Il primo romanzo di Italo Calvino è stato "Il sentiero dei nidi di ragno" pubblicato nel 1947. Con l'intenzione di partecipare a un concorso per giovani scrittori indetto dall'editore Mondadori, Calvino scrisse il romanzo che però non vinse il concorso, ma incontrò l'approvazione di Pavese e venne pubblicato da Einaudi nella collana "I coralli".
Nell'immediato dopoguerra vi furono molti romanzi che trattavano la vicenda bellica appena conclusa. Calvino però racconta la guerra vista con gli occhi di un bambino, Pin, che non sa distinguere il bene dal male, a causa della sua superficialità con cui supera le difficoltà, e non sa decifrare gli eventi della storia.
Pin, il protagonista della vicenda, osserva il mondo dei grandi di cui vorrebbe far parte.
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Dove fanno il nido i ragni? L'unico a saperlo è Pin, che ha dieci anni, è orfano di entrambi i genitori e conosce molto bene la radura nei boschi in cui si rifugiano i piccoli insetti. È lo stesso posto in cui si rifugia lui, per stare lontano dalla guerra e dallo sbando in cui si ritrova il suo piccolo paese tra le colline della Liguria, dopo l'8 settembre 1943. Ma nessuno può davvero sfuggire a ciò che sta succedendo qui e nel resto d'Italia. Neppure Pin. Ben presto viene coinvolto nella Resistenza e nelle lotte dei partigiani, sempre alla ricerca di un grande amico che sia diverso da tutte le altre persone che ha conosciuto. Ma esisterà davvero qualcuno a cui rivelare il suo segreto?

Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo.
Pin, un bambino ligure di circa dieci anni dalla vita vagabonda e solitaria in un mondo di adulti, vive insieme alla sorella, soprannominata la Nera di Carrugio Lungo, che si prostituisce con i tedeschi. Il bambino trascorre le sue giornate sulla strada e all'osteria raccontando storie di cui non capisce tutto il significato e cantando canzoni malinconiche che parlano di amori perduti e di prigionie. All'osteria c'è anche un gruppo di antifascisti che minaccia lui e la sorella, perché la loro casa è frequentata dai tedeschi e la Nera è una spia. Pin vorrebbe guadagnarsi la fiducia di quel gruppo di uomini e decide di impossessarsi della pistola di uno degli amanti della sorella, un marinaio tedesco. Rubata l'arma, Pin torna all'osteria ma si rende conto che gli uomini non prendono in gran considerazione il suo gesto. L'arma è un vecchio modello, pesante e facile a incepparsi. Il bambino allora decide di tenere per sé l'arma e la nasconde nel sentiero dei nidi di ragno, un luogo magico e segreto che conosce solo lui.
C'è un posto dove i ragni fanno i loro nidi. Solo Pin lo sa. È l'unico in tutta la valle, forse in tutta la zona. Nessun altro ragazzo, a parte Pin, ha mai sentito parlare di ragni che fanno i nidi. Forse un giorno Pin troverà un amico, che lo capisca e che lui possa capire, e allora a lui, e solo a lui, mostrerà il posto dove i ragni hanno le loro tane.
Arrestato e picchiato per il furto dell'arma, Pin conosce in prigione Lupo Rosso, giovane partigiano famoso per le sue imprese. Fugge con lui e si unisce alla brigata partigiana capeggiata dal Dritto. Qui conosce anche Amico, una persona con cui condividere sogni ed esperienze, e Cugino che ha fatto della guerra il suo scopo di vita.
Tuttavia Pin, lavora nella bottega di Pietromagro il ciabattino e fa "pubblicità" alla sorella, non riesce ancora a capire fino in fondo gli eventi che avvengono. Per lui la Storia è un mistero e la guerra un gioco per poter conquistare un posto nel mondo.
Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia.
Questo primo libro di Calvino è molto scorrevole, i dialoghi si alternano a minuziose descrizioni dell'animo umano dei personaggi. Il narratore è esterno e la storia è narrata in terza persona. L'ambientazione è quella di un piccolo paese della Liguria, che richiama Sanremo, città dove crebbe lo scrittore, durante gli anni della Resistenza e dell'occupazione nazista.
È stato coinvolgente leggere il racconto dei fatti e le paure di una guerra visti da un bambino. Pin non può nulla nella dinamica del conflitto eppure è costretto a prendervi parte. Lui non ha legge, non ha una madre, la realtà è una guerra in cui la gente si ammazza e non è colpa sua se il mondo era ostile e non risparmiava nessuno .
È triste essere come lui, un bambino nel mondo dei grandi, sempre un bambino, trattato dai grandi come qualcosa di divertente e di noioso; e non poter usare quelle loro cose misteriose ed eccitanti, armi e donne, non poter mai far parte dei loro giochi.
Ho appreso anche alcuni termini militari e partigiani, ad esempio gap (Gruppi di Azione Partigiana), che indica gli appartenenti a un'organizzazione partigiana, e sten, "l'arma smilza che sembra una stampella rotta".
Nel romanzo i partigiani non sono sempre presentati come degli eroi. Calvino racconta nel romanzo di partigiani che si trovarono a combattere contro i fascisti per semplice casualità o per salvarsi dalla prigione.
Calvino, per rendere il testo più comprensibile, fa un uso frequente delle similitudini e di figure retoriche. Molti personaggi si esprimono in dialetto e Pin adotta il linguaggio dei grandi, proprio per mascherare la sua solitudine e la sua debolezza. Tuttavia non si ha mai il prevalere di una voce ma un coro uniforme e compatto che narra una realtà dove le durezze e i drammi del vivere non vengono nascosti. La condizione umana si manifesta in tutto il suo dolore e non c'è alcuna consolazione, nessuna edulcorazione.
La guerra porta solo violenza e crudeltà, sangue e morte. Calvino la racconta attraverso la mediazione della fiaba che permette all'autore di far intravedere la realtà sotto le spoglie del sogno. Il sesso, la guerra, la morte, l'amicizia, il desiderio, la passione fanno parte della realtà che accompagna la crescita di Pin.
Calvino, ponendo un bambino al centro del racconto, ha lo scopo di alleggerire il discorso. Il tema della Resistenza viene trattato "di scorcio" intrecciato alla storia di Pin che vive in un mondo di adulti che spesso non capisce nella continua ricerca di protezione che alla fine troverà in Cugino. Pin è alla ricerca di sé stesso, affascinato dal mondo degli adulti, ma l'arma è ancora nascosta e "Pin si sente solo e sperduto in quella storia di sangue e corpi nudi che è la vita degli uomini."
"Il sentiero dei nidi di ragno" mescola realismo e fantasia per una lettura che affascina lettori di tutte le età. Ispirata alle vicenda che Calvino ha realmente vissuto nel periodo della Seconda guerra mondiale, la storia rimane ai margini della guerra partigiana ma ne trasmette il suo cuore pulsante in un ritratto crudo e realistico.
Italo Calvino è stato uno dei più importanti scrittori di tutta la letteratura italiana. Il suo impegno culturale, politico e civile, è stato notevole ed è stato terreno fertile per i suoi scritti carichi di innovazione e profonda riflessione. Per le sue opere gli sono stati conferiti numerosi premi letterari ed ancor oggi rappresentano una pietra miliare della letteratura italiana.