mercoledì 7 maggio 2025

RECENSIONE | "Il giorno dell'ape" di Paul Murray

"Il giorno dell'ape" (Einaudi, traduzione di Tommaso Pincio) è un romanzo dello scrittore irlandese Paul Murray. Il libro, uscito nel 2023 e finalista al Booker Prize, ha vinto l'Irish Book Award.

Si tratta di una saga familiare in cui si intrecciano desideri e solitudini. Tutto ha inizio quando la famiglia Barnes, un tempo potente e ricca, si trova ad affrontare difficoltà finanziarie dopo la Grande recessione. E l'ape? Il piccolo insetto sarà la causa di tutto.

STILE: 9 | STORIA: 9 | COVER: 7
Il giorno dell'ape
Paul Murray

Editore: Einaudi
Pagine: 664
Prezzo: € 22,00
Sinossi

«Il passato è così, vero? Credi di essertelo lasciato alle spalle, poi un giorno entri in una stanza e lo trovi lì ad aspettarti». Un irresistibile romanzo famigliare di desideri, solitudini e macerie senza fine ma, forse, con un inizio preciso. La famiglia Barnes è nei guai. La concessionaria di Dickie sta per fallire, ma lui, invece di affrontare la situazione, trascorre le giornate costruendo un bunker a prova di apocalisse. La moglie Imelda, nel frattempo, si è messa a vendere i gioielli su eBay, la figlia adolescente Cass, ex prima della classe, sembra voler sabotare la sua carriera scolastica e PJ, il figlio dodicenne, sta allestendo un piano per scappare di casa. Che cosa è andato storto per i Barnes, al punto da mandare tutto in rovina? Al tempo stesso affresco famigliare e ritratto della contemporaneità, “Il giorno dell’ape” è un indimenticabile tour de force pieno di umorismo e calore umano.



Nel paese vicino, un uomo aveva ucciso la famiglia. Aveva inchiodato le porte perché non uscisse nessuno; i vicini li avevano sentiti correre per le stanze, gridare, chiedere pietà. Finita l'opera aveva rivolto la pistola contro sé stesso. Ne parlavano tutti. Che razza d'uomo bisognava essere per fare una roba simile, che segreti doveva nascondere. Le voci si rincorrevano. Tresche, droghe, file segreti nel computer.

"Il giorno dell'ape" è un corposo romanzo, 655 pagine, ambientato in Irlanda e dalla trama ricca di personaggi ai quali non viene risparmiato nulla: dolore e gioia, vergogna e divertimento, ansia e speranza, senso di colpa e solitudine, amore perduto e sesso. É un romanzo che affonda le sue radici in un forte realismo, subito dopo la crisi economica del 2000, e parla con quattro voci. Le voci dei componenti della famiglia Barnes. 

Dickie Barnes, proprietario di una concessionaria Volkswagen che naviga in cattive acque, trascura il lavoro per dedicarsi alla costruzione di un bunker a prova di apocalisse. 

La moglie Imelda (la cui storia è raccontata in un lungo flusso di coscienza senza punteggiatura), per arginare i problemi finanziari, si è messa a vendere i suoi mobili, i vestiti, i gioielli, le porcellane, ogni cosa su eBay. 

Cass, la loro figlia adolescente, ex prima della classe, sembra non trovare più alcuna soddisfazione nello studio. Incolpa il padre per la situazione in cui si trovano. 

Le sembra di essere sepolta sotto la vita dei genitori, i loro fallimenti, la loro infelicità. 

Frequentare l'università, al Trinity College di Dublino, è la scusa perfetta per scappare dalla cittadina in cui è cresciuta. Cass ha un'amicizia tossica con Elaine. 

PJ, il figlio dodicenne, è intento a organizzare un piano per scappare di casa e andare a vivere con un giocatore di videogame che ha incontrato online. Sta affrontando i problemi adolescenziali e teme che i suoi genitori stiano divorziando. É schiavo del suo cellulare ed è perseguitato da un bullo arrabbiato perché convinto che sua madre sia stata truffata dalla concessionaria Barnes. 

