“Non fidarti” è un libro pervaso da un’anima nera nascosta fra le pagine. A voi scoprirla nella sua camaleontica trasformazione attraverso il tempo. Cosa succederà? Forse qualcosa di bello. Forse no.

Questo è il primo romanzo di Sophie Hannah che leggo e mi piace il suo modo di indagare l’animo umano. Adoro il cocktail di suspense, paura, investigazione, colpi di scena che l’autrice ha preparato per i suoi lettori. La protagonista è una donna, credo che in molti romanzi dell’autrice sia sempre una donna al centro della vicenda, costretta ad affrontare e superare molte difficoltà se vuole salvare se stessa. Gaby è complicata, afflitta da vari problemi, pronta a sacrificare ogni cosa per la persona che ama. L’amore e l’odio sono spesso, miei cari lettori, le due facce della stessa medaglia. Giocano con le fragilità dell’uomo, si travestono da ladri per rubare affetti e amicizie. Ma cosa spinge l’uomo a uccidere? Il movente è quasi sempre soggettivo, un intimo impulso o un’azione ragionata e a lungo preparata? Il finale vi sorprenderà.

Un messaggio per il lettore di questa recensione: 
‹‹Ti conviene leggere il romanzo in questione! “Non fidarti” del mio parere sarebbe un peccato.››

6 commenti:

  1. non ho ancora letto nulla di questa autrice, credo proprio che mi avvicinerò ai suoi thriller, dopo il messaggio conclusivo non posso esimermi!! bella recensione :)

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    1. Grazie ^-^ Per me è stata una piacevole scoperta, altri thriller si sono aggiunti alla mia lista :D

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  2. ho un libro di quest'autrice ma ancora non lo leggo! e anche questo però mi piace, come potrei non fidarmi del tuo consiglio? ^_^

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  3. Ciao!!! spettavo qualche parere su questo romanzo e sono contenta di aver letto il tuo. Provvederò a procurarmelo
    Baci

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    1. Spero che sia anche per te una lettura piacevole :) Buona giornata ^-^

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