Buongiorno cari lettori, come state? Oggi vi parlo
di un libro breve, 49 pagine, ma intenso e coinvolgente, un libro che narra di
un paese della provincia italiana dove, nell’aria, si può respirare “odor
d’inganno”. Quindi, in questa bellissima giornata di sole, venite con me: vi
porto nella Valle d’Itria, a Ceglie Messapica, centro del brindisino. Vi porto
a scoprire il lato oscuro della vita. Vi porto a conoscere
Autore: Caterina Emili
Genere: Romanzo
Editore: Grandi & Associati
Collana: indies g&a
Prezzo: € 3,99
Trama:Tommasina è giovane, bella e piena di vita. Eppure s'impicca. In quale buca profonda della sua anima si nascondeva tutta quella infelicità? O qualcuno l'ha obbligata a farlo? Per risolvere il mistero, Cesara, la gigantesca zia della ragazza, chiede aiuto a Vittore, sbilenco venditore di formaggi e salami, dal passato misterioso e dal presente divorato dal demone del gioco che, a poco a poco, svela una trama oscura di sangue e vendetta.
Caterina Emili, alla sua seconda fulminante prova narrativa, disegna un noir cupo e violento dal linguaggio crudo, impastato con l’affilato dialetto messapico, che sa parlare alla parte più buia di ognuno di noi, animato dai personaggi grotteschi di una provincia italiana, tra Puglia Umbria e Piemonte, sempre in bilico tra volgarità ed eleganza.
Caterina Emili, alla sua seconda fulminante prova narrativa, disegna un noir cupo e violento dal linguaggio crudo, impastato con l’affilato dialetto messapico, che sa parlare alla parte più buia di ognuno di noi, animato dai personaggi grotteschi di una provincia italiana, tra Puglia Umbria e Piemonte, sempre in bilico tra volgarità ed eleganza.
“La gigantessa messapica si aggira presto per le
vie del paese. Mi è capitato di incontrarla d’inverno, vestita con una sottana
scura di flanella e stivaletti di pelle lucida che scalano l’eccezionale mole
del suo polpaccio…Cerca cibo, il migliore che ci sia, nelle botteghe appena
aperte, tra i banchi del mercato…caciocavallo, burro, latte, sangunazz,
fegatini, ricotta ashquand.”
Ceglie Messapica, città d’arte e terra di
gastronomia, è il punto di partenza di un romanzo che ho trovato molto interessante
sia per le tematiche trattate sia per l’originalità nel mescolare elementi
tipici della terra cegliese con elementi di un noir violento e crudele.
La scrittrice, partendo dalla provincia, propone
temi generali come il gioco d’azzardo e attraverso tanti personaggi dà vita a
una narrazione che coinvolge il lettore investendo tutti i sensi. La vista
coglie le parole, l’olfatto e il gusto sono stuzzicati dalla descrizione di
prelibatezze della cucina locale, l’udito ci permette di ascoltare ciò che i
personaggi dicono e ciò che pensano, il tatto ci dà l’opportunità di “toccar
con mano” la realtà della vita di paese.
Cesara, la gigantessa, non trova pace: deve
assolutamente scoprire la verità sul suicidio della nipote Tommasina. La
presenza di alcune lettere anonime gettano una luce inquietante sul drammatico
gesto della ragazza. Bisogna indagare, la verità deve emergere per rendere
giustizia a Tommasina. L’onore e l’onere delle indagini viene dato, da Cesara,
a Vittore, venditore di formaggi e salami. Egli per lavoro si sposta
continuamente tra Puglia, Piemonte e Umbria. Pagina dopo pagina, Vittore,
“detective per caso”, scoprirà una verità inquietante che in molti volevano
celare perché le bugie, le falsità, sono più comode di una realtà “scomoda”.
Ho
letto questo libro in poche ore, è stata una lettura ipnotizzante resa viva dai
continui colpi di scena e dalla “musicalità” del dialetto cegliese. Il
miscuglio tra italiano e idiomi locali rende la storia ancor più ancorata al
territorio, si percepisce il coinvolgimento del paese, la partecipazione attiva
al nuovo incarico di Vittore. Il centro operativo del “detective” è il bar dove
incontriamo molti personaggi che hanno in sé delle peculiarità ben precise.
Dovete sapere che l’indagine parte da alcune lettere anonime ricevute da
Tommasina e consegnate, da Cesara, a Vittore. Questi inizia un’indagine “fai da
te” con l’aiuto del Professore: grazie a una sua attenta perizia ortografica e
concettuale delle lettere anonime, numerose informazioni portano l’indagine
nella giusta direzione. Dopo un’attenta ricerca si giunge ai nomi di tre
possibili colpevoli: la Strega, il Poeta e il Violento. Ma chi si cela dietro
questi nomi di fantasia? Vittore, riuscirà a scoprire la verità? Si lascerà
travolgere dalla “vendetta”?