A metà libro compare anche il ricco padre di Dickie, Maurice, che sembra poter salvare la famiglia dal crollo finanziario. Tuttavia il suo coinvolgimento porterà nuovi problemi. 

"Il giorno dell'ape" è un romanzo corale, travolgente e drammatico. Murray racconta il modo di stare al mondo delle figure che crea, la debolezza delle loro personalità e la ricerca per soddisfare desideri e realizzare passioni. I protagonisti condividono con noi ogni loro debolezza, dolore, illusione. Siamo attratti da questi personaggi, dalle loro voci inquiete, dall'incapacità di mettere in luce il loro vero carattere assumendone uno differente che non fa che portar guai. Una marea di guai che porta con sé passioni, divertimenti, dolore, sorprese, tormenti, rivelazioni. 

Ogni personaggio racconta, secondo la propria sensibilità, la sua vita caratterizzata da segreti e cose non dette che si celano soprattutto nei rapporti famigliari e in una comunità di provincia ipocrita e ottusa. 

Il passato è così, vero? Credi di essertelo lasciato alle spalle, poi un giorno entri in una stanza e lo trovi lì ad aspettarti. 

Il passato influenza le loro esistenze e il presente è un esame continuo per formulare le varie ipotesi su come andare avanti. Le conseguenze del fallimento della concessionaria di famiglia sono catastrofiche per ognuno dei quattro Barnes. La famiglia soffre ma ognuno lo fa in silenzio, tra loro non c'è dialogo, non c'è collaborazione. Così salvarsi diventa un'impresa impossibile. I protagonisti sono ognuno chiuso in un mondo solitario in cui diventano ostaggio dei propri pensieri, dei rimorsi e dei problemi che devono affrontare. Quattro sfere che rotolano giù per un pendio accidentato, rassegnate a non poter far più nulla per cambiare e migliorare la loro situazione. Vivono prigionieri di una ragnatela fatta d'insoddisfazione e rabbia reciproca. Tra loro sembra esserci solo odio e nulla più. 

É questo che ci unisce. E quando lo avremo riconosciuto, quando ci vedremo come una comunità di differenze, quelle stesse differenze non ci definiranno più. Sarà allora che potremo cominciare a lavorare insieme e a cambiare le cose. 

I personaggi mostrano sempre nuove sfumature del loro carattere e ciò permette al lettore di penetrare nella loro psiche per meglio comprendere il dramma che stanno vivendo. Il fallimento economico è solo il fattore scatenante che fa riemergere il passato che si ripresenta di continuo per ricordare a tutti che ogni scelta ha delle conseguenze. Vivere d'illusioni è pericoloso e lo sa bene Imelda cresciuta con un padre violento. 

Per lei la ricchezza era un travestimento che andava rinnovato di continuo. Spendere era diventato il carburante che alimentava l'illusione, la grande macchina che la portava via dal passato.

E siccome al peggio non c'è mai fine, arriva anche un'alluvione per travolgere ciò che resta. È quasi un'eco dello sfacelo famigliare. Crisi economica e crisi climatica impongono un cambiamento del nostro stile di vita. Dobbiamo guardare in faccia la realtà. 

Cambiare per poter vivere, accettarsi per poter davvero esistere senza ombre, essere moderni implica la possibilità di non adottare i modelli che la società ci propone. 

 Murray, nel suo romanzo, cambia abilmente stile, sintassi e punti di vista. L'impatto emotivo è notevole: si ride e si piange nella convinzione che i ricordi del passato creano, nella nostra mente, il profilo di persone che non ci sono più, di ciò che poteva essere e che non è stato e mai sarà. Quando tutto crolla i fantasmi escono dagli armadi ed è inutile nascondersi. Non c'è bunker che tenga, non c'è ricchezza che soddisfi, non c'è alcol in cui annegare, non ci sono videogiochi per sostituire la realtà. L'uomo è nudo, la vita lo aggredisce, il dolore indugia sotto la superficie e la redenzione rimane sepolta sotto le macerie del passato portando con sé la vera identità di ognuno. Identità che scivola via nel gorgo di un'esistenza ripiegata su se stessa. Seppellire il passato per guardare al futuro. Il segreto è tutto qui: trovare la strada per il futuro, sempre che ci sia ancora una strada da trovare.

lunedì 28 aprile 2025

RECENSIONE | "Katie" di Michael McDowell

"Katie" (Neri Pozza, traduzione di Elena Cantoni) è il nuovo romanzo di Michael McDowell, scrittore americano di culto.

