mercoledì 29 maggio 2013

WWW Wednesdays #6


WWW  Wednesdays è una rubrica creata dal blog Should be Reading 
e consiste nel rispondere a tre semplici domande:

-What are you currently reading? (Cosa stai leggendo adesso?)
-What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
-What do you think you’ll read next? (Cosa leggerai dopo?)

What are you currently reading?

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"Il volo di carta" è un libro che tratta di “due enti in lotta millenaria fra loro”. Questa è la sintesi in quarta di copertina: una sintesi sintesi, visto che le pagine sono ben 741.

" Il cimitero dei vangeli segreti" è un thriller su cui si sono addensate nuvole nere che emanano molte critiche riguardo alla copertina e fulmini per la trama non proprio originale. Cattiverie letterarie! A me piace e anche la cover ha un suo fascino che svelerò, se avrete 
la bontà di leggerla, nella mia recensione.



What did you recently finish reading?


  


Il castello di Otranto” mi ha dato la possibilità di fare un tuffo nel mondo
 classico per rilassarmi e godere del tempo che fu.

Qui potete trovare la recensione di “Implosion”.

 “Il profumo degli alberi di limone” è un libro “per non dimenticare”, per ricordare che la conoscenza del passato ci serve per vivere meglio il presente e per non ripetere più gli errori che hanno segnato la Storia dell’Umanità.


What do you think you’ll read next?

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Tregua nell’ambra” di Ilaria Goffredo, consigliato dal blog: “I miei sogni fra le pagine”.
La piramide del caffè” di Nicola Lecca , consigliato dal blog: “La contorsionista di parole”.
Il  Giardino dei Segreti” di Kate Morton, auto consigliato perché mi piace la “voce narrante” della scrittrice.


 Voi, cari lettori dal palato sopraffino, cosa ne pensate di questi libri? Attendo i vostri commenti e i vostri suggerimenti per future letture!
A presto la vostra Aquila reale.

domenica 26 maggio 2013

RECENSIONE "Implosion" di M.J. Heron

                    Implosion

AutoreM.J. Heron
M.J. Heron nasce ventotto anni fa sotto il segno dello scorpione, in una terra in cui le nebbie del mistero avvolgono il respiro e le antiche leggende ridisegnano i contorni del paesaggio. Amante delle emozioni forti e di tutto ciò che può essere  continua....  

Casa Editrice: De Agostini
Pagine382
Prezzo: € 9,90
Trama: Non è affatto un giorno come un altro. Il destino ha premuto il tasto on. Quando Katherine incontra Armand per la prima volta non sa che dietro le sembianze del bello e dannato si cela uno dei più potenti generali dell’Antica Stirpe dei Kurann. Non può immaginare che sarà proprio lui la sua salvezza, o la sua rovina. Armand ha un piano crudele, spietato, oscuro come le tenebre. Non è l’unico a nascondere la minaccia di un segreto inconfessabile o gli echi  di un passato maledetto. Una verità agghiacciante sta per essere svelata. Nessuno può permettersi di fallire, nessuno è più al sicuro. Una sola certezza. Quando supera se stesso, l’amore può uccidere. Se nulla è come sembra, come fai a scegliere la strada giusta?  




STILE: 7
STORIA: 8
COPERTINA: 7


Recensione


“Per una volta, voleva essere egoista e felice. Desiderava accogliere ogni singolo respiro che lei gli avesse regalato. Ogni singola emozione. Sarebbero stati i primi e gli ultimi attimi di felicità delle sua lunga vita.”

Grazie al blog “Un buon libro non finisce mai” e all'autrice M.J. Heron ho vinto "Implosion" e sinceramente, non sapevo cosa aspettarmi da un libro che riportava in copertina un termine scientifico studiato, un tempo, nel mio percorso formativo. Quando poi, ho letto la dedica della scrittrice M.J.Heron , mi sono chiesta: “chi sono i Kurann?” Per fortuna, tutti i miei dubbi si sono sciolti come neve al Sole e ho scoperto un popolo affascinante.




Immagine presa dal sito ufficiale di M.J. Heron

Sinossi: Non è affatto un giorno come un altro. Il destino ha premuto il tasto on. Quando Katherine incontra Armand per la prima volta non sa che dietro le sembianze del bello e dannato si cela uno dei più potenti generali dell’Antica Stirpe dei Kurann. Non può immaginare che sarà proprio lui la sua salvezza, o la sua rovina. Armand ha un piano crudele, spietato, oscuro come le tenebre. Non è l’unico a nascondere la minaccia di un segreto inconfessabile o gli echi  di un passato maledetto. Una verità agghiacciante sta per essere svelata. Nessuno può permettersi di fallire, nessuno è più al sicuro. Una sola certezza. Quando supera se stesso, l’amore può uccidere. Se nulla è come sembra, come fai a scegliere la strada giusta?  


