"Il
giorno dell'ape" (Einaudi, traduzione di Tommaso Pincio) è un romanzo
dello scrittore irlandese Paul Murray. Il libro, uscito nel 2023 e finalista al
Booker Prize, ha vinto l'Irish Book Award.
Si tratta di
una saga familiare in cui si intrecciano desideri e solitudini. Tutto ha inizio
quando la famiglia Barnes, un tempo potente e ricca, si trova ad affrontare
difficoltà finanziarie dopo la Grande recessione. E l'ape? Il piccolo insetto
sarà la causa di tutto.
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![]() STILE: 9 | STORIA: 9 | COVER: 7 |
Pagine: 664

Nel paese vicino, un uomo aveva ucciso la famiglia. Aveva inchiodato le porte perché non uscisse nessuno; i vicini li avevano sentiti correre per le stanze, gridare, chiedere pietà. Finita l'opera aveva rivolto la pistola contro sé stesso. Ne parlavano tutti. Che razza d'uomo bisognava essere per fare una roba simile, che segreti doveva nascondere. Le voci si rincorrevano. Tresche, droghe, file segreti nel computer.
"Il giorno dell'ape" è un corposo romanzo, 655 pagine, ambientato in Irlanda e dalla trama ricca di personaggi ai quali non viene risparmiato nulla: dolore e gioia, vergogna e divertimento, ansia e speranza, senso di colpa e solitudine, amore perduto e sesso. É un romanzo che affonda le sue radici in un forte realismo, subito dopo la crisi economica del 2000, e parla con quattro voci. Le voci dei componenti della famiglia Barnes.
Dickie Barnes, proprietario di una concessionaria Volkswagen che naviga in cattive acque, trascura il lavoro per dedicarsi alla costruzione di un bunker a prova di apocalisse.
La moglie Imelda (la cui storia è raccontata in un lungo flusso di coscienza senza punteggiatura), per arginare i problemi finanziari, si è messa a vendere i suoi mobili, i vestiti, i gioielli, le porcellane, ogni cosa su eBay.
Cass, la loro figlia adolescente, ex prima della classe, sembra non trovare più alcuna soddisfazione nello studio. Incolpa il padre per la situazione in cui si trovano.
Le sembra di essere sepolta sotto la vita dei genitori, i loro fallimenti, la loro infelicità.
Frequentare l'università, al Trinity College di Dublino, è la scusa perfetta per scappare dalla cittadina in cui è cresciuta. Cass ha un'amicizia tossica con Elaine.
PJ, il figlio dodicenne, è intento a organizzare un piano per scappare di casa e andare a vivere con un giocatore di videogame che ha incontrato online. Sta affrontando i problemi adolescenziali e teme che i suoi genitori stiano divorziando. É schiavo del suo cellulare ed è perseguitato da un bullo arrabbiato perché convinto che sua madre sia stata truffata dalla concessionaria Barnes.
A metà libro compare anche il ricco padre di Dickie, Maurice, che sembra poter salvare la famiglia dal crollo finanziario. Tuttavia il suo coinvolgimento porterà nuovi problemi.
"Il giorno dell'ape" è un romanzo corale, travolgente e drammatico. Murray racconta il modo di stare al mondo delle figure che crea, la debolezza delle loro personalità e la ricerca per soddisfare desideri e realizzare passioni. I protagonisti condividono con noi ogni loro debolezza, dolore, illusione. Siamo attratti da questi personaggi, dalle loro voci inquiete, dall'incapacità di mettere in luce il loro vero carattere assumendone uno differente che non fa che portar guai. Una marea di guai che porta con sé passioni, divertimenti, dolore, sorprese, tormenti, rivelazioni.
Ogni personaggio racconta, secondo la propria sensibilità, la sua vita caratterizzata da segreti e cose non dette che si celano soprattutto nei rapporti famigliari e in una comunità di provincia ipocrita e ottusa.
Il passato è così, vero? Credi di essertelo lasciato alle spalle, poi un giorno entri in una stanza e lo trovi lì ad aspettarti.
Il passato influenza le loro esistenze e il presente è un esame continuo per formulare le varie ipotesi su come andare avanti. Le conseguenze del fallimento della concessionaria di famiglia sono catastrofiche per ognuno dei quattro Barnes. La famiglia soffre ma ognuno lo fa in silenzio, tra loro non c'è dialogo, non c'è collaborazione. Così salvarsi diventa un'impresa impossibile. I protagonisti sono ognuno chiuso in un mondo solitario in cui diventano ostaggio dei propri pensieri, dei rimorsi e dei problemi che devono affrontare. Quattro sfere che rotolano giù per un pendio accidentato, rassegnate a non poter far più nulla per cambiare e migliorare la loro situazione. Vivono prigionieri di una ragnatela fatta d'insoddisfazione e rabbia reciproca. Tra loro sembra esserci solo odio e nulla più.
É questo che ci unisce. E quando lo avremo riconosciuto, quando ci vedremo come una comunità di differenze, quelle stesse differenze non ci definiranno più. Sarà allora che potremo cominciare a lavorare insieme e a cambiare le cose.
I personaggi mostrano sempre nuove sfumature del loro carattere e ciò permette al lettore di penetrare nella loro psiche per meglio comprendere il dramma che stanno vivendo. Il fallimento economico è solo il fattore scatenante che fa riemergere il passato che si ripresenta di continuo per ricordare a tutti che ogni scelta ha delle conseguenze. Vivere d'illusioni è pericoloso e lo sa bene Imelda cresciuta con un padre violento.
Per lei la ricchezza era un travestimento che andava rinnovato di continuo. Spendere era diventato il carburante che alimentava l'illusione, la grande macchina che la portava via dal passato.
E siccome al peggio non c'è mai fine, arriva anche un'alluvione per travolgere ciò che resta. È quasi un'eco dello sfacelo famigliare. Crisi economica e crisi climatica impongono un cambiamento del nostro stile di vita. Dobbiamo guardare in faccia la realtà.
Cambiare per poter vivere, accettarsi per poter davvero esistere senza ombre, essere moderni implica la possibilità di non adottare i modelli che la società ci propone.
Murray, nel suo romanzo, cambia abilmente stile, sintassi e punti di vista. L'impatto emotivo è notevole: si ride e si piange nella convinzione che i ricordi del passato creano, nella nostra mente, il profilo di persone che non ci sono più, di ciò che poteva essere e che non è stato e mai sarà. Quando tutto crolla i fantasmi escono dagli armadi ed è inutile nascondersi. Non c'è bunker che tenga, non c'è ricchezza che soddisfi, non c'è alcol in cui annegare, non ci sono videogiochi per sostituire la realtà. L'uomo è nudo, la vita lo aggredisce, il dolore indugia sotto la superficie e la redenzione rimane sepolta sotto le macerie del passato portando con sé la vera identità di ognuno. Identità che scivola via nel gorgo di un'esistenza ripiegata su se stessa. Seppellire il passato per guardare al futuro. Il segreto è tutto qui: trovare la strada per il futuro, sempre che ci sia ancora una strada da trovare.