Grazie alla casa editrice Neri Pozza, il pubblico dei lettori italiani ha avuto la possibilità di conoscere alcuni lavori di Michael McDowell (1950-1999): la serie horror "Blackwater" (2023) e la perla nera "Gli aghi d'oro" (2024). Così dopo aver letto le storie di Mary Love ed Elinor di "Blackwater" e della feroce Lena Shanks de "Gli aghi d'oro", facciamo la conoscenza di un altro personaggio femminile dal fascino inquietante: la malefica Katie Slape.

Di questa sua opera l'autore diceva: "Katie contiene i miei omicidi più inquietanti ed è sicuramente il mio romanzo più crudele. Scriverlo è stato divertente. Da morire". La  veste grafica con cui il romanzo si presenta è davvero accattivante. La copertina, elegante e suggestiva, è stata creata dall'illustratore Pedro Oyarbide. Il color rosso sangue del titolo e l'intrico di rovi da cui spuntano dei fiori, sembrano evocare l'atmosfera ricca di violenza e mistero del libro. Al centro, tra le fiamme che lambiscono il suo corpo, si erge Katie con in mano il suo adorato martello.


STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 8
Katie
Michael McDowell

Editore: Neri Pozza
Pagine: 440
Prezzo: € 14,90
Sinossi

Quando Philomena Drax riceve una lettera dal nonno, caduto nelle grinfie della crudele famiglia Slape che mira ai suoi soldi, si precipita in suo aiuto. Ma non ha fatto i conti con Katie Slape, giovane selvaggia, ladra spietata, veggente assassina. Fra sedute spiritiche, incendi, spettacoli di cabaret e due colpi di martello, le due si rincoreranno come in una danza macabra nell’America della Gilded Age. Perché nessuno sfugge alla furia di Katie.





La Vigilia di Natale 1863, nel pieno del conflitto tra Stati del Nord e del Sud, una bambina di nove anni, di nome Katie Slape, sedeva davanti al fuoco nelle stanze di uno squallido casermone di Philadelphia. Stava vestendo la sua bambola con scampoli di tulle, pizzo e lamé: tessuti di pregio, del tutto incongrui in quell'ambiente spoglio e cupo. Il vento gelido di dicembre si insinuava nella canna fumaria e di tanto in tanto soffiava sbuffi di fuliggine su Katie e sulla bambola. Quando accadeva, la bambina sorrideva e la scuoteva per pulirla dalla cenere.

1871. Nella piccola cittadina di New Egypt, nel New Jersey, viveva Philomena Drax con sua madre Mary, la sarta, che aveva lavorato tutta la vita con un ago in mano e non aveva ottenuto nulla, nemmeno un dollaro in tasca. Avevano a malapena il necessario per sopravvivere. Quando Mary aveva sposato, contro il volere della famiglia, Tom Drax, aveva voltato le spalle alla sua posizione agiata rinunciando a una fortuna.

Quando Philomena riceve una lettera dal ricco nonno, caduto nelle grinfie della crudele famiglia Slape che mira ai suoi soldi, si precipita in suo aiuto. Ma non ha fatto i conti con Katie Slape, giovane selvaggia, ladra spietata, veggente assassina e con una certa abilità nello sferrare colpi di martello. Dalle strade polverose di un villaggio del New Jersey ai marciapiedi scintillanti di Saratoga e fino alle banchine di New York, le due si rincoreranno come in una danza macabra. Perché nessuno sfugge alla furia di Katie.

Conosciamo meglio le due protagoniste:

Katie Slape era la gioia dei suoi genitori. Abile nel fracassare teste con il suo piccolo martello, aveva il dono della chiaroveggenza. Psicopatica, killer chiaroveggente è sicuramente un personaggio inquietante, cattivissima, violenta fin da piccola e senza scrupoli. La sua crudeltà aumenterà con l'età. È puro istinto omicida e il suo potere di prevedere il futuro è terrificante. Accanto a lei un padre inetto e una matrigna che ai valori morali antepone i suoi interessi pratici.