Già, scegliere è un segno di libertà ma non sempre è cosa facile. L’amore non dovrebbe mai porre nessuno davanti a delle scelte ma, nel libro, sono proprio le decisioni prese dai protagonisti che delineano l’evolversi della storia che, comunque, deve fare i conti con il “destino”. Katherine e Armand pur appartenendo a due mondi diversi, decidono di unire le loro vite in un amore puro e profondo. Ma nulla è come appare. L’amore ha mille sfaccettature e si può manifestare in una miriade di modi ma, alla fine, può dimostrarsi più forte del destino? Armand deve cercare di fondere insieme amore e rispetto, dedizione e passione, vendetta e protezione. Le cose, poi, si complicano quando entrano in gioco altri sentimenti come la voglia di potere e di ricchezza, la paura di ciò che i sentimenti ci portano a fare. Ma nulla è come appare. L’incipit recita: "Il freddo di quella mattina di ottobre svegliò Firenze con una carezza graffiante."
Che bello una storia ambientata in Italia, in una città magnifica! Katherine e Armand sono due giovani che si portano dietro dolori e misteri. Lei è una ventenne che porta ancora i segni di un dolore lancinante: la morte del fratello maggiore. Lui, di anni ne ha un po’ di più, è un generale dell’Antica Stirpe dei Kurann. L’amore tra i due ragazzi dovrà superare ostacoli insormontabili. Armand ha, infatti, ricevuto l’ordine di “punire” il padre della ragazza perché ha ideato il “TRW-killer”,una potente arma di distruzione di massa. I due protagonisti, bellissimi, sono dotati di poteri davvero particolari. Katherine ha il potere “implosion”. Armand ha il potere della “protomateria”, in più ha un olfatto straordinario e spesso ha sete di…  Scoprite voi il resto ma attenti perché la scrittrice ha mescolato con maestria segreti, poteri, amori.
Tutti questi elementi li ritroviamo anche in altri personaggi d’Implosion.

Fantastica è Kylaah, la strega Kurann: “…lo trafisse con lo sguardo, poi girò la testa con aria di superiorità. Lei sapeva giàche cosa aveva in serbo il destino. Le sue visioni erano infallibili…”

Inquietante è Robert: “… Ancora una volta non aveva dubbi. Tutto sarebbe andato secondo i suoi piani…”

Vendicativo è Venom: “… Un ghigno di soddisfazione gli contorse il labbro inferiore. Stava già pregustando il sapore della morte…”

Tenebroso è Shamnos: “…Cominciava ad avvertire l’inconfondibile odore della paura. Quel profumo lo inebriava come nessun altro…”

La storia è ben strutturata, l’esposizione lineare permette una lettura veloce e piacevole. Il ritmo è sostenuto con colpi di scena e con una perfetta combinazione fra sentimenti e azioni. L’autrice ha aperto un tiretto,  vi ha posto al centro un’ orchidea e intorno ha collocato tanti misteri da svelare, poi, con fare preciso, l’ha richiuso. Ma non si può lasciare al buio un fiore così bello quindi, cara scrittrice, a quando il seguito? Ho letto in varie interviste dell’autrice che ci sarà sicuramente un seguito, non resta che aspettare.



Storia appassionante per trascorrere ore piacevoli in compagnia del popolo dei Kurann.

Breve storia editoriale di Implosion.
Dopo l’esordio che l’ha visto nella classifica degli e-book più venduti per dieci settimane, per un mese nella TopTen su ibs.it, Implosion  dell’autrice M.J.Heron, porta alla De Agostini Libri il Premio Selezione Bancarella 2013.

mercoledì 22 maggio 2013

RECENSIONE "Inferno" di Dan Brown

                    Inferno 

Autore: Dan Brown
Primo di tre figli, Brown crebbe a Exeter, nel New Hampshire. Suo padre Richard insegnava matematica alla Phillips Exeter Academy, scrisse alcuni testi scolastici su quest'argomento e vinse un importante Presidential Award.  continua....  

Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 600
Prezzo: € 25,00
Trama: Inferno è il titolo del quarto romanzo di Dan Brown che ha per protagonista il Professore di Harvard Robert Langdon. Ancora una volta, lo scrittore statunitense proveniente dal New Hampshire, mescola sapientemente le tematiche a lui più congeniali, dando vita ad un thriller dai risvolti misteriosi in cui arte, storia, codici e simboli fanno da padroni. Il docente di Simbologia di Harvard Robert Langdon è di nuovo in Italia. Questa volta si reca nel bel Paese per svolgere delle ricerche sulla Divina Commedia di Dante. Langdon viene risucchiato in un mondo sconvolgente la cui chiave di volta sembra risiedere nel capolavoro del Sommo Poeta, un’opera dai risvolti misteriosi ed oscuri, le cui parole sono pregne di un fascino in grado di travalicare i secoli. Langdon, nel tentativo di risolvere l’enigma in grado di condurlo alla verità, dovrà vedersela con un avversario temibile. Lo scenario in cui si svolge questa nuova avventura avente per protagonista Robert Langdon è caratterizzato dallo splendore dell’arte classica. Il nostro eroe per giungere alla risoluzione del mistero passerà attraverso gli arcani nascosti nelle opere d’arte, individuerà passaggi segreti e, per non far mancare nulla, usufruirà di strumenti scientifici all’avanguardia. Dan Brown, con Inferno, consegna ai lettori un altro incredibile thriller fatto di storia ed enigmi.

STILE: 7
STORIA: 8
COPERTINA: 9



Recensione


“Non importa se fai ridere o piangere i lettori. E’ invece fondamentale farli aspettare” 
sosteneva Charles Dickens. Oggi questa strategia di marketing si rivela ancora vincente come dimostra l’attesa per “Inferno”, edito Mondadori, romanzo thriller dello scrittore Dan Brown. Il libro è stato pubblicato in contemporanea in quasi tutto il mondo. Anche la data per l’uscita del libro, 14 maggio 2013, nasconde un simbolo: 14/5/13 è l’anagramma numerico del pi greco ( 3,1415), ossia la costante usata in geometria per calcolare le dimensioni delle circonferenze. Infatti l’ Inferno dantesco è un’insieme di cerchi ( i gironi) concentrici.



Un’altra trovata geniale, per pubblicizzare il libro, ha per protagonista gli undici traduttori,  chiusi a partire da febbraio, per 8 settimane, in un edificio della Mondadori: blindati, senza cellulari e controllati da una scorta armata.



http://www.piazzadellenotizie.it/wp-content/uploads/2011/04/corridoio-vasariano.jpg
corridoio vasariano
Sulla copertina è impresso il profilo di Dante, autore della “Divina Commedia” opera divisa in tre cantiche (Inferno,  Purgatorio e Paradiso). Ed è dall’Inferno che ha inizio un thriller dal simbolismo diffuso, dall’azione concitata, dal ritmo sostenuto. Se si parla d’Inferno, viene spontaneo pensare al male anche se la sua definizione totalmente negativa può subire delle variazioni quando diventa necessario commettere del male per ottenere un risultato che porti dei benefici. Robert Langdon è un esperto di Dante, conosce a fondo le sue opere e ama Firenze, la sua cultura il suo patrimonio artistico come piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio. Ma cosa riserverà la città del Giglio al nostro professore? Ci saranno  belle visioni che nutrono l’anima o incubi devastanti?        

                                                                                          
Ma , ora, mettetevi comodi, l’avventura può iniziare!



INCIPIT.  Io sono l’Ombra.
Attraverso la città dolente, io fuggo.
Attraverso l’eterno dolore, io prendo il volo.
Guidami,caro Virgilio, attraverso il vuoto.
Oh, cocciuti ignoranti! Non vedete il futuro? 
Non arrivate a comprendere  lo splendore della mia creazione? 
A capirne la necessità? Il mio dono è il futuro.
Il mio dono è la salvezza. Il mio dono è L’Inferno.




