mercoledì 4 giugno 2025

RECENSIONE | "La famiglia" di Jo Nesbo

"La famiglia" (Einaudi, 2025) segna il ritorno dei diabolici fratelli Carl e Roy Opgard, già protagonisti de "Il fratello"(Einaudi, 2020) di cui vi ho parlato la scorsa settimana (recensione). La straordinaria saga porta la firma di Jo Nesbo, incontrastato maestro del crime scandinavo con oltre 40 milioni di copie vendute nel mondo.


STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
La famiglia
Jo Nesbo

Editore: Einaudi
Pagine: 440
Prezzo: € 21,00
Sinossi

Due fratelli pronti a combattere in difesa di ciò che hanno conquistato. Pronti, se occorre, anche a uccidere. Di nuovo. Senza dubbio, i fratelli Opgard hanno avuto successo nella vita. O, perlomeno, ne hanno avuto quanto è possibile in un paesino come Os: un migliaio di anime aggrappate a una montagna, apparentemente dimenticate da Dio e dagli uomini. Carl dirige un lussuoso hotel con spa, mentre Roy ha in mente un progetto ambizioso: un parco dei divertimenti con un ottovolante tra i più alti e paurosi del mondo. E si potrebbe ottenere ancora di più, per esempio ingrandendo l’hotel. Se non fosse che l’Ente nazionale per le strade ha deciso di far scavare una galleria in quella montagna, spostando la statale e ostacolando così il turismo a Os. Nel frattempo un agente rurale vuole indagare sul baratro noto come curva delle Capre e sulle carcasse delle automobili che ci sono finite dentro, spesso grazie a una spinta dei fratelli… Ancora una volta, dunque, Carl e Roy devono cancellare le proprie tracce e sporcarsi le mani, probabilmente di sangue. Ancora una volta, devono essere disposti a tutto, pur di salvare i loro interessi. Un grandioso, esplosivo romanzo sulla lealtà, i legami familiari, la passione e la lotta contro i poteri forti.





Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? 

I fratelli Roy e Carl Opgard sembrano avere tutto sotto controllo. La loro vita scorre tra affari e ambizioni nel piccolo paese di Os. Ma il passato torna a bussare alla porta. Un poliziotto indaga su vecchie morti sospette e i due uomini devono difendere ciò che hanno conquistato. Pronti, se occorre, anche a uccidere. Di nuovo. 

Sette omicidi. Avevo sette omicidi sulla coscienza. Avevo sperato che il conteggio si fermasse lì.

Roy e Carl hanno avuto successo nella vita anche se tutto è da rapportare a un paesino come Os: un migliaio di anime aggrappate a una montagna, apparentemente dimenticate da Dio e dagli uomini. 

Nel primo capitolo della saga Opgard, avevamo lasciato Carl e Roy alle prese con l'ambizioso progetto di realizzare a Os un hotel- spa d'alta quota. Ora li ritroviamo in gran forma: Carl dirige il lussuoso hotel, mentre Roy ha in mente di costruire un parco divertimenti con un ottovolante tra i più alti e paurosi del mondo. 

Si oppongono ai loro desideri l'Ente nazionale per le strade, che ha deciso di spostare la statale ostacolando così il turismo a Os, e un agente rurale che vuole ancora indagare sul baratro noto come curva delle Capre e sulle carcasse delle automobili che ci sono finite dentro spesso grazie a una spinta dei fratelli. 

Ancora una volta i fratelli diabolici devono salvaguardare i propri interessi e difendersi da una comunità da sempre ostile. Roy e Carl si contendono il trono di Os, un regno di miserabili. 

Perseveriamo dove gli altri si arrendono, finché non otteniamo quello che vogliamo.

La famiglia è ancora la loro ancora di salvezza ma è da sempre la loro maledizione. I ruoli sono ben definiti: Carl è il seduttore, Roy è il protettore del fratello. 

Chi sarà il Re di Os? 

In questo secondo capitolo il personaggio di Roy emerge con tutta la sua forza, si prepara a travolgere tutto e tutti. Una volta innescata la valanga, nessuno può fermarla. 