«Gli occhi neri e duri di Katie mandarono un bagliore. Le sclere diventarono lattiginose, striate di grigio, e Philo si ritrasse, spaventata. Katie voltò la testa, e quando rispose parlò in tono basso e distante, con una voce che non era la sua. "Vedo un mucchio di ghiaia e una tomba"»

La bella e giovane Philo Drax, ha solo 18 anni, non ha più una famiglia. A renderla orfana di madre ci aveva pensato Katie che si era adoperata affinché anche il nonno passasse a miglior vita. Philo è piuttosto ingenua e ha sottovalutato la malvagità di Katie e della sua famiglia. Senza mai contraddire gli insegnamenti morali ricevuti dall'amata mamma, Philo agisce sempre in buona fede diventando la paladina delle persone a lei care e ci sarà anche un bel giovanotto , il facoltoso Henry Maitland, che le ruberà il cuore. La ragazza diventerà sempre più determinata e ciò la porterà a essere sempre più coraggiosa e forte. In lei si compirà una straordinaria trasformazione e il suo desiderio di vendetta diventerà un pensiero ossessivo.

Ho giurato a me stessa di vederli tutti e tre morti. Mi trasformerò in segugio, li braccherò nelle loro tane, li farò impiccare, e quella notte dormirò ai piedi della loro forca. Il tanfo di decomposizione dei loro cadaveri sarà un balsamo per me! 

Nei suoi romanzi McDowell crea, con uno stile incisivo, personaggi ben definiti che rimangono nel cuore del lettore. Alcuni sono di animo buono, altri incarnano "i cattivissimi" che non si pentono mai.

Questo libro è inquietante e raccapricciante, indaga senza veli l'avidità di una famiglia disfunzionale e senza cuore. Il libro è suddiviso in brevi capitoli che sono la vetrina di una propensione alla crudeltà insita in alcuni protagonisti. I numerosi colpi di scena strizzano l'occhio ad alcune coincidenze che hanno del soprannaturale e alimentano, nel lettore, una curiosità infinita. Il karma ha un ruolo di primo piano nell'imprevedibilità degli eventi. Sempre in precario equilibrio fra bene e male, il romanzo ci offre uno spaccato della società americana di fine Ottocento. Conosceremo il lato oscuro di una società in cui per sopravvivere bisogna lottare.

"Katie" è un romanzo che omaggia gli spietati penny dreadful, di epoca Vittoriana. Si tratta di pubblicazioni diffuse nel XIX secolo nel Regno Unito che, al costo di un penny, narravano crudeli storie gotiche rivolte al proletariato e alla borghesia impiegatizia. L'autore coniuga l'horror alla Stephen King con l'intrigo sentimentale e con il desiderio di vendetta, come nei romanzi di Alexandre Dumas padre (Il conte di Montecristo). Nei suoi romanzi c'è sempre un po' di gotico, l'ossessione per le famiglie contorte e la vendetta. Il tutto è amalgamato con una scrittura incisiva, un pizzico di umorismo nero e la costante presenza della Nera mietitrice. 

"Katie" è una vicenda di ossessione e cupidigia, è una danza macabra sanguinosa e imprevedibile con l'onnipresenza della morte. Un duello senza esclusione di colpi tra una ragazza senza un soldo e una famiglia senza scrupoli pronta a tutto per rubarle la fortuna che le spetta di diritto e che le permetterebbe di uscire dalla povertà.

Chi vincerà la sfida? La buona e sprovveduta Philo o la violenta e sanguinaria Katie? La giustizia trionferà?

Per me è proprio la feroce Katie l'anima nera del romanzo. Insensibile al dolore altrui, Katie ci conduce in un mondo che vede trionfare è il male.