I riflettori si accendono in una camera d’ospedale dove, il nostro eroe del simbolismo, è ricoverato per una ferita d’arma da fuoco. Fin dall’inizio la storia accelera la successione degli eventi e nulla è come appare.  Mai fidarsi di ciò che vediamo scritto perché , come per la matrioska, all’interno di ogni frase c’è un mistero che ti porta a un altro mistero e così via per più di 500 pagine. Langdon combatte contro un terribile avversario, affronta enigmi misteriosi che lo proiettano in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e scienze futuristiche. Egli deve cercare delle risposte e decidere di chi fidarsi “prima che il mondo cambi irrimediabilmente”. L’evolversi della storia è pieno di colpi di scena, leggete il libro e tutto vi sarà chiaro. Lo scrittore ci pone davanti a dei quesiti morali di non facile soluzione; la distinzione tra bene e male non è , sempre, ben definita. Dipende dai punti di vista. Naturalmente i problemi riguardanti la nostra società sono reali e non si può perdere tempo. L’umanità deve affrontare la smisurata crescita demografica e non può far finta di non sapere.
“I luoghi più caldi dell’Inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali”. Naturalmente non può mancare una nota negativa nei confronti della Chiesa che si oppone all’aborto, alla contraccezione, all’eutanasia. Ma allora, come lo risolviamo il problema della crescita demografica? Se avete la pazienza di seguire “il professore”, nei suoi voli pindarici sul simbolismo che diventa realtà, lo scoprirete! Io ho letto Inferno con molta curiosità e devo dire che la storia si è rivelata ben costruita nel suo evolversi ma non incisiva come mi aspettavo.
Fin dall’inizio ho trovato, anche se interessante, un po’ troppo lunga la descrizione dei luoghi e delle bellezze artistiche di Firenze. Forse avevo l’ansia di proseguire con la storia e l’azione, interrotta dalle lunghe descrizioni,veniva rallentata in maniera drastica. Mi sono sembrate tante anche le pagine dedicate alla ricerca del significato della parola CATROVACER. Sicuramente questo ritardo  nel decifrare la parola è da imputarsi alla sua non piena conoscenza della lingua italiana.
Naturalmente Langdon non è solo in questa avventura, con lui c’è la dottoressa Sienna Brooks che lo aiuterà a far luce sui tanti misteri che lo circondano. Inizia così, a Firenze, la ricerca della verità che tra rivelazioni sorprendenti e viaggi ,più o meno segreti ci svelerà l’arcano mistero. Ormai tutti sappiamo che la vicenda si svolge, in parte, a Firenze; l’inizio è ben strutturato con un ritmo incalzante. Poi si ferma, riprende fiato, si guarda un po’ intorno e riparte. Tutto ruota su una decisione che bisogna prendere per il futuro dell’umanità. Devo confessare che il finale mi ha lasciato un po’ titubante. Comunque ho trascorso delle ore piacevoli con "Inferno" anche se non condivido alcune teorie esposte nel libro e, se devo essere sincera, ho avuto un po’ di nostalgia per “ Il Codice Da Vinci”. Chi non delude mai è “lui”, l’affascinante Robert Langdon con il suo gusto raffinato nell’abbigliamento, il suo fisico prestante, la sua memoria eidetica, senza tralasciare l’orologio di Topolino sempre al suo polso.

Vale la pena di leggere il libro anche solo per ritrovare la figura dell’eroe intellettuale che, tra enigmi e profezie, è sempre a suo agio. Si può essere d’accordo o meno con le sue teorie, ma, Dan Brown  ha saputo mescolare in modo magistrale storia, arte, codici e simboli per creare un thriller che non vi deluderà. Fidatevi di me!  


Buona lettura a tutti :)

RECENSIONE "L'ipotesi del male" di Donato Carrisi

  
L'ipotesi del male
(Ciclo di Mila Vasquez #2)

AutoreDonato Carrisi

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca (in provincia di Taranto) e vive a Roma. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha studiato criminologia e continua...


Casa Editrice: Longanesi
Pagine432
Prezzo: € 18,60
Trama: C'è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella nostra vita: il desiderio di scomparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma c'è qualcuno per cui questa non è una sensazione passeggera. C'è qualcuno che diventa prigioniero di questa sensazione, che diventa poi un'ossessione, e che ne viene divorato, inghiottito. Queste persone spariscono davvero. Spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Nessuno sa che fine fanno. E quasi tutti presto se ne dimenticano. Ma se d'improvviso queste persone scomparse... tornassero? E non solo: se tornassero non per riprendere la propria vita, non per riallacciare contatti perduti, non per riannodare i fili di un'esistenza spezzata... Ma tornassero per uccidere? Mila Vasquez ha i segni del buio sulla propria pelle, le ferite che il buio le ha inferto hanno segnato per sempre la sua anima. Forse per questo, è la migliore in quello che fa. E quello che fa è dare la caccia a quelli che tutti hanno dimenticato: gli scomparsi. E quando gli scomparsi tornano dal buio per uccidere, Mila capisce che per fermare il male deve dargli una forma, deve attribuirgli un senso, deve formulare un'ipotesi convincente, solida, razionale... Un'ipotesi del male. Ma sa anche che è solo quello: un'ipotesi. E che per verificarla non c'è che una soluzione: consegnarsi al buio.

