L'ipnotista
 
Autore: Lars Kepler
LARS KEPLER è lo pseudonimo dei coniugi Alexander 
Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril. Vivono a Stoccolma con le loro tre
 figlie, a pochi metri dalla centrale di polizia. Sono appassionatissimi
 di cinema e da quando si conoscono guardano almeno un film al giorno. 
Entrambi sono scrittori, ma nel 2009 hanno deciso di sospendere 
momentaneamente le loro carriere separate per provare a scrivere un 
romanzo insieme.   
Casa Editrice: Longanesi
Pagine: 594
Prezzo: €          9,90
Trama:  Si chiama Erik Maria Bark ed era l'ipnotista 
più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato storto e la sua vita è stata
 a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai 
più l'ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi.
 Oggi è l'8 dicembre, è una notte assediata dalla neve ed è lo squillo 
del telefono a svegliarlo di colpo. A chiamarlo è Joona Linna, un 
commissario della polizia criminale con l'accento finlandese. C'è un 
paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha 
appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina
 sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato 
ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in
 grave stato di choc, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo 
testimone dell'accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l'assassino 
vuole terminare l'opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, 
scomparsa misteriosamente. C'è solo un modo per ottenere qualche 
indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una 
Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che 
infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, 
dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo 
lavoro. Sa che l'ipnosi funziona. Quello che l'ipnotista non sa è che la
 verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua 
vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito.
COPERTINA: 8
In occasione dell'uscita del film nella sale cinematografiche
 l'11 aprile 2013 de L'IPNOTISTA di Lasse Hallström, è stata
 pubblicata una nuova edizione del libro. 
A sinistra potete trovare la copertina della prima edizione.
 cliccate sull'immagine per ingrandirla
La settimana scorsa in questo post vi avevo parlato del premio ricevuto grazie ad un concorso indetto dalla casa editrice Longanesi e come promesso ecco a voi la recensione.  
Recensione 
Ho iniziato a leggere L’ipnotista con gran curiosità e le
parole: “Come fuoco,esattamente come fuoco” che compaiono all’inizio del romanzo, mi hanno fatto ben sperare.
Quando, poi, viene massacrata un’intera famiglia e l’unico  sopravvissuto è in coma, ho pensato che nulla
e nessuno avrebbe potuto allontanarmi da questo libro. Il ragazzo superstite, Josef Ek, è stato ritrovato in
un lago di sangue ed ora è ricoverato in grave stato di shock. Le indagini sono
affidate a Joona Linna, commissario della polizia criminale, che si mostra subito
come un uomo duro e caparbio. Io tifo per lui e per Erik Maria Bark,
l’ipnotista, che interroga Josef tramite l’ipnosi. La storia evolve con ritmo
sostenuto, le indagini proseguono e vien fuori anche una storia d’incesto tra
Josef e sua sorella. Questo romanzo, penso, non si fa mancar nulla, nel
rispetto della miglior tradizione thriller. Poi cominciano i guai. La trama
subisce un flashback e inizia un’altalena tra presente e passato. Poi dal
nulla, ma veramente dal nulla, compare Eva Blau.  Ma la storia della famiglia sterminata che
fine ha fatto? Sembra di iniziare a leggere un altro romanzo dove Charlotte,
Marek, Lydia, Eva sono i protagonisti. Dopo varie sedute d’ipnosi collettiva
profonda, non sai più dove ti trovi anche perché, giusto per rendere più
piccante il tutto, compare Maja Swartling, giovane tirocinante, che poi tanto
normale non è. Quando ormai avevo perso tutte le speranze, ecco che ricompare
l’ispettore Joona e allora la storia sospesa di Josef riprende il suo
evolversi. Alla fine, nel caos, si riesce a leggere la parola “fine”. In questo
romanzo, che ha un suo fascino, ci sono i germogli per almeno altri tre
scritti. C’è la storia di Eva Blau, che si fa chiamare Veronica; c’è la storia
di Marek, un rifugiato politico proveniente dai Balcani, che rivive le torture
a cui ha sottoposto persone che conosceva fin dall’infanzia;c’è Eva con episodi
di autolesionismo che la portano a diventare paranoica. Si potrebbe scrivere il
romanzo “ Il mistero del Velo della Veronica” o “ La casa” ossia il luogo dove
avvengono le violenze. Poi c’è la figura di Lydia ed ecco un’ altra storia: “
Kasper, tra sogno e realtà”. Questo romanzo è stato scritto a quattro mani,
peccato che due sono andate a destra e due a sinistra. Quindi non vi dirò di
correre in libreria a comprarlo, ma, se ve lo regalano, allora leggetelo senza
troppe aspettative.