"Katie" è un libro ben scritto, a tratti angosciante, che pone in primo piano la sfiducia verso il genere umano. Con personaggi vividi che si muovono tra misteri e oscurità, McDowell ci invita a fare un salto nel buio in un affascinante universo oscuro, macabro e violento, dove preda e cacciatore si rincorrono con ruoli intercambiabili.

Se amate il thriller gotico e vi lasciate conquistare da personaggi femminili che strizzano l'occhio ai fantasmi della mente, allora "Katie" è il romanzo che fa per voi. Sappiate, però, che non tutto è spiegabile, catalogabile e conoscibile. Soprattutto non fidatevi mai di Katie!

martedì 15 aprile 2025

RECENSIONE | "Una strada tranquilla" di Seraphina Nova Glass

Per le lettrici e i lettori che amano i thriller psicologici, Fazi pubblica "Una strada tranquilla" di Seraphina Nova Glass, romanzo ambientato in un sobborgo americano pieno di segreti: alcuni grandi, altri piccoli, altri mortali.


STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
Una strada tranquilla
Seraphina Nova Glass

Editore: Fazi
Pagine: 324
Prezzo: € 18,50
Sinossi

Un intrigante thriller psicologico ambientato in un sobborgo americano pieno di segreti: alcuni grandi, altri piccoli, altri mortali. Uno dopo l’altro stanno per essere svelati tutti… Chi non vorrebbe vivere a Brighton Hills? Questo esclusivo comprensorio residenziale sulla costa dell’Oregon è il mix perfetto di lusso e bellezza naturale: splendide case si ergono sotto possenti abeti, rigogliosi giardini si estendono fino al lungolago. Chi vive qui conduce un’esistenza agiata e mondana, scandita da eventi di beneficenza, partite a golf e bevute tra conoscenti; è il tipo di posto in cui i vicini si prendono cura l’uno dell’altro. A volte fin troppo. Cora, quarantenne organizzatrice di eventi, è certa che suo marito la tradisca; deve solo coglierlo sul fatto. Per smascherarlo assolda la fedele dirimpettaia Paige. Dal canto suo, Paige non si dà pace da quando il figlio ha perso la vita in un incidente e, convinta che il responsabile si celi tra i residenti del comprensorio, ha preso a spiare compulsivamente i vicini in cerca del colpevole. Nel frattempo, la nuova vicina Georgia, giovane inglese giunta da poco a Brighton Hills al seguito del marito, si comporta in modo sempre più strano. Ma cosa potrebbe mai nascondere una madre così adorabile?





A Brighton Hills non succede mai niente. Be', non alla luce del sole, quantomeno. Le cose avvengono sempre in segreto e dietro porte chiuse: vorticano sotto forma di pettegolezzi e sguardi furtivi, ma la superficie resta patinata e imperturbabile.

Brighton Hills è un esclusivo comprensorio residenziale sulla costa dell'Oregon, è un mix perfetto di lusso e bellezza naturale. Case meravigliose si annidano sotto imponenti abeti e rigogliosi giardini scendono fino al lungolago. Chi vive qui conduce un'esistenza agiata e mondana, scandita da eventi di beneficenza, partite a golf e bevute tra conoscenti. É il tipo di posto in cui i vicini si prendono cura l'uno dell'altro. A volte fin troppo. 

Cora, quarantenne organizzatrice di eventi, è convinta che suo marito Finn la tradisca. Lui nega. Deve solo coglierlo in flagrante per dimostrare che il marito non ha rispettato la clausola del loro accordo prematrimoniale. Per smascherarlo assolda la fedele dirimpettaia Paige. 

Dal canto suo, Paige non si dà pace da quando il figlio Caleb ha perso la vita in un incidente stradale. É convinta che la morte del figlio non sia un incidente e che il colpevole si celi tra i residenti del comprensorio. La donna ha in sé una miscela di dolore e rabbia che cresce ogni giorno di più e tende ad allontanare tutti, compreso il marito che si trasferisce in un nuovo appartamento. Paige è determinata a scoprire chi ha ucciso il suo Caleb e così inizia a spiare i suoi vicini: scatta delle foto, osserva con il binocolo. Si improvvisa super investigatrice amatoriale. 