STILE: 8
STORIA: 8
COPERTINA: 8



Recensione

A quattro anni dal “Suggeritore”, siete pronti a tornare nel buio...? Donato Carrisi torna sulla scena del crimine con "L’IPOTESI DEL MALE", edito Longanesi. Donato Carrisi è nato a Martina Franca (TA), il 25 marzo 1973. Dopo una laurea in Giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Nel 2009 pubblica il suo primo romanzo il “Suggeritore” edito Longanesi, e vince il Premio Bancarella. Nel 2011  pubblica “Il tribunale delle anime” sempre con Longanesi. L’anno seguente è la volta  di “La donna dei fiori di carta” con cui ha consolidato il suo status di scrittore affermato anche in campo internazionale. Nell’aprile 2013 viene pubblicato il nuovo romanzo di Carrisi, “L’ipotesi del male” che segna il ritorno di Mila Vasquez  poliziotta abile nel cercare persone scomparse ma che deve convivere con le inquietudini che albergano nella sua anima.

“Hai mai desiderato scomparire?”

C’è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto… Per alcuni non è solo un pensiero passeggero. Diviene un’ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell’ufficio persone scomparse - il Limbo - centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi perduti,ricoperte di fotografie. Ma se d’improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure? Come una risacca, il buio restituisce prima gli oggetti di un’esistenza passata e poi le persone. Sembrano identici a prima vista, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Ma chi li ha presi? Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati? Mila capisce che per fermare l’armata delle ombre non servono gli indizi, non bastano le indagini: Deve dare all’oscurità una forma, deve attribuirle un senso, deve formulare un’ipotesi convincente, solida, razionale…Un’ipotesi del male. Ma per verificarla non c’è che una soluzione: consegnarsi al buio.
Inizia così un’indagine che porta il lettore a vivere le paure, le angosce di Mila, in un crescendo di tensione che sprigiona un’ansia che non ti permette di chiudere il libro se non dopo aver letto l’ultima pagina. Spesso ci si chiede se c’è un confine netto fra il bene e il male. Molto spesso questa linea di demarcazione subisce repentini spostamenti perché, in ognuno di noi, c’è l’esistenza contemporanea sia del bene che del male. Infatti il male, a volte, è utile come l’esempio del leone che ammazza una zebra per saziare i propri cuccioli. Mila dovrà fronteggiare il male, dovrà muoversi in un mondo inquietante fatto di “solitudini”. Ma quando queste “solitudini” si uniscono, nasce “l’armata delle ombre”. Lascio a voi scoprire il seguito ma state attenti, perché, come scrive l’autore: "Ma non si può convivere con il vuoto, con il vuoto non si patteggia. Alla fine sarai stato tu ad aprirgli la porta di casa, come fosse un amico che vuole solo aiutarti. Quello entra e comincia a razziare ogni cosa". Assolutamente da leggere e, poi, da riporre nella propria libreria insieme alle altre opere di Carrisi.


WWW Wednesdays #5


WWW  Wednesdays è una rubrica creata dal blog Should be Reading 
e consiste nel rispondere a tre semplici domande:

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-What do you think you’ll read next? (Cosa leggerai dopo?)

What are you currently reading?


 

Ho vinto "Implosion" partecipando al giveaway indetto dal blog Un buon libro non finisce mai 
e dall'autrice M. J. Heron.
"Tu chi sceglieresti tra chi ti ha dato la vita e chi potrebbe togliertela?
La risposta potrebbe non essere così ovvia."

E' in lettura anche "Il castello di Otranto", un classico che sto leggendo per la sfida Un classico al mese.



What did you recently finish reading?


 

Nel buio ho letto "L'ipotesi del male" ma, per non farmi mancare nulla, ho continuato con "Inferno" e dopo aver letto più di 500 pagine sono, finalmente, uscita a rimirar le stelle.
Tra poco pubblicherò le recensioni di entrambi i libri :)


What do you think you’ll read next?

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Anche questo libro è stato vinto grazie al giveaway del blog Laboratorio Fantasy  e alla scrittrice Cristina Lattaro.
Farò a breve un post di ringraziamento per entrambi i libri vinti :)


E voi? Cosa state leggendo?

giovedì 16 maggio 2013

RECENSIONE "Laila Volpe e Evindi Mott - I trafficanti dell'ombra" di Man Ekang

                 Laila Volpe e Evindi Mott 
          I trafficanti dell'ombra

Autore: Man Ekang
Dire chi sono io in poche parole risulta difficile poiché, mi ritengo un individuo dalla personalità complessa. Cresciuto in un ambiente dove si parlava molto di cose nascoste all'occhio materiale, ho sviluppato sin da giovane un grande amore per il fantastico. continua...