Caterina Emili, pugliese di adozione, ci narra,
con bravura e attenta analisi, “luci e ombre” della vita dei personaggi che
sono lo specchio della nostra società. La scrittrice dà voce ai pensieri
nascosti e porta alla luce dipendenze distruttive. Oltre a Vittore, figura complessa, faremo la conoscenza di Mario il
sarto del paese. Entrambi non resistono al richiamo del gioco d’azzardo. Mario
ci farà conoscere una nuova frontiera del “gioco”. Nell’era multimediale viene,
infatti, descritta l’evoluzione del giocatore d’azzardo: i tavoli da gioco
affollati dei Casinò vengono sostituiti con luoghi riservati dove il giocatore
si sottrae allo sguardo altrui. Un computer collegato a Internet e una carta di
credito danno la possibilità di giocare in solitudine. Conosceremo Lena dalle
poche parole che si sente al sicuro all’ombra della gigantessa. Tra lei e
Vittore c’è una relazione fatta di silenzi e sesso: entrambi desiderano
convolare a giuste nozze. Ma come scegliere la chiesa giusta? A risolvere il
problema arriva, puntuale, il consiglio di Mario.
“Non t’impressionare che è omosessuale. E’ un
ragazzo per bene, quello che fa in amore, affari suoi.”
Con questa premessa conosciamo il Taranta “un
giovane colto, direi erudito, ma amante come me del sottotraccia e dell’ironia,
mimetico e triste come un camaleonte.
" Egli saptutt’ cos’, ma il tutto che
conta, cud viekkj, antik."
Caterina Emili in questo suo romanzo racconta gli
altri con le loro debolezze. E’ un racconto crudo e crudele ma affascinante che
ci porta alla ricerca del sommerso del “sottotraccia” presente in tutte le
comunità. Nulla è come appare, la verità si trincera dietro le bugie che
rendono tutto più semplice e meritevole di elogi. La scrittrice solleva il velo
dell’ipocrisia e ci parla di situazioni difficili ma reali, ci parla di
abbandoni e figli diversamente abili, ci parla dell’amore nelle sue molteplici
sfaccettature e di come sia facile girare le spalle alle proprie
responsabilità. Questi temi sono trattati prendendo spunto da un fatto successo
in provincia ma assumono una valenza generale “in ogni tempo e in ogni luogo”.
Ho trovato i personaggi ben delineati: le loro riflessioni sono un valore
aggiunto molto importante. “L’innocenza di Tommasina” è un noir violento,
accattivante, che trova nella sua brevità un punto di forza. La scrittura
fluida e veloce, le parti in dialetto sono tradotte a piè di pagina, non dà
respiro al lettore che rimane incollato alle pagine del romanzo attratto dal
mistero e dall’inganno. Tante le cose dette ma molte le cose taciute su cui
riflettere: il pericolo rappresentato dalle slot machine online, le famiglie
multiproblematiche, le “malattie” nascoste, la reputazione da difendere,
l’invasione della “casa” altrui, la vendetta presentata come un piatto freddo
da servire al paese. Per tutti questi
motivi ho amato questo romanzo e ho scoperto una scrittrice che non conoscevo. Mi piacerebbe approfondire le tematiche del
gioco d’azzardo leggendo un altro libro di Caterina Emili: “L’autista delle
slot”. Con questo desiderio, vi saluto e un abbraccio a tutti.
Non lo conoscevo proprio, ma non sembra affatto male :)
RispondiEliminaLo leggero!
Vedrai, sarà una lettura interessante. Benvenuta nel mio blog:)
RispondiEliminaun romanzo breve ma che tratteggia in modo realistico una certa realtà di paese
RispondiEliminaCondivido la tua opinione. Secondo me, la scrittrice, partendo proprio dalla realtà di paese ha voluto trattare temi che riguardano tutti. Un saluto:)
EliminaCiao! Ti ho taggata qui http://nicholasedevelyneildiamanteguardiano.blogspot.it/2014/06/premio-dellamicizia-lovely-blog-award.html
RispondiEliminaSpero ti faccia piacere!
Grazie Tania, adoro ricevere premi e il Lovely Blog Award 2014 è un premio ambito da tutti. Risponderò al più presto alle domande e ancora grazie, un abbraccio:)
EliminaBeh, Lovely Blog Award anche da parte mia :) http://pakipoke.blogspot.it/2014/06/lovely-blog-award-2014.html
RispondiEliminaGrazie Pasquale, ricevo il tuo Lovely Blog Award con molto piacere:)
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