Nel frattempo, la nuova vicina Georgia, giovane inglese giunta da poco a Brighton Hills al seguito del marito, si comporta in modo sempre più strano. Non oltrepassa mai il portico di casa ed evita a tutti i costi di chiacchierare con i vicini. Suo marito spiega che il comportamento della moglie è dovuto all'agorafobia a causa di un trauma passato. Ma cosa potrebbe mai nascondere una giovane madre così adorabile? 

Con "Una strada tranquilla", dal quale verrà tratta una serie tv, l'autrice è stata finalista all'Edgar Award. 

I personaggi sono accattivanti: Cora, Paige e Georgia sono tre donne imperfette che si confrontano con relazioni matrimoniali disfunzionali ma, nel momento del bisogno, stringono una specie di alleanza trovando la forza l'una nell'altra per rimediare a qualche torto. Le loro voci sono nitide ed è facile schierarsi dalla loro parte. 

"Una strada tranquilla" è un dramma domestico che dimostra come le apparenze ingannino. Dietro le porte chiuse tutti hanno dei segreti e accadono eventi angoscianti 

La trama è incisiva, veloce e contorta. Si trattano temi come l'infedeltà, il dolore, la perdita di identità e la manipolazione psicologica. Tutto ciò rende la lettura emozionante e ricca di tensione. L'autrice, con mano sicura, conduce il lettore verso la soluzione di più misteri. La forza del romanzo è nei personaggi che dapprima singolarmente, poi in gruppo, riescono a scoperchiare un vaso di Pandora che non promette nulla di buono. Man mano che i segreti vengono rivelati, ciascuno si rende conto di quanto la verità cambierà la vita della propria famiglia. 

Questo è il primo libro di Seraphina Nova Glass che leggo. Mi è piaciuto il suo stile di scrittura e il suo sarcasmo e umorismo che hanno stemperato un po' l'atmosfera di cruda disperazione creata dai temi trattati. Ho trovato la storia molto interessante con momenti di alta tensione e disagio. Non sono stata sempre d'accordo con alcune decisioni prese dalle protagoniste ma leggere le loro azioni è stato assistere a un interessante gioco del gatto e del topo. 

"Una strada tranquilla" è un thriller domestico a tinte nerissime con personaggi che si arricchiscono di nuove sfaccettature a ogni capitolo. L'ingranaggio narrativo alterna le loro voci rivelando un quadro d'insieme complesso e mostruoso. Quanti demoni chiusi tra le pareti domestiche! Le convenzioni di una società senz'anima si moltiplicano segnando una pericolosa soglia invisibile. Sarà pericoloso portare alla luce gli aspetti nascosti della personalità di alcuni protagonisti. 

La bellezza di questo thriller è vedere come forze inarrestabili si mettono in moto e inducono il lettore alla riflessione e rivalutazione dei lati oscuri della personalità, dei non detti del matrimonio e della vita famigliare. 

È intrigante seguire le prospettive di Paige, Cora e Georgia, conoscenti e vicine di casa attraverso una spirale che si sviluppa intorno a una tragedia. Le loro storie sono un'esperienza emotiva di largo respiro che porta il lettore a guardare gli eventi sulla pagina come proiezione di eventi che le donne possono vivere realmente in famiglia. La famiglia diventa un luogo pericoloso, non è più un nido di accoglienza, calore e felicità. Non c'è niente di più terrificante di ciò che può accadere nelle nostre case, all'interno delle nostre famiglie e delle amicizie. C'è sempre un divario tra l'ineccepibile facciata pubblica delle famiglie perfette e il loro lato oscuro privato. 

Vorrei concludere con un'ultima riflessione. Sotto la superficie della normalità si annidano gli orrori della perversione, dietro gli abbracci e i sorrisi possono nascondersi paura, odio e violenza. La libertà e la dignità della donna sono beni a cui non si può e non si deve rinunciare. La violenza non è mai giustificata, l'amore non è mai possesso. Diamo voce alla violenza sotterranea, ai lividi che deturpano la pelle, alle paure taciute, alle minacce sommesse, alle manipolazioni e alla gelosia ossessiva. Promuoviamo la cultura del rispetto.

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