Casa Editrice: lulu.com
Pagine: 260
Prezzo: € 17,60
Trama: La giovane torinese Laila Volpe incontra Evindi Mott, alla lezione di antropologia culturale del professore Debrossac. L’incontro in apparenza casuale era in realtà voluto dal ragazzo africano nel quadro di una sua prova di iniziazione, nella società dei suonatori di Mvett. Ma dopo averlo sorpreso in flagrante, il professore Debrossac lo convincerà ad aiutarlo per ritrovare sua figlia scomparsa misteriosamente in Torino. Evindi Mott accantonerà successivamente i suoi primi progetti per Laila e, insieme al professore,aiuterà la ragazza a dare un taglio ai suoi incubi ricorrenti. In questo contesto,Laila conoscerà l’esistenza delle “monete del fato” e imparerà che la sfortuna non è nient’altro che il risultato di un’attenta manipolazione di certe entità, da parte di coloro che hanno la conoscenza di alcune leggi della natura. L'acquisizione di questa conoscenza da parte di Laila, scatenerà l’ira di coloro che tenevano un cospicuo traffico delle sue capacità intelletuali e delle sue chance
 
STILE: 6
STORIA: 7
COPERTINA: 6



Recensione
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER
Guardando la copertina del libro “Laila Volpe e Evindi Mott- I trafficanti  dell’ombra” di Man Ekang, ho notato due figure in evidenza: la Mole Antonelliana e una figura sconosciuta con in mano un oggetto misterioso. Quando ho iniziato a leggere il libro mi sono ritrovata in un mondo diviso in due: da una parte Torino, città fulcro di energie esoteriche, dall’altra la magia che trae spunto dalla cultura africana, in particolare da quella di alcune tribù del Camerun. La storia, con protagonisti la giovane Laila Volpe e Evindi Mott, unisce e interseca fra loro questi due mondi che ci vengono presentati, dallo scrittore, dal suo punto di vista da antropologo. Egli osserva, registra, studia per comprendere e conoscere le culture diverse ma non interviene mai con un giudizio su ciò che noi consideriamo “diverso”. Mi è piaciuto l’accostamento tra antropologia e magia, perché, forse sono le due facce di una stessa moneta. Il personaggio maschile è un giovane africano, Evindi Mott, originario della tribù Fang-Beti . Si narra, che questo popolo, sia nato dall’esodo verso l’Africa centrale di una casta di preti egizi, quando l’impero egizio iniziò a sgretolarsi. Di questa cultura, a me totalmente sconosciuta, Mott è un depositario dell’antico sapere che ben si adatta alla nostra società. Per la prima volta ho letto di Evu e Mvett. L’Evu, secondo la cultura Fang-Beti, è l’organo interno dell’essere umano, dove risiede la magia, ma che, se svegliato in modo negativo, può rubare un soffio di vita. Lo Mvett è un’arpa tradizionale che veniva suonata per dare coraggio e forza ai guerrieri, mentre, nel romanzo, è  per Mott un mezzo per spostarsi nel tempo e nello spazio. Ma la magia viene usata in malo modo da coloro che “rubano” le possibilità altrui, i talenti altrui. Nella vita, infatti, non basta essere bravi nel proprio ambito lavorativo o professionale per crescere, bisogna anche saper sfruttare e preservare le proprie  chances. Ed è qui che entrano in gioco le “Monete del Fato” che non hanno un valore finanziario ma vengono usate per sottrarre talenti a coloro che sembrano destinati a un gran futuro. Laila apprenderà, tramite Mott, che esistono persone pronte a tutto pur di acquisire le “capacità” altrui. Attorno alle sue capacità artistiche si è sviluppato un florido commercio gestito da … No, non vi rivelerò nient’altro perché la storia è piena di risvolti inaspettati che ti tengono con il fiato sospeso. Ora vorrei analizzare brevemente il luogo in cui la storia si sviluppa. Nel romanzo è evidente l’interesse dell’autore per la città di Torino, città misteriosa in cui “mistero”, “magia”, “dualismo”, convivono. Questa città vanta secoli di tradizione esoterica ed è il punto vertice dei due triangoli magici. Nel romanzo la città è vissuta, dai due ragazzi, con un rapporto di amore e curiosità verso i suoi monumenti carichi di un simbolismo particolare dal punto di vista esoterico. Bene fa lo scrittore a fondere questo aspetto, del capoluogo piemontese, con una realtà osservata con gli occhi della magia. Tra i luoghi citati vi è il Parco del Valentino al cui interno è collocata la Fontana dei dodici Mesi. Secondo la mitologia greca Fetonte, figlio del Dio del Sole, prese il carro del padre e lo guidò nel cielo ma, a causa della sua inesperienza, ne perse il controllo; prima salì troppo in alto bruciando parte della volta celeste, poi scendendo si avvicinò talmente  alla Libia da trasformarla in un deserto. Zeus, adirato, gli scagliò contro un fulmine facendolo precipitare esattamente dove, oggi, sorge questa meravigliosa fontana. Quindi mito e realtà si confondono in una società in cui l’uomo deve combattere coloro che hanno la conoscenza per sfruttare alcune leggi della natura a danno degli altri. Consiglio questo romanzo a tutti coloro che vogliono leggere qualcosa di nuovo nell’ambito esoterico-fantasy. Vorrei concludere riportando una frase detta da Man Ekang: "Lasciarsi dominare dall’Evu è la cosa più stupida che uno possa fare”. Riflettete.