Alla fine, non si riusciva più ad andare avanti. Ma cosa si poteva fare, oltre a giocare finché non usciva la scritta "game over", la musica si interrompeva e le luci si spegnevano? 

"La famiglia" è un thriller teso e oscuro, dove Jo Nesbo mescola abilmente mistero e psicologia portando il lettore nelle zone più oscure dell'animo umano. 

Finale spietato, amaro, in linea perfetta con la crudeltà del romanzo sulla lealtà, i legami familiari, la passione e la lotta contro i poteri forti. Come sopravvivere se l'umanità svanisce e la morale si dissolve? I legami con il passato non si possono sciogliere nell'acido, i cattivi pensieri non affogano nelle fredde acque dei fiumi, i problemi non finiscono per magia giù in una scarpata. 

L'infanzia ha segnato il destino dei due fratelli, le azioni di ieri oggi presentano il conto. Quella maledetta scarpata riecheggia di voci mai sopite, di corpi straziati, di prove immortali. Da quella profondità sale il buio dell'anima che tutto travolge. 

Nell'universo Opgard non ci si annoia di sicuro. I sentimenti "buoni" sono stati messi dietro a una porta chiusa e la chiave è stata gettata via. Di lì non si muovono, non coccolano i protagonisti, non sono il pane quotidiano con cui saziarsi. Al contrario le passioni violente, l'odio, la colpa, diventano il parco giochi dei due fratelli. Il cuore pulsante della storia è la famiglia, la bussola narrativa ne fa il suo nord e la pone sull'altare del sacrificio. Si, miei cari amici, un sacrificio ci sarà. Del sangue verrà versato ma i morti non avranno pace. 

"La famiglia" è un romanzo ricco di tensione, dolore e violenza. Esplora le emozioni umane più oscure e A gran voce i protagonisti affermano che la famiglia viene prima di ogni cosa. "Prima del bene e del male". Ci si protegge a vicenda, si condivide ogni cosa, anche se il seme della rivalità non tarderà a germogliare. Tuttavia la società si basa sulla morale che tende ad adattarsi. La famiglia è un fertile terreno per i conflitti, le debolezze, le devianze e i drammi. 

Scriveva Tolstoj: "Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo."

La famiglia Opgard è un dramma infinito, parola di Jo Nesbo!

8 commenti:

  1. Mi fa piacere leggere il tuo parere entusiasta 😊😊 è un autore che purtroppo ancora non mi attrae

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    1. Ciao Gresi, hai ragione c'è un tempo per ogni autore! Jo Nesbo potrebbe piacerti per i tanti temi che tratta sempre attuali nella nostra variegata società. Un abbraccio :)

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  2. Non lo leggerò Pen, non riesco a sopportare tanta cattiveria, la tua recensione sempre puntuale, un abbraccio :)

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    1. In questo secondo capitolo c'è ancora più cattiveria! I fratelli diabolici non hanno limiti. Per fortuna la loro cattiveria è prigioniera tra le pagine anche se, guardando la nostra società, si delinea una realtà altrettanto traumatica. Viviamo tempi difficili. Un abbraccio :)

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  3. Ciao Aquila! Ho preso il precedente, devo ancora iniziarlo però!
    Sembra proprio una saga intrigante, mi ricorda, per certi versi, Bull Mountain.

    Un caro saluto

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    1. Ciao Angela, questa saga è davvero intrigante fino all'imprevedibile epilogo. Hai ragione nel menzionare Bull Mountain. Le famiglie disfunzionali conoscono solo il linguaggio della violenza! Un abbraccio :)

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  4. Ciao Aquila reale, prima o poi devo comprare un libro di Jo Nesbo... Spero prima di poi 😅
    Un abbraccio 😘

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    1. Ciao Fra, a me piacerebbe iniziare a leggere la serie dei gialli con Harry Hole. La produzione di Jo Nesbo è ampia. Tutti bei libri. Un abbraccio :)

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