martedì 19 dicembre 2017

RECENSIONE | "L'inganno delle tenebre" di Jean-Christophe Grangé

Carissimi lettori, con “Il rituale del male” (recensione) ho conosciuto lo scrittore Jean-Christophe Grangé che mi ha conquistata con il suo intrigo perfetto di violenza e macabro. Ora, con “L’inganno delle tenebre”, Grangé ritorna a dar vita all’Uomo Chiodo, un personaggio inquietante che ha catalizzato la mia attenzione. 

STILE: 9 | STORIA: 9 | COVER: 9
L'inganno delle tenebre
Jean-Christophe Grangé

Editore: Garzanti
Pagine: 694
Prezzo: € 19,90
Sinossi
Con fatica Erwan scende la scaletta dell'aereo che lo ha portato a Lubumbashi. Non riesce a respirare: la polvere gli si appiccica in gola. Rossa, come 11 sangue che impregna quella terra. Il sangue che l'Uomo Chiodo ha versato quarant'anni prima. E che ancora non ha smesso di scorrere. Sulle tracce del diabolico serial killer, Erwan, comandante della prestigiosa squadra Omicidi di Parigi, è ritornato in Congo, nel cuore della terra che ha fatto la fortuna della sua famiglia, i Morvan. Erwan e Grégoire, padre e figlio, sono determinati a mettere la parola fine alla spirale di tenebre che da decenni sembra perseguitarli e destinarli alla perdizione: ancora una volta passato e presente, lontano e vicino, si confondono in un incubo di macabri rituali e lugubri rivelazioni. Ma per Erwan scoprire la verità sull'Uomo Chiodo significa soprattutto fare luce sulla storia della propria famiglia e sulla sua stessa identità. Che cosa lega Grégoire alla morte della donna che per ultima, quarant'anni prima, ha conosciuto la follia omicida dell'Uomo Chiodo? Come ha fatto suo padre a fermarlo? Come si è arricchito? Chi è veramente? E mentre l'Africa rifiuta ostinatamente di appagare la sete di verità di Erwan, per la terza volta l'Uomo Chiodo ritorna a colpire, a migliaia di chilometri di distanza. In Francia. E questa volta il suo obiettivo è più chiaro che mai: sterminare i Morvan.

Neanche il buio riesce a nascondere un’infinita scia di sangue.
“Il rituale del male” è il primo volume della saga nera che trova la sua conclusione con “L’inganno delle tenebre”. Entrambi i romanzi, quasi 1400 pagine in tutto, narrano una saga familiare, i Morvan, coinvolta in un’inchiesta criminale sottolineando, in modo impeccabile, i difficili rapporti tra i componenti della famiglia. Su di loro si allunga la mano vendicatrice dell’Uomo Chiodo, fantasma del passato o terrificante presente?

“L’inganno delle tenebre” è una storia pregna di follia coinvolgente che mi ha tenuta incollata al libro fino all’ultima pagina. La prima parte del romanzo mi ha dato la possibilità di raggiungere le insanguinate terre africane dove ho respirato avventura e intrigo, giochi di potere e violenze.

Erwan, comandante della squadra Omicidi di Parigi e figlio maggiore di Grégoire Morvan, ritorna in Congo. Con lui c’è suo padre Grégoire alle prese con nuove misteriose miniere di coltan. Ognuno rincorre i fantasmi di un passato violento che si affaccia nel presente con macabri rituali ed efferati omicidi. Per Erwan scoprire la verità sull’Uomo Chiodo significa far luce sulla storia della propria famiglia. Cosa lega Grégoire alla morte della donna che per ultima, trent’anni prima, ha conosciuto la follia omicida dell’uomo Chiodo? Chi è veramente  suo padre? Come ha costruito la sua ricchezza? Erwan, in Africa, riesce solo a scoprire parte della verità. Dovrà ritornare subito in Francia: l’Uomo Chiodo ha ucciso ancora rivolgendo la sua mortale e terrificante attenzione alla famiglia Morvan. La lotta per la sopravvivenza è iniziata.

Rimanendo comodamente seduta sul divano di casa mia ho viaggiato, con i Morvan, attraverso il Congo, l’Italia, la Francia la Bretagna seguendo le tracce del male. Davanti ai miei occhi si è manifestato un mondo di malvagità in cui regnano sovrani adrenalina e colpi di scena. Il male è come una capsula della memoria in cui vengono introdotte follie abilmente occultate. L’Africa, la magia nera, i soldi delle miniere, il razzismo e la violenza sono pedine insanguinate in questa storia nera dove l’adrenalina scorre copiosa e non c’è un attimo di pace. Il diavolo mescola le carte e sfida tutti a fermare l’oscurità del male.

“L’inganno delle tenebre” è il riflesso del male che si fa uomo, è una storia di vendetta e follia. Il male diventa la chiave per entrare nella mente dei protagonisti. Non cercate i buoni sentimenti, non li troverete. Farete, invece, un viaggio nel cuore delle tenebre con un biglietto di solo andata. La storia si conclude senza lasciar nessun dubbio. Ogni mia domanda ha trovato risposta. La trama, complessa ed elaborata, ha una solida impalcatura narrativa in cui si intrecciano mistero, horror e avventura. Ho scoperto il potere dei minkondi, la magia nera usata per vendetta, il cuore nero di tutti i personaggi. Dove sono i buoni? Non cercateli in questo romanzo, potreste rimanere a mani vuote. Assolutamente da leggere.

4 commenti:

  1. Ciao Aquila, stavo proprio pensando che è tantissimo tempo che non leggo un buon thriller. I vari impegni mi hanno obbligato a seguire una scaletta abbastanza rigida, così ho dovuto tralasciare qualcosa. Il fatto che si tratti di una saga familiare un po' mi spaventa, però il tuo parere invece conforta moltissimo, non ti nego che ci farò un pensierino! Grazie per tue sempre belle recensioni

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    1. Nessuna paura, la saga familiare offre una lettura veloce ma coinvolgente. Un buon thriller da riservare alle fredde sere invernali :)

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  2. Io leggo solo thriller...e Grange lo adoro!
    sono una tua nuova follower se ti va puoi ricambiare sul mio blog :)
    https://amoriemeraviglie.blogspot.it/

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