mercoledì 15 maggio 2013

WWW Wednesdays #4

WWW  Wednesdays è una rubrica creata dal blog Should be Reading 
e consiste nel rispondere a tre semplici domande:


-What are you currently reading? (Cosa stai leggendo adesso?)
-What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
-What do you think you’ll read next? (Cosa leggerai dopo?)





                                               WHAT ARE YOU CURRENTLY READING?

"E' dal buio che provengo. E' nel buio che devo ritornare"
Sono a metà del libro, nel buio più totale ma confido di ritornare entro pochi giorni.

WHAT DID YOU RECENTLY FINISH READING? 

http://static.lulu.com/browse/product_thumbnail.php?productId=20944436&resolution=320


Vi lascio i link delle recensioni:  Malombra     Laila Volpe e Evindi Mott - I trafficanti dell'ombra

WHAT DO YOU THINK YOU'LL READ NEXT?

L'attesa è finita, presto comincerò a leggere la nuova 
opera di Dan Brown che vedrò di decifrare 
con l'aiuto di Robert Langdon.

martedì 14 maggio 2013

L'aquila plana sull'inferno

Finalmente l'attesa è finita! Questa mattina è arrivato in libreria "Inferno" di Dan Brown.


Robert Langdon è di nuovo tra noi. 

Dopo "Il Codice da Vinci", "Angeli e Demoni", "Il simbolo perduto", potrò di nuovo godere di momenti di alta tensione leggendo la nuova opera di Dan Brown.

 
Ora vi lascio perchè sono in partenza per "l'Inferno" con Dan Brown :)

RECENSIONE "I Malavoglia" di Giovanni Verga

                         I Malavoglia

Autore: Giovanni Verga
La data di nascita di Giovanni Verga non è specificata ma si pensa che sia nato o il 31 agosto 1840 o il 2 settembre 1840 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri: fu registrato all'anagrafe di Catania. Il padre, Giovanni Battista Catalano, era di Vizzini, dove la famiglia Verga aveva delle proprietà, e discendeva dal ramo cadetto di una famiglia alla quale appartenevano i baroni di Fontanabianca; la madre si chiamava Caterina Di Mauro e apparteneva ad una famiglia  continua...

Casa Editrice: La biblioteca di Repubblica
Pagine: 405
Prezzo: € 4,90
Trama: Il romanzo narra le vicende della famiglia Toscana, detta i Malavoglia, che abita il piccolo paese di Acitrezza da diverse generazioni. Il nucleo familiare di tipo patriarcale è composto, prima dal nonno, Padron ‘Ntoni, poi dal figlio Bastianazzo e dalla moglie Maruzza, detta la Longa ed infine dai nipoti: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. Le uniche ricchezze della famiglia sono, la “casa del nespolo” , da loro abitata, e la barca chiamata “Provvidenza”, unica fonte di reddito. Le disgrazie dei Malavoglia, cominciano con la partenza alle armi di ‘Ntoni, che determina la mancanza di due forti braccia per il lavoro della “Provvidenza”. Per colmare le difficoltà economiche, Padron ‘Ntoni si convince ad acquistare a credito un carico di lupini che, mediante la Provvidenza, deve far giungere a Riposto. Ma, a causa di una violenta tempesta, la Provvidenza naufraga, va perduto il carico di lupini e con esso anche la vita di Bastianazzo. La famiglia Malavoglia è sconvolta dal dolore, ma non si rassegna e per far fronte al debito dei lupini decide di lavorare per Padron Cipolla. Dopo il rientro di ‘Ntoni, questa volta è Luca a intraprendere il servizio di leva, ma con risvolti tragici, poiché morirà nella battaglia di Lissa. La famiglia è di nuovo in ginocchio , anche perché gli viene sottratta a causa dei debiti la casa del nespolo e per porre rimedio alle precarie condizioni economiche, è costretta a vendere la barca, da poco pronta per il mare. Nonostante il dolore enorme di Padron ‘Ntoni, è ‘Ntoni ad incrementarlo ancora di più. Egli, infatti, mira a ben altra vita da quella che per lui, invece, riserva la tradizione di famiglia. Ma le sue ambizioni vengono presto vanificate, poiché frequentando cattive compagnie, si da al contrabbando e finisce in galera ed in più sua madre, Maruzza la Longa, muore di colera. Ma le disgrazie dei Malavoglia non sono ancora giunte al termine, infatti Lia, travolta da uno scandalo, fugge di casa e finisce col diventare una prostituta. Anche Mena a causa delle vicende familiari è costretta a rinunciare al matrimonio con l’amato “compare” Alfio. Infine l’agonia della famiglia Trizzota termina con la morte per malattia di Padron ‘Ntoni. Sarà Alessi a riscattare la casa del nespolo, gesto che non servirà a nulla poiché la famiglia Malavoglia è ormai distrutta. 

STILE: 8
STORIA: 8
COPERTINA: 7



Recensione

“Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza…”
Così inizia uno dei romanzi più conosciuti di Giovanni Verga: la storia della famiglia Malavoglia si svolge nel piccolo paese siciliano di Aci Trezza, vicino a Catania. Il patriarca della famiglia è il vecchio padron ‘Ntoni: a lui obbediscono il figlio Bastianazzo, con la moglie Maruzza, e i cinque nipoti ‘Ntoni ,Luca, Mena Alessi e Lia. 

Un giorno, la povera famiglia di pescatori, decide di fare qualcosa per migliorare la propria posizione economica: il commercio di lupini. Ma una tempesta distrugge la “Provvidenza”, la barca fonte di lavoro, e per la famiglia cominciano i guai. Muore Bastianazzo, ci sono i debiti da ripagare, Lia prende una cattiva strada, il contrabbando e la galera di ‘Ntoni, la vendita della “casa del nespolo” simbolo dell’unità famigliare. 


In questo romanzo si manifesta palese il  pessimismo di Verga. Secondo padron ‘Ntoni: 
“Gli uomini sono come le dita di una mano: il dito grosso fa 
il dito grosso e il dito piccolo fa il dito piccolo." 
Si comprende che nel personaggio c’è la netta convinzione che l’ordine sociale, come la natura, è e resta immutabile.

Colui che pone ciò in discussione, che cerca di cambiare il proprio destino, è un “vinto”. In questo ordine sociale ci sono dei valori indistruttibili: la dignità del lavoro, il sentimento del dovere, l’unità famigliare la solidarietà. Chi tradisce questi valori sarà “vinto” condannato a vivere ai margini della società. senza radici. Ma l’uomo non può accettare questa condizione d’immutabilità e il giovane ‘Ntoni prova a cambiare la sua posizione sociale ma sbaglia ricercando la ricchezza nel contrabbando. Verga traccia il ritratto di una società dove nulla può cambiare, dove, soddisfatti i bisogni materiali, tutto il resto diviene avidità di ricchezze. Anche la nostra società, così moderna e in continua evoluzione, ha i suoi “vinti” nei giovani che cercano un lavoro, nelle donne uccise “per amore” e negli uomini che armano la loro mano "per amore". I valori dell’onestà, dell’amicizia, dell’aiuto reciproco, del rispetto per la persona, sono, oggi, molto rari. 

Leggere Verga mi porta a ripensare a coloro che si sentono soli che sono condannati alla solitudine, che vivono questo dramma nella quotidianità e non riescono a venirne fuori. Questi drammi  possono portare al suicidio, l’animo debole e la disperazione ti fanno vedere la morte come una soluzione ai problemi. Ma così non è. ‘Ntoni ,prima di lasciare per sempre il paese natio, dice: “ Ora è tempo di andarsene…”            
No, ora è il tempo di cambiare! Non possiamo arrenderci l’uomo deve dimostrare di essere libero di scegliere non è legato al proprio destino. Siamo noi che dobbiamo lottare per migliorare, per realizzare le nostre aspirazioni. 

Ma voi, cari amici virtuali, come la pensate? Siete con Verga o con me ?